Consorzi di Bonifica Commissariati, Fondo di Rotazione da 5 Milioni di Euro

È stata approvata dalla Giunta della Regione Puglia l’istituzione del fondo di rotazione destinato all’anticipazione delle spese di progettazione tecnica per interventi nel settore dell’irrigazione e della bonifica.

Si tratta di un provvedimento strategico che consentirà ai consorzi di bonifica commissariati della Regione Puglia di poter progettare e portare a realizzazione una serie di opere infrastrutturali fondamentali per ripristinare le reti di distribuzione dell’acqua nelle aree rurali pugliesi.

“I Consorzi di Bonifica Commissariati hanno necessità di partecipare a bandi nazionali e comunitari per poter procedere all’ammodernamento delle infrastrutture – ricorda l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – e devono realizzare progetti esecutivi, che dovranno puntare alla riduzione delle perdite di acqua da destinare all’irrigazione dei nostri campi. Con questi 5 milioni di euro per l’annualità 2023, i quattro Consorzi Commissariati (Terre d’Apulia, Stornara e Tara, Ugento Li Foggi e Arneo) potranno affidare a servizi di ingegneria e architettura le progettazioni degli interventi, che hanno un elevato grado di complessità, e potranno così iniziare opere di bonifica ed efficientamento delle reti.

È un impegno di sostegno vicendevole che si attua con l’istituzione del Fondo di rotazione, con l’obiettivo di un risanamento reale delle reti idriche a servizio dell’agricoltura pugliese”.

Il Fondo di rotazione punta pertanto a sostenere i Consorzi di Bonifica Commissariati della Regione Puglia nella realizzazione di interventi (opere e/o infrastrutture) a valere su fondi europei, statali e regionali attraverso la concessione di un contributo in conto anticipazione, che dovrà essere poi rimborsato con una tempistica già definita a seconda della tipologia di fondi che i consorzi utilizzeranno per la realizzazione delle opere.

Il Fondo di rotazione è a valere sulle economie di spesa di somme rivenienti dall’attuazione dei progetti di riallocazione delle risorse liberate POR Puglia 2000/2006 ed è stato istituito con apposita variazione di bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023-2025 mediante l’applicazione dell’Avanzo di amministrazione ai sensi dell’Articolo 42, comma 8, del D.lgs. 118/2011 e ss.mm.ii.

(Regione Puglia)

Nidi e Tecnonidi, Nuovi Finanziamenti dalla Regione Puglia

Conferme come i Contratti di Programma e i Pia (ordinari e turismo), ampiamente rodati e di grande successo, e alcune novità come i MiniPacchetti Integrati di agevolazione (MiniPia), ma tornano, a grande richiesta, anche Nidi e TecnoNidi con una dotazione complessiva per entrambi che supera i 59 milioni di euro.

Saranno questi i primi sette avvisi del ciclo di programmazione 2021-2027, la cui uscita è prevista nei prossimi mesi.

La Giunta regionale nell’ultima seduta ha varato le linee di indirizzo e ha approvato le schede di pre-informazione per Contratti di Programma, Pia e MiniPia; inoltre sono state stanziate dal Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027 le risorse per Nidi e TecnoNidi, per la cui copertura è stata necessaria una variazione al Bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023-2025.

Gli avvisi saranno gestiti tutti da Puglia Sviluppo in qualità di organismo intermedio e finanziario.

In questo ciclo di programmazione ad accomunare e contraddistinguere tutti gli Avvisi è l’attenzione preponderante per le attività di ricerca e innovazione. A sottolinearlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci che spiega: “Contratti di Programma, Pia, Nidi e TecnoNidi sono strumenti consolidati che hanno avuto grandi riscontri nelle precedenti programmazioni.

Nel ciclo 2014-2020 hanno generato da soli più del 60% degli 8 miliardi movimentati da tutti gli strumenti agevolativi per le imprese. Ma con questa programmazione puntiamo in modo deciso a forme di sostegno sempre più integrate, strutturali e pluriennali e, per questo, abbiamo deciso di focalizzare maggiormente l’attenzione sui temi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale che diventano l’elemento distintivo dei Contratti dei Programma e dei Pia.

Altri fattori che accomunano anche i MiniPia sia ordinari che del turismo sono gli investimenti per l’innovazione, per la tutela ambientale e per la formazione di nuove competenze in tema di trasformazione digitale e riconversione green. Con Nidi e TecnoNidi favoriamo l’autoimprenditorialità e valorizziamo le startup tecnologiche e le piccole imprese innovative che stanno dando un enorme impulso all’innovazione pugliese. È il nostro contributo alla crescita della competitività, dell’occupazione e del benessere non solo in Puglia ma anche in Italia e in Europa”.

In particolare per i Contratti di Programma, gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo promossi da una o più grandi imprese ma a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup.

A loro volta i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.

L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da minimo di 5 milioni di euro e arrivare ad un massimo di 110 milioni di euro.

I Programmi Integrati di Agevolazione (Pia), a differenza di quanto avvenuto nelle precedenti programmazioni, diventano un unico avviso rivolto sia alle medie che alle piccole imprese che possono presentare, singolarmente o con altre Pmi, startup e imprese innovative, programmi di investimento per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, sviluppo e qualificazione delle competenze oltre che acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. In questa programmazione sono ammesse anche le iniziative commerciali che nel loro programma di investimento prevedano progetti di innovazione.

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili per i Pia è compreso tra un minimo di 1 milione e un massimo di 50 milioni di euro.

Nel ciclo di programmazione 2021-2027 debuttano per la prima volta i MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione.

Si rivolgono a micro e piccole imprese e ai liberi professionisti con l’obiettivo di far fronte alle nuove sfide imposte dall’innovazione e dalla transizione ecologica e digitale attraverso la reingegnerizzazione dei cicli produttivi e l’avvio di processi di economia circolare; ma hanno anche la finalità di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese di minore dimensione, sostenere il loro posizionamento a livello nazionale e internazionale, supportare la diffusione dell’innovazione, sostenere e qualificare l’aggiornamento e l’adeguamento delle competenze del loro personale oltre che favorire l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.

Potranno essere agevolati investimenti produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati a temi quali la digitalizzazione, l’energia e l’ecosostenibilità che devono essere integrati con progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale delle imprese.

I programmi di investimento dei MiniPia dovranno avere un importo complessivo ammissibile compreso tra 30mila e 5 milioni di euro.

Anche il pacchetto per le imprese turistiche include sia Pia che MiniPia. In particolare i Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico e di gestione dei rifiuti. Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili per trasformarli in strutture turistico-alberghiere di almeno 7 camere, tutte attività finalizzate al recupero e alla riqualificazione di un patrimonio già esistente o di pregio, come nel precedente ciclo.

Questa volta tuttavia è prevista necessariamente anche l’integrazione con almeno un intervento che riguardi programmi di innovazione tecnologica, progetti formativi per qualificare competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, e investimenti specifici a favore della tutela ambientale. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.

I Pia Turismo potranno essere presentati da un’impresa grande, media o piccola e da reti d’impresa e consorzi. I programmi di investimento dovranno avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 5 e 40 milioni di euro.

Anche i MiniPia Turismo si rivolgono alle aziende turistiche di ogni dimensione, dalle grandi alle piccole imprese, incluse le reti d’impresa e i consorzi, ma variano gli importi ammissibili che oscillano tra i 30mila euro e i 5 milioni. Importante sottolineare le finalità che accomunano sia Pia che MiniPia dedicati al turismo e che differenziano questi strumenti da quelli della precedente programmazione.

Le finalità questa volta sono infatti l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green, ma anche la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico, la formazione degli operatori e il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.

In particolare per i MiniPia Turismo, gli investimenti devono essere finalizzati al recupero del patrimonio esistente (dagli edifici abbandonati o non ultimati alle masserie, palazzi storici, trulli, torri e fortificazioni) da trasformare in strutture turistico-alberghiere o extralberghiere con almeno 5 camere.

Per tutti i cinque gli avvisi la forma dell’aiuto è il contributo a fondo perduto, per i MiniPia sia ordinari che destinati al turismo, alla sovvenzione diretta (a fondo perduto) si aggiunge un 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento bancario e il 10% di Esl (Equivalente sovvenzione lorda) su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.

Per i contratti di Programma e per i Pia Turismo gli investimenti produttivi delle grandi imprese potranno essere agevolati solo qualora si rendessero disponibili in futuro risorse finanziarie non comunitarie.

Inoltre, la Giunta regionale ha stanziato, con variazione di bilancio, gli importi degli strumenti di agevolazione Nidi e TecnoNidi. Si tratta complessivamente di oltre 59 milioni di euro di cui 39,4 milioni per Nidi e 19,7 milioni per TecnoNidi, tra risorse per sovvenzioni e prestiti.

In particolare TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata.

L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento ed è previsto un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività

Allo stesso modo Nidi (Nuove iniziative d’impresa) offre un aiuto per l’avvio di una nuova microimpresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività.

Lo strumento agevola in particolare compagini giovanili, imprese femminili, nuove aziende e imprese turistiche partecipate per almeno il 50% da soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro.

L’investimento proposto può avere un valore compreso tra 10mila e 250mila euro, con agevolazione che varia al crescere del valore dell’investimento.

Per tutti i sette avvisi, l’apertura della procedura è fissata nel secondo semestre 2023. La partecipazione potrà avvenire solo online attraverso la piattaforma Puglia Semplice.

(Regione Puglia)

Puglia, avviata la Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SRACC)

Cambiamenti climatici ed eventi estremi: per la prima volta viene realizzato in Puglia uno studio climatico a scala locale.

Il documento proposto oggi alla Giunta regionale dall’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, rappresenta un quadro di analisi dello scenario climatico pugliese del presente e del passato, effettuato attraverso l’analisi di dati di piovosità e temperatura degli ultimi 30 anni, con il supporto della Protezione Civile regionale, e la proiezione climatica futura per i prossimi 100 anni, elaborando le banche dati delle simulazioni modellistiche meteorologiche messe a disposizione del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).

La Puglia in questo momento si colloca tra le poche regioni italiane (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Sardegna) ad aver delineato i primi indirizzi per una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici che sarà lo strumento di riferimento che orienterà l’azione amministrativa in tal senso, a partire dalle evidenze tecnico-scientifiche fino alle misure che dovranno essere assunte nella pianificazione e programmazione regionali nei diversi comparti, con attenzione ai processi di governance, di coordinamento istituzionale orizzontale e verticale e di partecipazione pubblica.

Oggi con delibera di Giunta regionale si è preso dunque atto degli elaborati “Indirizzi per la stesura della Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC)” e si è approvato l’elaborato “Piano di adattamento e mitigazione climatica nell’area eleggibile della Regione Puglia”, prodotto dal progetto Interreg AdriaClim quale strumento di pianificazione in tema climatico, in quanto rappresenta uno studio approfondito per l’area costiera adriatica pugliese.

“Il bacino del Mediterraneo è identificato come uno degli hot spot del riscaldamento globale, ossia come una delle aree con il maggior impatto dei cambiamenti climatici – afferma l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio -.

La Puglia è totalmente coinvolta in questo scenario e ormai siamo pienamente consapevoli di come ondate di calore ed eventi metereologici estremi incidano sempre di più sulle nostre vite.

Per questa ragione, come Assessorato, abbiamo fortemente voluto predisporre uno studio che dia risposte certe e azioni concrete per adattarsi al fenomeno su scala locale. Le risultanze dello studio confermano il fenomeno dei cambiamenti climatici in corso con innalzamenti termici e piovosità anomale rispetto al passato.

Lo studio verifica, inoltre, i principali rischi e vulnerabilità legati ai cambiamenti climatici per il contesto pugliese, proponendo un set di azioni di adattamento classificate per ambito territoriale analizzato.

Per contrastare e incidere sui cambiamenti climatici è necessario avviare processi di adattamento al fine di anticipare gli effetti avversi e adottare azioni adeguate a prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare”.

“Molto resta ancora da fare e la redazione della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici rappresenterà la traccia su cui muoverci per affrontare il mutamento del clima” conclude l’assessora Maraschio.

Analizzando il territorio attraverso la lettura degli strumenti di pianificazione vigenti e le varie fonti bibliografiche disponibili è stato possibile individuare sette pericoli prioritari per la regione Puglia: alluvioni; allagamenti; frane; siccità; incendi; sicurezza idrica; ondate di calore; erosione delle coste.

Lo studio inoltre sarà un utile indirizzo per la redazione dei PAESC- Piani di azione Locale per l’Energia Sostenibile e il Clima, strumento di pianificazione locale di competenza comunale.

Per ogni Comune della Puglia è stata elaborata una scheda di dettaglio con le analisi climatiche al fine di fornire a ciascuno una preliminare analisi di scenario climatico, quale dato “prelavorato” per la valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità.

Al fine di ampliare la consapevolezza e rendere lo studio uno strumento utile alle pianificazioni regionali e locali, con un approccio multisettoriale e multilivello a seguito della presa d’atto della giunta, si avvierà una fase di consultazione pubblica per promuovere il confronto con agenzie, enti di ricerca ed enti regionali e locali per la validazione delle opzioni e delle priorità, anche attraverso un apposito questionario per l’accrescimento della consapevolezza rispetto alla tematica, predisponendo la pubblicazione della documentazione sul sito https://www.regione.puglia.it/web/ambiente.

(regione Puglia)

ZES-AICE 2024, in Regione l’Incontro per la Conferenza Mondiale di Bari

Presso il palazzo di presidenza della Regione Puglia, si è tenuto l’incontro conoscitivo per l’organizzazione dell’Annual International Conference Exhibition 2024 (AICE) della World Free Zones Organization, che si terrà a Bari dal 19 al 21 giugno 2024. Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della World Free Zones Organization Mohammed Al Zarooni, il commissario della ZES Adriatica Puglia-Molise Manlio Guadagnuolo, il vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Puglia Raffaele Piemontese, il presidente della Regione Molise Francesco Roberti, il vicesindaco e assessore alla Trasformazione e Digitale e ai Servizi Civici del Comune di Bari Eugenio Di Sciascio e il presidente di Confindustria Bari-BAT Sergio Fontana.

AICE è la conferenza mondiale che riunisce le circa 5000 Zone Economiche Speciali (ZES) e le 2260 Zone Franche di oltre 140 Paesi e rappresenta un tavolo strategico per il confronto tra autorità politiche e istituzionali, investitori, CEO di importanti multinazionali, esperti del settore e attori economici e sociali di livello globale.

“L’evento che si realizzerà a Bari il prossimo anno – ha detto il commissario della ZES Adriatica Puglia-Molise Manlio Guadagnuolo – sarà l’occasione per fare matching tra i grandi investitori globali e il Mezzogiorno d’Italia. L’evento avrà un sapore particolare perché si svolgerà a margine dei lavori del G7, che si terrà in Puglia proprio in quel periodo. Non ci faremo sfuggire l’occasione di mostrare ai più importanti players globali l’ospitalità e l’attrattività dei nostri territori.”

“Abbiamo accolto con grande favore la notizia dell’aggiudicazione dell’AICE da parte della Puglia e di Bari – ha detto il vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Puglia Raffaele Piemontese –. Questa occasione rappresenta per noi la possibilità di capitalizzare il lavoro e gli investimenti che i governi regionali pugliesi hanno realizzato negli ultimi venticinque anni per rendere la Puglia una regione più bella, moderna e attrattiva. Faremo in modo che questo lavoro possa proseguire anche in futuro e sfrutteremo le possibilità offerte dalle vetrine del G7 e di AICE. Siamo grati al presidente Al Zarooni per aver scelto la Puglia.”

“Questa parte dell’Italia – ha commentato il presidente della Regione Molise Francesco Roberti – saprà fare la differenza, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. La vicinanza del mar Adriatico, questo mare che unisce, ci proietta in una dimensione di dialogo con l’Oriente e ci permetterà di mettere in campo idee di sviluppo per l’intera area mediterranea.”

Il presidente della World Free Zones Organization Mohammed Al Zarooni ha infine dichiarato che “la scelta di organizzare in Italia l’edizione 2024 di AICE viene dalla convinzione che in questo Paese ci possa essere grande spazio di confronto intorno ai temi delle ZES e delle Zone Franche. Vogliamo che la conferenza annuale in Puglia marchi una differenza qualitativa rispetto tutto quello che AICE ha fatto fino ad ora. AICE, infatti, sta attraversando un tempo di cambiamenti ed è decisa a migliorare e rendere proattivo il proprio approccio. Alle istituzioni nazionali e locali voglio assicurare che daremo tutto il nostro supporto per la realizzazione della migliore conferenza della nostra storia”.

(Fonte: Regione Puglia)

Regione Puglia, Ripristinato Garanzia Giovani per 18-35enni

“Una notizia attesa dal sistema della formazione professionale e delle politiche del lavoro, ma soprattutto dalle migliaia NEET interessati al programma: Garanzia Giovani, il Programma della Regione Puglia rivolto ai giovani pugliesi, in età compresa tra i 15 e i 35 anni che non studiano e non lavorano, è prorogato fino al 31 dicembre 2023”, fa sapere l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo.

“Le attività del programma – continua Leo – tra cui corsi di formazione e tirocini, possono quindi proseguire fino alla fine dell’anno in corso, termine ultimo di ammissibilità della spesa, mentre le attività di rendicontazione e certificazione da parte di Regione Puglia dovranno concludersi entro il 31 marzo 2024”.

“Si tratta – spiega l’assessore regionale – di un provvedimento importante e atteso, frutto dell’intenso lavoro di confronto con gli enti di formazione professionale e con le agenzie per il lavoro accreditate, ma soprattutto dell’importante dialogo costruito dagli uffici della Sezione Formazione del mio assessorato con ANPAL e i suoi massimi dirigenti, che ringrazio pubblicamente”.

“L’attuale fase di Garanzia Giovani era già stata prorogata fino al 30 settembre e l’ulteriore proroga delle attività ottenuta non era affatto scontata. Come noto – ha concluso l’assessore – negli ultimi mesi siamo intervenuti puntualmente sul programma, estendendo la platea dei beneficiari fino ai giovani NEET entro i 35 anni (prima 29) e ampliando le modalità applicative della formazione a distanza. Stiamo inoltre intervenendo per potenziare la tecnostruttura al fine di rendere quanto più veloci le pratiche amministrative e burocratiche relative a pagamenti e controlli. Garanzia Giovani continua a rappresentare il programma di punta dell’Amministrazione Regionale per contrastare il fenomeno dei NEET e lavoriamo ogni giorno per migliorarlo e potenziarlo”.

 

(Fonte: Regione Puglia)

abbandono Rifiuti Puglia, al Via la Sperimentazione Fototrappole-Droni Termici

Domani prenderà il via il servizio di videosorveglianza per il contrasto dell’abbandono dei rifiuti sulle strade ad alta percorrenza turistica e a valenza paesaggistica della Regione Puglia.

Si tratta di un progetto sperimentale sul quale la Regione Puglia ha investito molto sia per combattere un fenomeno odioso e particolarmente inviso all’opinione pubblica, sia per tutelare i valori paesaggistici del nostro territorio, ad alta vocazione turistica. 

È previsto il potenziamento del sistema di vigilanza con droni e l’incremento delle fototrappole, con un servizio attivo anche nelle ore notturne. Il piano di prevenzione e sensibilizzazione sarà l’asse portante dell’intervento.

Il progetto, che ha una dotazione finanziaria di 500mila euro, e che sarà gestito dal Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, si inserisce nella più ampia strategia regionale di contrasto al fenomeno degli abbandoni dei rifiuti.

“Ci siamo, da domani il territorio pugliese sarà capillarmente controllato con mezzi tecnologici di ultima generazione. Si tratta di un vero e proprio programma di intelligence di alta tecnologia con droni che verranno utilizzati anche di notte e micro fototrappole che verranno sistemate in punti strategici. Saranno, infatti, installate nei fori dei bulloni dei guard rail, ma non solo.

I droni, invece, sono dotati di telecamera termica e in grado di operare da una altezza dal suolo di 120 metri. I mezzi saranno pilotati da personale del Nucleo della Vigilanza Ambientale, che ha acquisito le necessarie abilitazioni. Ringrazio il nucleo e la dirigente per l’impegno e la professionalità profusa. 

Grazie a questo progetto, da domani prenderà definitivamente corpo la strategia di contrasto a questo fenomeno deleterio per tutti i pugliesi e l’intero territorio, un fenomeno che danneggia trasversalmente più attività economiche. 

Per questo chiediamo anche la collaborazione di tutti i cittadini per limitare questo inaccettabile fenomeno, i cui costi economici, ma anche sociali e sanitari, gravano su tutti e in maniera rilevante sulla Regione e sugli enti locali”. Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente della Regione Puglia.

Con successiva comunicazione sarà data informazione sul primo volo dei droni, che avverrà dalla sede del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia.

 

(Fonte:Regione Puglia)

Regione Puglia, 6 Milioni di Euro per Finanziare la Pulizia di Canali e Corsi d’Acqua

La Regione Puglia mette in campo 6 milioni di euro per aiutare finanziariamente i Comuni negli interventi ordinari e straordinari di pulizia dei corsi d’acqua e dei canali di difesa.

“Il pronto intervento idraulico, la manutenzione dei corsi d’acqua e delle opere idrauliche di difesa degli abitati hanno un rilievo enorme per la sicurezza e per l’ambiente”, spiega il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Infrastrutture Raffaele Piemontese, evidenziando quanto “questo programma regionale sia uno dei più importanti per la cura diffusa del territorio, per prevenire i rischi che derivano dai detriti che ostruiscono il deflusso dell’acqua o per mettere riparo ad attività che ne hanno alterato il naturale decorso”.

Un primo blocco di finanziamenti destinato agli interventi ordinari, pari a complessivi 2 milioni e 977.500 euro, è stato assegnato a 81 Comuni pugliesi. Di seguito il dettaglio provincia per provincia.

 

In provincia di Bari sono stati concessi finanziamenti per complessivi 566 mila euro a:

Gravina di Puglia 122.966,07 euro;

Altamura 105.347,95 euro;

Ruvo di Puglia 52.085,51 euro;

Gioia del Colle 31.573,91 euro;

Monopoli 31.568,56 euro;

Corato 26.478,71 euro;

Bitonto 23.546,14 euro;

Noci 20.789,84 euro;

Santeramo in Colle 20.398,04 euro;

Molfetta 17.553,90 euro;

Cassano delle Murge 17.021,18 euro;

Toritto 15.881,20 euro;

Acquaviva delle Fonti 15.331,82 euro;

Putignano 13.875,07 euro;

Palo del Colle 13.038,78 euro;

Conversano 12.868,96 euro;

Grumo Appula 11.774,53 euro.

 

Nella provincia di Barletta-Andria-Trani, per complessivi 251 mila euro a:

Andria 70.659,05 euro; Bisceglie 13.970,42 euro

Minervino Murge 48.531,08 euro;

Spinazzola 39.116,09 euro;

Trinitapoli 31.987,61 euro;

Trani 23.188,01 euro;

Barletta 21.451,67 euro;

Canosa di Puglia 16.774,71 euro

 

In provincia di Brindisi, per circa 80 mila euro complessivi a:

Brindisi 29.295,84 euro;

Fasano 25.271,24 euro;

Francavilla Fontana 13.160,93 euro;

Ceglie Messapica 11.836,08 euro.

 

In provincia di Foggia, per complessivi 1 milione e mezzo di euro, a:

Foggia 278.678,96 euro;

Manfredonia 173.574,03 euro;

Cerignola 139.425,76 euro;

Lucera 105.809,15 euro;

San Severo 100.671,70 euro;

Zapponeta 53.788,80 euro;

Ascoli Satriano 51.939,95 euro;

Troia 44.916,52 euro;

San Giovanni Rotondo 42.967,74 euro;

Torremaggiore 38.269,13 euro;

Serracapriola 38.138,13 euro;

San Nicandro Garganico 35.110,73 euro;

Biccari 33.224,66 euro;

Monte Sant’Angelo 30.634,61 euro;

Apricena 29.949,10 euro;

Vieste 29.234,86 euro;

San Marco in Lamis 26.285,75 euro;

Orta Nova 22.001,40 euro;

Orsara di Puglia 20.123,03 euro;

Chieuti 19.503,28 euro;

San Paolo di Civitate 18.884,89 euro;

Carapelle 16.739,41 euro;

Vico del Gargano 16.506,93 euro;

Castelnuovo della Daunia 15.720,76 euro;

Celenza Valfortore 15.638,14 euro;

Candela 15.510,29 euro;

Sant’Agata di Puglia 15.243,82 euro;

Casalnuovo Monterotaro 14.810,87 euro;

Volturara Appula 14.300,15 euro;

Lesina 14.297,75 euro;

Cagnano Varano 13.841,14 euro;

Pietramontecorvino 13.566,34 euro;

Bovino 12.834,00 euro;

Carpino 12.290,18 euro;

Deliceto 11.811,98 euro;

Mattinata 11.175,59 euro.

 

In provincia di Lecce, per complessivi 68 mila euro complessivi, a:

Nardò 28.573,35 euro;

Ugento 16.469,02 euro;

Poggiorsini 11.672,57 euro;

Salice Salentino 11.267,95 euro.

 

In provincia di Taranto, per circa 465 mila euro complessivi, a:

Ginosa 96.283,77 euro;

Castellaneta 57.527,88 euro;

Martina Franca 55.551,46 euro;

Mottola 46.446,22 euro;

Laterza 43.939,84 euro;

Massafra 41.504,20 euro;

Taranto 30.210,33 euro;

Grottaglie 21.891,35 euro;

Avetrana 19.453,37 euro;

Palagiano 18.548,17 euro;

Statte 17.553,83 euro;

Crispiano 15.844,25 euro.

 

Per gli interventi straordinari di manutenzione e pulizia degli alvei dei corsi d’acqua e dei canali, la Regione Puglia ha messo a bando ulteriori 2 milioni e 977.500 euro per accedere ai quali i Comuni possono presentare istanza alla Sezione Opere Pubbliche e Infrastrutture della Regione Puglia entro il prossimo 15 settembre. 

Sono interventi che, indicativamente, possono comprendere l’eliminazione di opere o ostacoli al regolare deflusso delle acque, la movimentazione dei sedimenti, la rimozione di alberature e arbusti che pregiudicano la difesa e conservazione delle sponde, la rimozione di materiale galleggiante o di rifiuti provenienti dalle attività umane.

In questi casi il contributo regionale complessivo massimo potrà arrivare a 500 mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia avanzata da due Comuni che si trovano sulle sponde del canale o del corso d’acqua su cui effettuare gli interventi, il finanziamento regionale potrà arrivare a un milione di euro.

 

(Fonte: Regione Puglia)

Puglia Digital House, l’Iniziativa Innovativa di Regione Puglia e CityNews

Si è svolta stamattina a Bari, presso il palazzo della presidenza della Regione Puglia, nella sala Di Jeso, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Puglia Digital House”, ideato e realizzato da Citynews in collaborazione con la Regione Puglia. Presenti l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, la direttora del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio, il direttore della testata FoggiaToday e BariToday Massimiliano Nardella e la responsabile capo-redattore BariToday Grazia Rizzi.

Innovazione, ricerca e cambiamento. Questo lo scenario di partenza del progetto, che collima con la mission di Citynews, digital publisher, per sua natura parte integrante nel contesto delle comunità digitali, creative ed inclusive. Una collaborazione, quella tra Citynews e Regione Puglia, che può essere racchiusa in due fasi. La prima fase prevede un piano di comunicazione chiaro, attraverso l’apertura di un canale co-branded su Today.it, edizione nazionale del gruppo, all’interno della sezione “GameChangers”: contenitore digitale e innovativo, nato con il fine di ospitare i brand che vogliono dare voce a un’idea o a un metodo che determina un cambiamento significativo nel modo corrente di fare o pensare. La seconda fase prevede un evento co-branded “Puglia Digita House”, che ha l’obiettivo di esplorare l’innovazione e le competenze digitali pugliesi da tre punti di vista strettamente correlati: imprenditoria, ricerca e formazione. 

La mission dell’iniziativa prevede un adeguato impatto di diffusione del brand “Smart Puglia” e di tutte le iniziative di supporto e rafforzamento che la Regione Puglia ha messo in campo per favorire lo sviluppo innovativo delle PMI e delle pubbliche amministrazioni locali. Non è un caso, infatti, che la Regione Puglia sia attualmente in cima alla classifica italiana per la spesa dei fondi strutturali della politica di coesione dell’Unione Europea. Con il progetto si darà risalto alle startup e alle aziende pugliesi, che in Italia, ma non solo, si stanno facendo portatrici di cambiamento e innovazione grazie alle tecnologie digitali. Nello specifico, all’interno del canale “Puglia Digital House”, online dal 23 giugno, si possono trovare articoli editoriali, stream talk e video reportage relativi al mondo digitale e all’innovazione, osservati sotto diversi aspetti.

L’evento “Puglia Digital House” si svolgerà il prossimo 12 luglio nella città di Foggia, presso la Sala Fedora del Teatro Umberto Giordano. Sarà possibile seguire l’incontro anche in diretta streaming. L’appuntamento si articolerà in due sezioni: la prima sarà dedicata al confronto tra istituzioni, università ed enti di ricerca, mentre nella seconda parte avranno voce le imprese innovative e le startup che presenteranno al pubblico le loro esperienze di successo.

L’apertura dei lavori è prevista per le ore 9.30, affidata ai saluti istituzionali di Fernando Diana, co Ceo Citynews Gruppo Editoriale, di Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia, di Raffaele Piemontese, vicepresidente e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria della Regione Puglia. A seguire gli interventi di Rosa Barone, assessora al Welfare Regione Puglia, Vincenzo Cardellicchio, commissario straordinario Comune di Foggia t.b.c., Luca Grilli, delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Foggia ai Sistemi informativi e controllo flussi dati ed Eliseo Zanasi, presidente Confindustria Foggia.

Dalle ore 10.30, si discuterà sullo stato del settore digitale in Puglia. Prenderanno la parola gli esperti e i referenti di ArtiPuglia e della Regione Puglia. Seguirà, fino alle ore 11.30, un panel sulle opportunità e le sfide del digitale per le pubbliche amministrazioni e per le imprese. 

Dopo una breve pausa si riprenderà con un approfondimento sulle opportunità e le sfide del digitale in Puglia. Tra le ore 13.00 e le ore 14.00 si parlerà dell’importanza della digitalizzazione per le PMI e la creazione di un ecosistema digitale inclusivo con alcuni esponenti di realtà pugliesi innovative. A seguire, dopo il break per la pausa pranzo, partirà la sessione pomeridiana dedicata al networking.

“L’innovazione e la transizione digitale – ha dichiarato in conferenza stampa l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci – sono due pilastri della nostra politica industriale su cui la Regione Puglia sta investendo molto. Questa iniziativa, che realizziamo in collaborazione con Citynews, si inserisce proprio in questo contesto. Abbiamo scelto la città di Foggia perché crediamo che, anche grazie alla presenza dell’Its e dell’Università quest’area stia investendo sulle competenze e stia crescendo molto. Questa sarà altresì un’occasione per confrontarci sulle sfide del futuro con big player internazionali sul tema, per esempio, dell’intelligenza artificiale per capire quale traiettoria seguire e come coinvolgere le piccole e medie imprese del nostro territorio”.

“Il tema del digitale è trasversale e cattura pubblici diversi – ha sottolineato la direttora del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio. Nel nostro territorio, in questo momento storico, c’è un amplissimo spettro di persone che lavora in quest’ambito e, come amministrazione regionale, stiamo concentrando una serie di competenze verticali in tema di ICT, intesa come intelligenza artificiale e cyber security. Naturalmente, l’iniziativa coinvolge anche il dipartimento Formazione e Lavoro della Regione Puglia perché il digitale è uno dei temi sui quali è più osmotico il rapporto fra sviluppo delle imprese, formazione, curricula studenteschi delle scuole superiori, degli ITS e delle università. Si lavora davvero a 360 gradi. Voglio ringraziare infine Citynews che, attraverso questo progetto, ci consente di essere presenti, in particolare sul territorio foggiano, in maniera autorevole”.

“Dal mio punto di vista – ha affermato il direttore della testata FoggiaToday e BariToday Massimiliano Nardella – Puglia Digital house riporta Foggia e la sua provincia al centro delle politiche di sviluppo attraverso idee e investimenti sulle competenze e sulle innovazioni digitali e d’impresa. Il nostro territorio è ricco, vasto, orograficamente anche complicato ma ricco di risorse, Puglia Digital house è un segnale che può permettere effettivamente di renderci conto delle possibilità che abbiamo e del coraggio che dobbiamo trovare rispetto a temi preoccupanti del nostro territorio che sono quelli dello spopolamento e della disoccupazione. Ragion per cui il coraggio deve essere quello di restarvi e di continuare e creare le condizioni per migliorare il nostro territorio”.

“Quando si parla di innovazione, di startup, di cambiamento e competenze digitali – ha concluso Grazia Rizzi, responsabile capo-redattore BariToday – Citynews non può che essere attenta, trattandosi di temi che da sempre fanno parte della sua storia, che è la storia di un’azienda digital native che muove i suoi primi passi nel 2010 come startup, per arrivare al presente di un gruppo editoriale che conta 53 edizioni locali. Attraverso questo progetto ci auguriamo di contribuire a sostenere e alimentare il confronto su un tema come quello dell’innovazione che è fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei territori e delle comunità”.

(Fonte: Regione Puglia)

Policlinico Bari, Arriva Asclepios 3

Due reparti: malattie dell’apparato respiratorio e rianimazione, e 29 ambulatori in cui vengono erogate le prestazioni di pneumologia, cardiologia, chirurgia vascolare, chirurgia toracica e cardiochirurgia. Asclepios 3, il nuovo padiglione del Policlinico di Bari, è già attivo e questa mattina c’è stato il sopralluogo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, accompagnato dal direttore generale Giovanni Migliore e dalla direzione strategica dell’azienda.

“Ho voluto fare questo sopralluogo – ha spiegato il presidente Michele Emiliano – per dare la giusta soddisfazione a tutta la direzione strategica del Policlinico di Bari per essere riusciti a portare a termine l’opera nonostante le difficoltà, perché è stata in gran parte realizzata durante il periodo della pandemia, con le sospensioni dei lavori. La struttura è già in funzione, con i pazienti ricoverati. Questo padiglione metterà in condizione il Policlinico di avere capacità operatorie, rianimatorie e di cura straordinarie”.

Asclepios 3 è un monobloco di 27mila metri quadri e può ospitare fino a 200 posti letto. Il padiglione prevede 40 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva e 155 posti letto di degenza ordinaria, suddivisi in 57 stanze doppie e 24 degenze singole (all’occorrenza adattabili a due posti letto), stanze per pazienti diversamente abili e posti letto di isolamento con possibilità di accogliere sia degenti immunodepressi sia con patologie infettive a diffusione respiratoria (es. covid).


“La parte ambulatoriale è completa – ha evidenziato il direttore generale Giovanni Migliore – e ci sono i pazienti nei reparti di pneumologia e terapia intensiva. Si tratta di un primo step. Per arredare e attrezzare questo padiglione abbiamo reimpiegato tutte le attrezzature sanitarie in dotazione nella struttura per le maxi emergenze in Fiera del Levante che il Policlinico ha avuto la responsabilità di condurre nella battaglia contro il Covid. Nulla è andato perduto”.

Si tratta di un investimento gigantesco – ha ribadito il presidente Emiliano – che man mano i pugliesi cominceranno a conoscere e corrisponde a quello che sta accadendo a Foggia, dove c’è in corso una totale ristrutturazione del Policlinico Riuniti, e a Taranto dove stanno andando avanti i lavori per l’ospedale San Cataldo, tra i più grandi ospedali in costruzione d’Italia, e per tutti i potenziamenti delle strutture che potremmo avviare con il Pnrr se ce lo faranno utilizzare”.

 

Il secondo step è completamente finanziato dalla Regione Puglia con 16,6 milioni di euro e sarà completato il prossimo anno. “Sono in corso le procedure di gara – ha ricordato Migliore – per l’allestimento di 3 sale operatorie (saranno 5 complessivamente, due sono già complete), una sala angiografica, una sala tac e un centro di simulazione medica avanzata per la gestione del rischio clinico e la formazione del personale sanitario. A completamento delle attività ospiterà il complesso chirurgico e dell’emergenza dei dipartimenti ad attività integrata ovvero: Cardiologia ospedaliera, Cardiologia universitaria, Malattie apparato respiratorio, Cardiochirurgia universitaria, Chirurgia toracica universitaria, Chirurgia vascolare universitaria. È un progetto complesso, nel corso dei prossimi mesi chiuderemo questo percorso per offrire a tutti i pugliesi un riferimento unico nel panorama nazionale di alta specializzazione e eccellenza”.

 

La progettazione di Asclepios 3 è stata effettuata seguendo i canoni  dell’ospedale modello, porgendo particolare attenzione agli aspetti di umanizzazione, socialità, interattività, appropriatezza, affidabilità e innovazione. Con percorsi di accesso per visitatori, pazienti, personale sanitario, materiale sporco e materiale pulito e/o sterile completamente separati. 

Il progetto è stato firmato dall’architetto spagnolo Albert de Pineda, ritenuto uno dei massimi esperti di progettazione ospedaliera.

“Il sistema sanitario pugliese cresce – ha ricordato il presidente Michele Emiliano a margine del sopralluogo – sette anni fa, quando sono diventato presidente, eravamo l’ultima regione italiana come livelli essenziali di assistenza, ma siamo cresciuti moltissimo, ora siamo tra le prime  regioni  italiane e siamo tra le poche regioni adempienti ai Lea. Siamo anche la regione che ha recuperato meglio e più di altre – lo dice Gimbe, un’autorità indipendente – il gap di liste di attesa accumulato durante la pandemia.

Ma il governo nazionale in carica ha sostanzialmente tagliato i finanziamenti alla sanità, costringendo tutte le regioni a fare salti mortali per chiudere i bilanci.

Ieri in commissione sanità della conferenza delle regioni – dove ci sono tutte le regioni, anche quelle di centro destra – si stava pensando di proporre al governo e al parlamento un disegno di legge di iniziativa delle Regioni per aumentare nei prossimi tre anni il fondo sanitario nazionale di 4 miliardi di euro e non di due come è avvenuto quest’anno.

Questo serve a recuperare il minimo necessario a far funzionare il sistema sanitario che avevamo detto durante la pandemia che era stato eccessivamente tagliato”.

La Puglia è all’offensiva, il Policlinico di Bari è all’offensiva – ha detto Emiliano – per recuperare con questa struttura tutte le funzioni di assistenza. La Regione ha finanziato direttamente anche due nuove facoltà di medicina: a Lecce il MedTech, a Taranto la seconda facoltà e autorizzato per la Lum una facoltà privata. Avremo così nei prossimi anni circa 200 medici in più ogni anno.

Ma cambieremo anche il sistema di reclutamento dei medici e del personale sanitario: i medici sono pochi e sono contesi  e per loro vareremo un sistema a sportello, con il quale qualunque medico italiano o europeo che volesse venire a lavorare in Puglia presenterà la sua domanda che verrà valutata immediatamente e si cercherà, dove ci siano vuoti di organico e non ci siano picchi di domande di assunzione, di assumerli immediatamente.

E’ una misura estrema, con il superamento delle procedure concorsuali standard, ma necessaria a causa del deficit formativo, per attirare i medici pugliesi e non che lavorano fuori”.

Il Policlinico – ha concluso – è il principale traguardo per la carriera di molti medici e potenziarlo significa potenziare l’attrattività della Puglia per i professionisti da fuori regione”.  Sempre parlando di Asclepios 3 il presidente ha ricordato che i materiali e le attrezzature come i letti, i monitor e le pompe per infusione provengono in gran parte dal centro maxiemergenze della Fiera del Levante aperto per la pandemia.

Non ho mollato sulla struttura delle maxiemergenze – ha detto Emiliano – che secondo il mio giudizio è sempre e comunque necessaria e che quindi mi auguro di convincere tutti coloro che non sono ancora convinti che una struttura per le grandi emergenze come quella della fiera è necessaria e possa essere utilizzata durante il periodo in cui non ci sono emergenze anche come struttura espositiva e fieristica non solo nel settore biomedico ma anche in altri settori, come le fiere di settore, con  l’utilizzo dei padiglioni che sono completamente riscaldati e condizionati e dotati di impianti di sicurezza.

Avendo lasciati intatti gli impianti, nel giro di poche settimane la struttura potrebbe essere riattrezzata per situazioni di emergenza sanitaria.

Chi ha approfondito la storia della medicina e della epidemiologia, sa bene che le pandemie hanno la caratteristica di essere ricorrenti, con intervalli di tempo lunghi o più brevi. E aggiungo, che siccome siamo in un momento difficilissimo dal punto di vista internazionale, avere a disposizione delle forze armate della Nato e delle popolazioni civili una struttura che può mettere in campo 150 rianimazioni in poche settimane, è una dotazione di sicurezza per tutta l’umanità, non solo per i pugliesi alla quale la Regione Puglia non vorrebbe rinunciare, fermo restando che la Fiera non è nostra e che bisognerà concordare ogni passo in perfetta concordia, senza forzature, spiegando che quella struttura è un patrimonio straordinario che va tenuto di riserva in caso di necessità”.

Regione Puglia, al Via i Saldi Estivi

A seguito della decisione approvata dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome, i saldi di fine stagione partiranno domani giovedì 6 luglio e si concluderanno il 15 settembre.

“Si tratta di un momento molto atteso sia dai nostri commercianti sia dai cittadini – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci.

Un’occasione per sostenere la ripresa del commercio e supportare le attività commerciali dopo anni difficili a causa della pandemia.

Invito tutti i pugliesi a favorire il commercio di prossimità, perché ciascuno di noi contribuisca a sostenere il tessuto economico locale”.

(Comunicato Regione Puglia)