Il Caso della Peronospora Arriva sul Tavolo dell’Unione dei Cinque Reali Siti

A cura di Salvatore Cuccia.

Il giorno 31 luglio 2023, l’Unione dei Cinque Reali Siti ha tenuto una riunione del consiglio e con delibera n°
3, votata all’unanimità dei presenti, ha espresso la posizione in merito alla questione Peronospora che in questi
mesi sta affliggendo le campagne circostanti.

All’assise erano presenti i consiglieri: Ricco Raffaella, Masucci Maria Caterina, Tumulo Antonietta, Di
Carlo Antonio (Presidente dell’Unione), Di Vito Domenico, De Luca Leonardo, Andreano Brigida (ex
vicesindaco di Stornara), Iagulli Antonio, Raffaele Lucia, nonché alcuni primi cittadini dei Cinque Reali Siti.
Tra i quali: Colia Massimo (Stornarella), Di Michele Umberto (Carapelle) e Nigro Roberto (Stornara).

All’adunanza ha anche aderito la Senatrice Gisella Naturale (Movimento Cinque Stelle) e vari esponenti delle
associazioni sindacali e professionali.

Tutti i consiglieri e gli amministratori delle città in modo unanime hanno condiviso la gravità del momento, l’urgenza e la necessità di instradare in tempi stretti un percorso che porti a risultati concreti prima che la situazione possa degenerare, sottolineando la funzione fondamentale che può svolgere l’Unione quale soggetto di rappresentanza unico per l’area.

Tra l’altro, la controversia ha visto gliinterventi di esperti delle tematiche, che con il loro contributo hanno aiutato l’unione a redigere le linee della delibera; fra i vari interventi vi è stato quello di Daniele Calamita (coordinatore CGIL 5 reali siti), del Presidente della Coldiretti Provinciale, Di Matteo Mario, di Gentile Giuseppe (Coldiretti Orta Nova), oltre a agricoltori e professionisti che hanno evidenziato le difficoltà oggettive che vivono sulla loro pelle, fra cui l’Avv. Matteo Silba e Vittorio Feola (produttore vitivinicolo di Orta Nova).

A conclusione della discussione, la Senatrice Gisella Naturale, facendo proprie le istanze emerse, ha assunto l’impegno di sostenere queste istanze nelle sedi nazionali opportune, sottolineando la propria vicinanza al territorio ed alle sue popolazioni.

Accettate tutte le istanze, il Presidente dell’Unione, ovvero Antonio Di Carlo, ha proposto e messo ai voti
(all’unanimità) con il pieno sostegno dei Sindaci presenti, la delibera, che vincola l’unione ad attivarsi su
questa tematica.

Quali sono stati i punti salienti? Ecco, in sintesi:

  • la petizione alla Regione Puglia in modo necessario ed urgente, per quanto di propria competenza, di deliberare lo stato di crisi settoriale;
  • la richiesta al Prefetto di un Tavolo di lavoro permanente per il monitoraggio dell’emergenza e per le valutazioni da sottoporre al Governo;
  • l’istanza alla Comunità Europea, di provvedimenti necessari per le Aziende enologiche ed a sostegno dell’intero comparto agricolo colpito dalle avversità;
  • oltre questo è stato chiesto al sindaco del Comune di Cerignola, di adottare uguale delibera per coordinare in modo comune le attività di tutela delle aziende e dei lavoratori dell’intero territorio.

E ancora, è stato chiesto anche alle associazioni sindacali di categoria, presenti e non nel consiglio, di sostenere le iniziative istituzionali e supportare in modo unitario le azioni nei confronti degli Enti preposti. Infine, è stato chiesto alla Regione Puglia e al Governo le rogatorie dei mutui, consentendo di posticipare le rate fino al prossimo raccolto.

Gli ultimi interventi: l’azione della Cofidi per la copertura dei debiti sia con le farmacie agricole per l’acquisto
dei prodotti, che per le attività svolte per la preparazione degli impianti vitivinicoli e sia dei prestiti agrari
contratti con gli istituti di credito, con possibilità di restituire in modo dilazionato il pagamento a rimborso con
inizio da gennaio 2025; un contributo di € 5.000,00 per ettaro quale primo ristoro per il sostentamento delle
famiglie.

Un contributo economico, per chi nell’anno precedente aveva giornate lavorative in viticoltura, dell’entità di quanto stabilito con il bonus COVID a compensazione del mancato reddito per il periodo estivo legato alla potatura verde e in coincidenza del periodo mancata raccolta.

Ed infine, la richiesta all’INPS, sempre per chi nell’anno precedente aveva giornate presso aziende viticole, il blocco degli elenchi anagrafici con il riconoscimento delle giornate previdenziali dell’anno precedente.

Più avanti, la riunione ha stabilito di nominare il Sindaco del Comune di Stornara, Nigro Roberto, quale
rappresentante dell’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti che sia da essa delegato e che possa concertare
tutte le azioni da intraprendere con le associazioni di categoria.

 

Basso Tavoliere-Uva, Chiesto Stato di Crisi per la Peronospora

Il Consiglio dell’Unione dei “Cinque Reali Siti” ha deliberato all’unanimità la richiesta di sostegno agli agricoltori per le azioni di contrasto alla peronospora della vite.

Tutti i consiglieri e i sindaci – Ricco Raffaella, Masucci Maria Caterina, Tumulo Antonietta, Di Carlo Antonio (presidente dell’Unione), Di Vito Domenico, De Luca Leonardo, Andreano Brigida, Iagulli Antonio, Raffaele Lucia, nonché i sindaci Colia Massimo (Stornarella), Di Michele Umberto (Carapelle) e Nigro Roberto (Stornara) – in modo unanime hanno condiviso la gravità del momento e l’urgenza e la necessità di avviare in tempi stretti un percorso che porti a risultati tangibili prima che la situazione possa degenerare, sottolineando la funzione fondamentale che può svolgere l’Unione quale soggetto di rappresentanza unico per l’area.

La senatrice Gisella Naturale, assieme agli esponenti delle associazioni sindacali e professionali, hanno garantito supporto all’iniziativa.

La discussione ha visto gli interventi di esperti delle tematiche, che con il loro contributo hanno aiutato l’unione a redigere le linee della delibera, fra i vari interventi vi è stato quello di Daniele Calamita (coordinatore CGIL 5 reali siti), di Di Matteo Mario (presidente Coldiretti Provinciale), di Gentile Giuseppe (Coldiretti Orta Nova); nonché di agricoltori e professionisti che hanno evidenziato le difficoltà oggettive che vivono sulla loro pelle, fra cui l’avv. Matteo Silba e Vittorio Feola (produttore vitivinicolo di Orta Nova). 

Recepite tutte le istanze il presidente dell’Unione, Antonio Di Carlo, ha proposto e messo ai voti (all’unanimità) con il pieno sostegno dei sindaci presenti, la delibera, che vincola l’unione ad attivarsi su questa tematica.

Ecco le richieste presentate nel documento: richiesta di delibera della Regione Puglia sullo stato di crisi del settore; richiesta alla Comunità europea per i sostegni al comparto agricolo colpito dalle avversità; richiesta al sindaco di Cerignola di adottare uguale delibera per coordinare in modo comune le attività di tutela delle aziende e dei lavoratori dell’intero territorio; richiesta alle associazioni sindacali di categoria, presenti in consiglio, di sostenere le iniziative istituzionali e supportare in modo unitario le azioni nei confronti degli Enti preposti”.

Inoltre, alla Regione e al Governo sono stati richiesti i seguenti provvedimenti: rogatorie dei mutui, consentendo di posticipare le rate fino al prossimo raccolto; intervento della Cofidi per la copertura delle debitorie sia con le farmacie agricole per l’acquisto dei prodotti, che per le attività svolte per la preparazione degli impianti vitivinicoli e sia dei prestiti agrari contratti con gli istituti di credito, con possibilità di restituire in modo dilazionato il pagamento a rimborso con inizio da gennaio 2025; un contributo di € 5.000,00 per ettaro quale primo ristoro per il sostentamento delle famiglie.

Un contributo economico, per chi nell’anno precedente da DMag aveva giornate lavorative in viticoltura, dell’entità di quanto stabilito con il bonus COVID a compensazione del mancato reddito per il periodo estivo legato alla potatura verde e in coincidenza del periodo mancata raccolta: la richiesta all’INPS, sempre per chi nell’anno precedente aveva giornate presso aziende viticole, il blocco degli elenchi anagrafici con il riconoscimento delle giornate previdenziali dell’anno precedente; per le imprese enologiche un provvedimento in deroga da parte della Comunità Europea che consenta di non portare in distillazione la quantità in esubero dell’annata in corso e consentirne la vinificazione; qualsiasi beneficio che sarà concesso alle aziende colpite dal fenomeno non precludano e contrastino con gli aiuti concessi alle aziende BIO, IGT e DOC, ma preveda per l’annata in corso la eccezionalità e la derogabilità dell’efficacia; terminato l’iter istruttorio di verifica degli impianti produttivi e quindi dell’entità del danno, procedere con gli atti ed i provvedimenti necessari per i sostegni economici e amministrativi come sopra proposti ed approvati.

Infine, è stata avanzata l’ipotesi che ogni intervento economico eventualmente concesso sia erogato direttamente agli interessati e non tramite i Comuni di appartenenza; 

L’assise ha anche stabilito di nominare il sindaco del Comune di Stornara quale rappresentante dell’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti che sia da essa delegato e che possa concertare tutte le azioni da intraprendere con le associazioni di categoria.

“Siamo fiduciosi che questa azione concertata possa dare risposte al territorio – ha commentato Di Carlo -, l’unione dei Cinque Reali Siti rappresenta quel collante di area che può determinare valore aggiunto in un territorio vasto e che oggi più che mai vive un problema comune che sta mettendo in ginocchio le nostre comunità; come Unione continueremo a sostenere le nostre Comunità e porteremo questa questione su tutti i tavoli Istituzionali, urge dare risposte certe e in tempi brevi e non sarà la pausa estiva che fermerà la nostra azione”, ha concluso.

(Imm.net)

Orta Nova, Sospensione dei Carabinieri della Licenza ad un Circolo Privato Cittadino

Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno notificato un provvedimento di sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti del presidente di un circolo privato del comune di Orta Nova. Il provvedimento, emesso dal Questore di Foggia, arriva a seguito dei numerosi dei numerosi interventi e controlli eseguiti nel circolo nel corso dell’ultimo anno.

Il titolare della licenza in passato era stato soggetto ad analogo provvedimento, tuttavia il circolo aveva continuato a rappresentare luogo di abituale ritrovo di soggetti gravati da pregiudizi contro la persona ed il patrimonio, nonché di assuntori di sostanze stupefacenti, che in più occasioni i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro amministrativo. Per tali motivi e per prevenire compromissioni dell’ordine e della sicurezza pubblica, è avvenuta la notifica di sospensione.

(Fonte: FoggiaToday.it)

Comune Orta Nova-Amministrazione Lasorsa, il Consiglio Dei Ministri di Roma Scioglie l’Ente Comunale Ortese per Ingerenze Mafiose,

Ingerenze mafiose anche a Orta Nova. Il Consiglio dei Ministri ha sciolto per mafia l’ente comunale (sindaco dimissionario Mimmo Lasorsa, centrosinistra) dopo circa sei mesi di controlli e verifiche da parte della Commissione d’accesso agli atti.

Questo il comunicato di Palazzo Chigi: “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, ha deliberato l’affidamento a una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Orta Nova (FG), il cui Consiglio è stato già sciolto a causa alle dimissioni del Sindaco”.

I commissari giunsero in Comune ad ottobre 2022 dopo i diversi casi di cronaca e persino un lutto cittadino per Andrea Gaeta, il figlio del boss locale ucciso a settembre 2022. Secondo quanto trapelato, sarebbero emersi affidamenti sospetti di alcuni appalti e rapporti tra pezzi della tecnostruttura ed esponenti della criminalità organizzata.

Da tempo ad Orta Nova sarebbe egemone il clan Gaeta come evidenziato dalla Dia nell’ultima relazione antimafia: “Nei Cinque Reali Siti – scrivono gli investigatori – sembrerebbe confermata la supremazia del gruppo Gaeta di Orta Nova.

Oltre agli stretti legami con la criminalità organizzata di Cerignola e Manfredonia, specie per quanto riguarda le attività predatorie, la particolare influenza criminale della consorteria è dovuta alle sinergie rafforzate da legami di parentela con la batteria foggiana Moretti-Pellegrino-Lanza“.

La commissione d’accesso agli atti era composta da Angela Barbato, viceprefetto aggiunto presso la Prefettura di Foggia, Vincenzo Centoletti, dirigente della Polizia Anticrimine presso la Questura di Foggia e Domenico Musto, comandante della 3a Sezione Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia.

Orta Nova è il sesto Comune sciolto per mafia in Capitanata dopo Monte Sant’Angelo (2015), Mattinata (2018), Cerignola (2019), Manfredonia (2019) e Foggia (2021).

(Fonte: imm.it)

Orta Nova, Prime Condanne per il Contrabbando di Gasolio

l Tribunale di Foggia ha pronunciato le prime condanne a carico di alcuni degli arrestati nell’ambito dell’operazione “verdevino” del Nucleo di polizia economico finanziaria di Foggia che aveva smantellato un gruppo criminale dedito al contrabbando di prodotti petroliferi con base in Orta Nova

In particolare, il 20 marzo scorso, i finanzieri avevano eseguito 13 misure cautelari personali e sequestrato beni mobili ed immobili per oltre 5 milioni di euro in esecuzione di un provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le complesse ed articolate indagini.

Le attività investigative avevano consentito di raccogliere un consistente quadro indiziario circa le presunte attività illecite poste in essere dal gruppo criminoso, dedito alla commercializzazione illecita di gasolio ad uso agricolo sottratto all’accertamento ed al pagamento delle imposte attraverso l’interposizione fittizia di una rete di società cedendo il carburante agevolato a soggetti non autorizzati.

In tal modo, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, oltre 3,2 milioni di litri sarebbero stati “consumati in frode”, ossia immessi sul “mercato nero” dell’autotrazione.

All’esito e con gli sconti di pena concessi dal rito abbreviato, Gaeta Giovanni Antonio è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, Perrotta Vincenzo a 3 anni e 2 mesi, De Palma Claudio a 1 anno e 4 mesi e Ludovico Lucia a 8 mesi di reclusione. Per gli ultimi due la pena è stata sospesa alle condizioni di legge.

Il procedimento penale prosegue invece per gli altri indagati che non si sono avvalsi della possibilità del giudizio abbreviato, che concede lo sconto di un terzo della pena. Con la sentenza di condanna è stata disposta anche la confisca di beni dei condannati per oltre 1 milione di euro, tra cui diversi automezzi, una barca, conti correnti, titoli e valori finanziari.

Va precisato che le persone condannate in primo grado, indipendentemente da questo primo vaglio giudiziario, non possono essere considerate colpevoli fino al definitivo accertamento con sentenza irrevocabile.    

(Fonte: imm.net)

Scienze, Produzione di Adroni con Quark Pesanti e il loro Legame con la Molteplicità di Particelle Cariche nelle Collisioni Protone-Protone

A cura di Luciano Magaldi.

Le misurazioni della produzione di adroni contenenti quark pesanti (cioè charm o beauty) nelle collisioni “protone-protone (pp)” forniscono un importante test sull’accuratezza dei calcoli perturbativi della cromodinamica quantistica (pQCD).

La produzione di quark pesanti avviene in collisioni iniziali ad alta energia tra quark e gluoni, mentre la produzione di quark leggeri nell’evento di fondo è dominata da processi a bassa energia. Pertanto, misurare la produzione di adroni con quark pesanti in funzione della molteplicità di particelle cariche fornisce informazioni sull’interazione tra meccanismi ad alto e basso impatto energetico nella produzione delle particelle.

Le misurazioni nelle collisioni pp ad alta molteplicità hanno mostrato caratteristiche che ricordano quelle associate alla formazione del plasma di quark-gluoni nelle collisioni tra ioni pesanti, come l’aumento della produzione di particelle con contenuto di stranezza e la modifica del rapporto di produzione barione-mesone in funzione del momento trasverso (pT).

Questi effetti possono essere spiegati da due diversi tipi di modelli: modelli statistici di adronizzazione, che valutano la popolazione di stati adronici in base a pesi statistici governati dalle masse degli adroni e da una temperatura universale, o modelli che includono l’adronizzazione tramite la ricombinazione di quark e gluoni vicini nello spazio delle fasi.

Entrambi prevedono un aumento del rapporto barione-mesone e del rapporto adrone “strano-non strano” in funzione della molteplicità di particelle cariche.

Nel settore del charm, la collaborazione in ALICE ha recentemente osservato una dipendenza dalla molteplicità del rapporto Λc+/D0 differenziale rispetto a pT, che evolve gradualmente dalle collisioni pp alle collisioni piombo-piombo, mentre non è stata osservata alcuna dipendenza per la resa di produzione del mesone Ds+.

Misurazioni di questi fenomeni nel campo dei quark beauty sono necessarie per gettare ulteriore luce sul meccanismo di adronizzazione.

Per investigare la produzione di quark beauty in funzione della molteplicità e metterla in relazione con quella dei quark charm, ALICE ha misurato per la prima volta la frazione di D0 e D+ originati dal decadimento di adroni beauty (indicati come “non prompt”) in funzione del momento trasverso e della molteplicità di particelle cariche nelle collisioni pp a 13 TeV, utilizzando i dati del Run 2.

La misurazione sfrutta diverse topologie dei vertici di decadimento dei mesoni D prompt e non prompt con tecniche di classificazione basate sull’apprendimento automatico. Le frazioni di mesoni D non prompt sono state osservate aumentare leggermente con pT, passando da circa il 5% al 10%, come previsto dai calcoli della pQCD (vedi foto).

Sono state misurate frazioni simili in diversi intervalli di molteplicità di particelle cariche, suggerendo una dipendenza dalla molteplicità assente o solo lieve. Ciò suggerisce un meccanismo di produzione simile per i quark charm e beauty in funzione della molteplicità.

L’eventuale influenza del meccanismo di adronizzazione è stata indagata confrontando le frazioni misurate di mesoni D non prompt con le previsioni basate su generatori di Monte Carlo come PYTHIA 8.

Si è osservata una buona accordo con diverse configurazioni di PYTHIA, con e senza l’inclusione del meccanismo di riconnessione del colore oltre l’approssimazione del colore dominante (CR-BLC), introdotto per descrivere la produzione di barioni charm nelle collisioni protone-protone.

Solo la configurazione CR-BLC “Modalità 3”, che prevede un aumento/diminuzione dell’adronizzazione nei barioni per i quark beauty ad alta molteplicità, è sfavorevole rispetto ai dati attuali.

Le misurazioni dei mesoni D non prompt rappresentano un importante test per i modelli di produzione e adronizzazione nei settori charm e beauty, aprendo la strada a future misurazioni di adroni beauty ricostruiti in modo esclusivo nelle collisioni protoni-protoni in funzione della molteplicità di particelle cariche.

Stornara, L’Academy di Bartender di Lorenzo Incarnato

a cura di Salvatore Cuccia.

Christian Maspes affermò: “Passione: è la parola chiave. L’amore per qualcosa è importante, e non parlo solo di bar. È importante capire per cosa sei fatto, ed io amo questa professione. L’amore per questa professione è fondamentale. L’esperienza aiuta, ma la passione ti sostiene.”

Queste parole possiamo vederle perfettamente incarnate nella persona di Lorenzo Incarnato. Chi è Lorenzo? È un giovane bartender di Stornara, vincitore nel 2021 di una competizione di settore del Trofeo Bat e di recente anche in altre competizioni.

Questo ragazzo stornarese non si è limitato a portare in alto il nome di Stornara con la vittoria in gare di prestigio. Il suo nome è riconosciuto nella provincia di Foggia per l’apertura di un’Academy per Bartender.

Prima di passare a comprendere come sia nata quest’accademia e perché, scopriamo insieme a lui come sia nata la sua passione. Queste le parole di Incarnato: “Parto dagli albori, questa cosa l’ho scoperta strada facendo, con mio nonno che aveva un locale ad Alpignano, che si chiama tuttora “La Fornace”, prosegue ancora parlando anche dell’influenza materna: “Per memoria di DNA è ritornato nella mia vita questo lavoro poi, mia madre ha lavorato sempre in ristoranti.  Uno in particolare a Stornara, La fonte di Mosè, ristorante storico.”

Continuando, Lorenzo ha parlato anche dei suoi primi passi, “Non avendo esperienza, ho provato a fare un bando una volta, nel 2010 con il Comune di Stornara, per un’apertura, non qui ma ad Andria perché avevo la ragazza lì. Passò tutto, passò la pratica, solo che la richiesta finale, era di avere un socio; quindi, non sono riuscito a trovarlo e ho abbandonato, però sono rimasto lì. E sono andato in cerca, sono entrato nel primo pub perché volevo fare esperienza. Entrai nel pub che lavorava di più, che si chiamava James Joyce”.

E lì, giovane Incarnato, ebbe la sua folgorazione mediante le parole che il proprietario gli disse, “Proprio questo lavoro, vuoi fare ? Aspetta che ti faccio sentire una canzone”. E la canzone era “Goodbye Malinconia” di Caparezza.

Il manifesto del cantante pugliese che indica l’indole di molti giovani pugliesi ad andare via dalla propria terra per tentare fortuna altrove. Una carriera che è iniziata ad Andria, poi Barletta, Trani, Margherita di Savoia, Stornara, due anni in Germania per poi fare ritorno nella terra natia, con l’apertura, il 26 maggio del 2021, dell’Hangoover Pub, di cui quest’anno ricorrono i cinque anni.

Una sfida personale vinta come lui stesso ha ammesso. Inoltre, questa notorietà, lo ha portato anche ad essere pubblicato anche su riviste come Bartales e Bar Giornale per i successi avuti. Il giovane Incarnato percepisce che a Stornara manca qualcosa: un’Academy.

Un’accademia per giovani che vogliono specializzarsi in quest’àmbito. Queste le sue parole – “Volevo sempre creare una rete, una rete di ristoratori, o un’associazione come volete chiamarlo. Così da non pestarci i piedi e collaborare, ma cooperare anche con le mie conoscenze, per mandare qualcuno fuori paese anche ad a Roma non ci mando uno di Bari; ci mando uno di Stornara. Però non si è voluta mai fare questa cosa. Quest’anno, mi sono detto, non mi interessa, devo farlo per forza, anche perché l’Academy, oltre alla formazione, parla anche di servizio catering, di costruzione del menù, avviamento attività, stage e lavoro”.

All’attivo in questo momento Incarnato ha avuto quattro corsisti, il che per Stornara, che conta quasi seimila abitanti è tantissimo. Inoltre, Incarnato ha voluto aprire questa saggia per una crescita del territorio – “L’ho fatto anche perché voglio, dal momento che ci tengo al posto in cui vivo, il territorio e il foggiano, per quanto riguarda la ristorazione siamo molto indietro, con l’Accademy far avanzare, crescere insieme questa situazione, creare questa rete in quanto con i murales, con la via Francigena o qualsiasi altra attrattiva viene gente da fuori. Per questo è necessario che i miei allievi, le persone sappiano offrire le loro competenze.”

Un Seme della Legalità Piantato per le Generazioni Future. Si E’ Svolta la Piantumazione dell’Albero di Falcone presso l’IC “Sandro Pertini” di Orta Nova

A cura di Salvatore Cuccia.

Un giorno Falcone disse: “Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dare credito ai discorsi saremmo tutti bravi e irreprensibili.” Queste parole sono presenti anche nella locandina che l’I.C. “Sandro Pertini” ha realizzato per la piantumazione avvenuta il 28 – nel medesimo istituto.

L’evento ha visto la partecipazione della prof.ssa Tarantino che ha fatto le veci della dirigente U.S.T. di Foggia, la prof.ssa Maria Aida Tatiana Episcopo, la Dirigente Scolastica, prof.ssa Teresa Mazzamurro, il Comandante dei Carabinieri di Margherita di Savoia, il dott. Ruggiero Matera, la prof.ssa Nilde Antonella Di Benedetto, Don Donato Allegretti per la benedizione delle piante, l’ex-sindaca, avv. Maria Rosaria Calvio, ed infine, l’assessore per gli Affari generali – Personale – Cultura e Patrimonio Francesco Pio Grillo in rappresentanza del sindaco Lasorsa e le classi coinvolte.

Ciascuno di loro è intervenuto con dei discorsi, semplici ma diretti, al cuore dei bambini. Facciamo un piccolo preambolo: Cos’è una piantumazione? E soprattutto cosa c’entra l’I.C. “Sandro Pertini” con Falcone ?Rispondiamo a questi due quesiti. Piantumazione: S. f. [der. di piantumare]. – L’operazione di mettere a dimora giovani piante arboree, in viali e giardini.

Il che ci collega direttamente con l’altra domanda posta all’inizio del capoverso. L’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” di Orta Nova è tra i 900 istituti che hanno aderito al brillante progetto, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e dagli Educatori Ambientali, del Nucleo Carabinieri, dell’Organizzazione speciale a tutela della Biodiversità, “Un albero per il futuro”, divenendo così parte della centunesima riserva naturale “diffusa”. Questo progetto dalla valenza triennale ha consentito agli alunni di seguire un percorso educativo che ha fatto “germogliare” in loro i valori della legalità, del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia della natura.

Il luogo dove vengono riprodotti i semi di questi alberi è un laboratorio dell’Arma dei carabinieri. Esso si trova a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, dove è presente la banca del seme, la Banca della biodiversità.

Quali sono state le piante donate dai Carabinieri e poi piantate dai ragazzi ? Risponde, così, il Comandante dei Carabinieri Matera “Un’esemplare che vive in Sardegna. Si chiama sughera e un’esemplare, invece che vive nel nostro territorio pugliese e si chiama Leccio”.

E ancora “Invece quest’albero senza foglie è una specie che perde le foglie durante l’inverno. Si chiamano latifoglie caduche”. Infine, parlando dell’albero di Falcone, la Ficus macrophylla, una pianta molto rara, Matera dice: “Quest’albero proviene dalla baia di Moreton, in Australia. È originario di quelle zone, ma noi l’abbiamo prelevato a Palermo dov’è arrivato nei primi anni dell’Ottocento. L’abbiamo definito l’albero di Falcone, ragazzi perché cresce in Sicilia in una via che si chiama Via Notarbartolo, dove un uomo che si è battuto per difendere la legalità purtroppo il 23 maggio del 92 è stato ucciso dalla criminalità mafiosa; questo giudice si è battuto per difendere i princìpi della nostra Costituzione, cioè la legge madre che sovraintende a tutte le nostre vite, i diritti e i doveri. Le nostre attività quotidiane, le nostre regole. Bene quest’uomo, purtroppo non ce l’ha fatta. È stato colpito dalla mafia, allora noi per poter diffondere i suoi princìpi, i suoi valori, abbiamo deciso di raccogliere un rametto dell’albero che cresce nei pressi della sua dimora, simbolo di giustizia. Si chiama macro perché può raggiungere i 20 metri”.

Alla fine della piantumazione si è svolta poi la seconda parte dedicata alla lettura di alcune poesie e brani da parte dei ragazzi coinvolti in questo progetto ! Un piccolo seme che piantato darà alla luce degli splendidi fiori di luce, di legalità e di speranza di cambiamento per Orta Nova e il futuro.

Storia: Ciro del Vento, Eroe Ortese dal Cuore d’oro e dalle Piume al Vento

A cura di Francesco di Corato.

Generoso, di buona compagnia, lavoratore instancabile e scrupoloso capomastro edile. Così viene ricordato a Orta Nova parenti, amici e dalle persone anziane che l’hanno conosciuto; coraggioso per natura, altruista per istinto era tenuto in massima considerazione da superiori e commilitoni come sottufficiale dei Bersaglieri durante l’ultimo conflitto mondiale (1940/1945) in cui fu decorato due volte al Valore Militare.

La prima, nel 1941, con Medaglia di Bronzo, la seconda, con una di Argento. Entrambe in Africa Settentrionale, entrambe per soccorrere chi stava in pericolo. Infatti nella motivazione (riportata a parte) con cui gli fu concessa la Medaglia di Bronzo si legge (tra l’altro): «accorso con la propria squadra per disimpegnare da critica situazione gli uomini di un gruppo di assalto, muoveva per primo decisamente all’attacco di un nido di mitragliatrici.

Esempio di grande coraggio e cameratismo». La Medaglia d’Argento se la guadagnò un anno dopo per aver salvato la vita a un bimbo di pochi mesi che insieme a lui viaggiava con la madre su un aereo italiano partito da Tobruk (Africa settentrionale) e diretto in Italia, abbattuto da aerei inglesi e precipitato in mare.

Il Fatto

Novembre del 1942, aeroporto di Tripoli. Su un aereo Italiano stanno per partire una decina di passeggeri, tra i quali la signora Guerrini Godignani con i figlioletti Donatella di 3 anni e Mauro di 16 mesi, il sergente maggiore dei bersaglieri di 24 anni di ritorno in Italia in licenza matrimoniale.

Di lì a qualche settimana avrebbe dovuto sposare a Orta Nova Vincenza Todisco. Prima della partenza, Carlo Guerrini, che resta a Tripoli per motivi di lavoro, prega il militare ortese di «dare uno sguardo» alla sua famiglia durante il viaggio in aereo.

Purtroppo il velivolo italiano ha da poco lasciato la costa nord-africana, quando viene attaccato e abbattuto da caccia nemici. Unico superstite Ciro Del Vento il quale, qualche istante prima che l’aereo precipitasse, era riuscito ad afferrare Mauro tra le braccia e, facendogli scudo con il proprio corpo, riuscì a salvarlo.

Quindi, nuotando per diverse ore, stremato, raggiunse la riva tunisina dove venne soccorso da una pattuglia di soldati francesi. Rientrato a Orta Nova, Ciro Del Vento e la fidanzata Vincenza Todisco decidono, una volta sposati di adottare il piccolo Mauro di cui non conoscevano però il cognome.

Il padre, intanto, attraverso le scarne notizie raccolte dai vari comandi militari, appena saputo dell’abbattimento dell’aereo su cui viaggiavano la moglie con Donatella e Mauro, rintracciò Ciro Del Vento a Orta Nova riprendendo con sé il figlioletto.

Da allora Mauro è venuto a Orta Nova quando aveva 18 anni. Il giovane triestino in quella occasione, sfogliando una rivista del tempo, «Illustrazione del Popolo», che ricordava, con una tavola di Beltrame, l’episodio di cui era stato protagonista Ciro Del Vento, aveva voluto conoscerlo di persona.

Dopo mezzo secolo dal salvataggio, Mauro tornò di nuovo a Orta Nova, quasi per sciogliere un voto con i parenti di Ciro e attestare pubblicamente ai cittadini di Orta Nova la sua riconoscenza nei riguardi di un loro compaesano ed in quella occasione la signora Del Vento donò a Mauro il cappello piumato che fu di suo marito.

Politica, Il 25 Aprile a Orta Nova

A cura di Annito di Pietro.

Il Presidente della Repubblica ha affermato che il 25 aprile è l’omaggio a chi ha lottato per l’indipendenza e la libertà. Casini, ex-presidente della Camera, ha detto che sia una festa di tutti senza ambiguità. Berlusconi che è un’occasione per superare le divisioni. Tutte frasi che inducono gli italiani a riflettere e a meditare.

Ci troviamo in uno Stato che gode di una democrazia compiuta, dove ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero e le proprie idee, che sia di destra o di sinistra, per costruire un mondo migliore e vivibile.

A Orta Nova, come sempre, le amministrazioni comunali, che si sono alternate, hanno sempre celebrato questo giorno, ritenendolo fondamentale per risvegliare il valore patriottico, ricordando tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per garantire a tutti la Pace e la Libertà.

Qualcuno, addetto ai lavori, ha bacchettato e rimproverato la gente ortese per la poca partecipazione a manifestazioni di tal fatta, non considerando che spesso si effettuano in giorni non festivi, in cui la gente lavora. Bisogna altresì ricordare che prima c’era una partecipazione più attiva e massiccia delle associazioni combattentistiche, come l’Associazione Reduci e Combattenti e l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra.

Erano numerosi con i loro gagliardetti, bandiere e foulard. Oggi questi due emeriti sodalizi non esistono più. Un plauso meritano i rifondatori dell’Associazione Partigiani che, proprio in questi giorni, si sono costituiti. Ho notato la presenza di molti giovani e speriamo che duri. Di sèguito si riporta il discorso del dott. Francesco Grillo, assessore alla Cultura, in sostituzione del Sindaco assente per motivi di lavoro:

“Cari concittadini e concittadine, saluto e ringrazio le associazioni, le istituzioni e tutti coloro che hanno scelto di essere qui oggi. Oggi celebriamo la festa della Liberazione. E a tal proposito lasciatemi ringraziare Saverio Pandiscia, che in questi anni ha portato la memoria all’interno delle nostre piazze.

Quel 25 aprile di 78 anni fa ci fu la liberazione dalla Guerra, da un’occupazione odiosa del nostro Paese, la liberazione dalle persecuzioni razziali e dalla dittatura nazifascista, la liberazione dalla privazione delle libertà fondamentali.

Fu l’inizio di una nuova storia da cui nacque la nostra meravigliosa Costituzione e la Repubblica italiana, libera, democratica e antifascista. È un dovere ricordare quelle donne e quegli uomini che hanno lottato per la libertà, per la democrazia, per la dignità e per il rispetto dei diritti della persona, e lo hanno fatto uniti, coesi, solidali e partecipi.

La Resistenza rappresenta uno dei momenti più alti e nobili della nostra storia: con la Resistenza gli italiani hanno saputo riscattare la vergogna e il disonore che il fascismo aveva gettato sull’Italia, mostrando alle altre nazioni il volto civile e umano del nostro Paese.

Non dobbiamo dimenticare che la Liberazione è stata anche il risultato della lotta di tanti popoli e nazioni diverse. La cacciata dei nazifascisti è avvenuta grazie al sacrificio di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo. Quella battaglia comune per sconfiggere il terrore fascista è stata un esempio di unità e solidarietà tra nazioni che oggi, in un’epoca di tensioni crescenti, deve essere riscoperta e valorizzata.

Siamo solidali con tutte le popolazioni che lottano contro i propri oppressori. Il 25 aprile, soprattutto, ci insegna ad essere partigiani: a schierarci, ad agire, ad essere protagonisti del cambiamento. Il 25 aprile ha ancora più senso se trasformiamo le conquiste di allora in spinta verso una società migliore; se intraprendiamo una direzione di marcia verso un futuro di dignità e di libertà per i nostri figli, come fecero i partigiani.

Le parole d’ordine sono sempre le stesse: democrazia, libertà, diritti, giustizia ed equità. Sono valori che dobbiamo declinare e interpretare nella prospettiva di oggi. Pensiamo alla giustizia, che in un mondo sempre più diseguale, deve essere innanzitutto giustizia sociale: l’obiettivo deve essere una società più equa, dove tutti hanno davvero pari opportunità.

Pensiamo ai diritti, come quello di poter essere finalmente se stessi, ciascuno con le proprie inclinazioni e le proprie aspirazioni individuali. Pensiamo al diritto fondamentale di poter vivere in un ambiente sano, a misura di essere umano.

In ultimo, un pensiero va ai giovani: non perdiamo la speranza, ci aspetta un momento di ricostruzione in cui proprio il nostro apporto diventa necessario. Un apporto di idee, di energia, di fantasia, di spirito di fratellanza, di libertà per tutelare il diritto allo studio, il diritto al lavoro, per investire sulla ricerca, sull’innovazione, sulla competenza, sulla sanità, sui diritti civili, sull’equità, senza mai dimenticare chi resta indietro.

Cerchiamo di essere testimoni contro l’indifferenza, contro la violenza e contro ogni forma di discriminazione. Cerchiamo di essere parte attiva della nostra comunità; cerchiamo di essere sentinelle della nostra democrazia e della nostra Costituzione che è, e rimarrà, antifascista. Checché ne dica qualcuno.

Buon 25 aprile a tutti e tutte.