Lobby Dentisti Pugliesi, Forte No all’Apertura alle S.p.A.

Fortissime critiche sono state mosse dai presidenti delle commissioni Albo Odontoiatri degli Ordini dei Medici e Odontoiatri della Puglia in merito alla proposta di modifica dei regolamenti regionali attuativi relativi agli studi odontoiatrici, dei loro requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici.

È quanto è emerso nell’incontro tenutosi il 31 luglio in III Commissione consiliare della Regione Puglia, alla presenza dell’assessore regionale Rocco Palese in merito alla DGR n.876 del 20/06/2022 ‘Approvazione schema di regolamento avente ad oggetto: ‘Modifica regolamenti regionali 31 marzo 2020, n.5, 21 settembre 2020, n.17 e 1° luglio 2021, n.6, relativi all’attuazione della l.r. n.9/2017 e alla individuazione delle prestazioni erogabili negli studi e negli ambulatori odontoiatrici e definizione dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici’.

I dentisti pugliesi hanno sottolineato quello che ritengono un errore sostanziale: “Consentire alle società di capitali di aprire ‘studi odontoiatrici’, venendo a mancare quel rapporto fiduciario medico-paziente a vantaggio degli aspetti organizzativi e puramente commerciali; spalancare la porta alle società di capitali, come purtroppo dimostrano esperienze in tutta Italia ed in Europa, non contribuisce affatto a migliorare l’odontoiatria pubblica, ma promuove interessi speculativi di società che poco hanno a che spartire con la tutela della salute, a danno molto spesso proprio degli inconsapevoli cittadini”. 

Ricordano i dentisti che ‘Ordine dei Medici è un ente sussidiario dello Stato, il cui primo obiettivo è garantire il diritto alla salute della popolazione, preservando i valori etici e professionali della pratica medica, in contrasto con gli interessi esclusivamente economici legati all’imprenditorialità.

I presidenti delle Commissioni Albo Odontoiatri degli Omceo pugliesi hanno quindi chiesto alla Regione di aprire un tavolo tecnico: “Definiamo questi aspetti aberranti e uniformiamo i requisiti di tutti gli studi odontoiatrici pugliesi. Cosa che peraltro avrebbe dovuto essere fatta preliminarmente alla presentazione delle modifiche, ma che, in deroga alle norme attualmente vigenti, non è stata fatta”.

(FGtoday.it)