Fondi UE, la Puglia Eccellenza nella Spesa dei Fondi FESR-FSE

La Regione Puglia è un’eccellenza nella spesa dei fondi europei e la conferma arriva direttamente dal portale “Cohesion Data” della Commissione europea, che aggrega dati e informazioni dell’intera politica di coesione, dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) al Fondo Sociale Europeo (FSE), includendo anche l’Iniziativa per l’Occupazione Giovanile nel cui ambito opera Garanzia Giovani.

Al 31 dicembre 2022, la spesa certificata della Regione Puglia e rimborsata da Bruxelles era pari a circa 4 miliardi e 300 milioni di euro su 4 miliardi e 400 milioni di euro della programmazione 2014-2020 che, nel caso della Puglia, unisce sia il FESR che il FSE.

“La Puglia in questi anni è sempre stata tra le prime regioni di Europa nella spesa dei fondi europei. Sono numeri e traguardi che spesso abbiamo comunicato ma è chiaro che quando la notizia arriva direttamente da Bruxelles è sempre una conferma importante. Un’attestazione che premia la buona politica e la professionalità dei nostri uffici sotto la fondamentale guida di Pasquale Orlando” è il commento del presidente Michele Emiliano.

Secondo i dati del portale della Commissione europea, sul ciclo di programmazione 2014-2020, alla Puglia restano da spendere e rendicontare, entro la fine di quest’anno, circa 100 milioni di euro.

“Siamo perfettamente nei tempi perché, come è noto, la chiusura formale di questa programmazione è fissata al 31 dicembre 2023 e, entro quella data, spenderemo fino all’ultimo centesimo”, ha sottolineato il vicepresidente e assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, ricordando che “il programma regionale pugliese è quello con la spesa più elevata in valore assoluto tra le venti regioni italiane, a dimostrazione del fatto che abbiamo interpretato con responsabilità un momento in cui, ai governi e alle amministrazioni pubbliche, sono richieste prove di efficienza all’altezza delle sfide molto impegnative che ogni giorno affrontano cittadini, studenti, professionisti e imprese”.

(Cominicato stampa Regione Puglia)