A cura di Salvatore Cuccia.
Si è svolto, lunedì 17 aprile, presso ilCentro Polifunzionale, a Stornara, un incontro “sui generis” su Dante Alighieri con il prof. Trifone Gargano.
“Amor, ch’a nullo amato amar perdona, /mi prese del costui piacer sì forte, /che, come vedi, ancor non m’abbandona”.
Quante volte abbiamo letto questa terzina così famosa? Quante volte questi endecasillabi sono stati presi, rimodulati, usati in testi di canzoni, poesie e dediche varie ? Infinite volte.
Vi starete chiedendo (probabilmente), leggendo queste righe, cosa c’entrino questi versi così famosi con ciò che leggerete tra poco. Molto, anzi … Tantissimo! E se vi dicessi che sotto sotto, il Sommo Vate Alighieri fosse un poeta erotico, voi ci credereste? No, probabilmente. Eppure, è così!
Spieghiamo meglio: esistono diversi modi per parlare di Dante, suscitando interesse e curiosità. Ci sono dei versi, vari a dire il vero, tra cui anche quello citato poc’anzi, che hanno anche una chiave di lettura simil – erotica. Chi lo afferma? Lo studioso di Dante, scrittore e professore dell’Università di Bari, prof.re Trifone Gargano.
Una vecchia conoscenza del pubblico stornarese. Il docente non è nuovo a Stornara. È stato invitato anche all’inaugurazione della Biblioteca scolastica che si è svolta nel mese di marzo. L’educatore è stato invitato per tenere una lectio magistralis, ossia “lezione del maestro” intorno al suo libro “Allor si mosse- Dante proibito”.
La serata si è aperta con i saluti istituzionali della Dirigente Scolastica Prof.ssa Matilde Iaccarino, la quale ha evidenziato il suo interesse nel creare una vera e propria rete culturale tra la scuola, le associazioni presenti e il territorio per una crescita sempre più ampia; sono seguìti poi i saluti del sindaco Roberto Nigro, il quale, oltre a ringraziare il pubblico presente, ha esposto anche lo stato dell’arte dell’operatività della sua amministrazione (l’approvazione del bilancio seppur in una situazione di deficit; la creazione di un unico ente autonomo che gestisca la raccolta differenziata dei Cinque Reali Siti e Cerignola, il gemellaggio con Procida, capitale della Cultura 2022, solo per citarne alcuni).
Ed infine, il saluto della vicesindaca Brigida Andreano, la quale, rivolgendosi verso Gargano, ha espresso la sua ammirazione per il modo in cui riesce a comunicare le cose con estrema facilità e divertimento. Inoltre ha evidenziato anche come sia importante fare Cultura al di là delle mura scolastiche. Inoltre, ha parlato anche del gemellaggio culturale che si creerà con Procida.
I versi analizzati da Gargano sono stati diversi. Tutti esaminati con un’ironia pungente e nel contempo riflessiva. Un vero e proprio tour culturale/arricchimento dell’anima.
Tuttavia, c’è un aspetto interessante, spiegato da Gargano, inerente proprio al Canto V: Perché Paolo e Francesca sono stati inseriti all’Inferno ? È possibile mai che per un bacio, siano finiti nel girone peccatori carnali ? Ora al di là dell’esegesi che si possa fare, al di là delle varie chiavi di lettura possibili, il vero motivo in realtà viene spiegato già nel quarto canto dell’Inferno, quando Dante Alighieri incontra i quattro poeti più importanti della letteratura classica: Omero, Orazio, Ovidio, Lucano.
Per un letterato dell’epoca, leggere qualcosa che fosse diverso dai grandi autori del passato, era considerato oltraggioso. Paolo e Francesca furono proprio questo: insolenti poiché lessero un racconto amoroso, un mito arturiano. Ecco il grande peccato che commisero.
L’appuntamento letterario è stato realizzato in collaborazione con il Comune, il patrocino dell’ARCI e l’IC “Giovanni Paolo”.