8 marzo: la Donna. Le Celebrazioni dell’Unitré

Di Valeria Pagone.

Come ogni anno l’8 marzo si celebra la Festa internazionale della donna, per ricordare tutte le conquiste in àmbito economico, politico e culturale che sono state raggiunte dalle donne e allo stesso tempo non dimenticare le discriminazioni e le violenze che vengono perpetrate sovente a loro carico.

Nonostante le donne negli anni abbiano raggiunto traguardi importanti in tutti i campi possibili, in ogni parte del mondo si verifica ancora il fenomeno dilagante della violenza di genere, che comprende tutte le violenze: da quella psicologica, fisica a quella sessuale, dallo stalking, cioè l’insieme di quegli atti persecutori che tendono a limitare o cambiare del tutto lo stile di vita della vittima in questione, fino ad arrivare all’epilogo più triste, quale il femminicidio.

Vorrei dedicare a noi donne tutte, qualche riga, parole che mi giungono spontanee e sincere: “Donne, inconsapevolmente forti nel tempo che ci coglie impreparate dal dover reagire a tante ingiustizie ed al dolore. Donne che cercano spesso una carezza al posto di quegli schiaffi, che vengono dati loro dalla vita e non solo, dagli uomini che troppo spesso non sono tali.

Donne affamate di libertà e indipendenza, gridano così forte da udirne un’eco tanto infinito, da non riuscire a zittirlo: violentate, picchiate, insultate, deturpate in volto e nell’animo, sottovalutate troppo e troppo spesso, non trovano modo alcuno che di soccombere a tali soprusi, pensando sia la strada più sicura da seguire per non dover ancora sopportare la derisione e l’intolleranza di chi crede che la colpa sia solo la loro.

Donne, mogli, mamme fragili che cercano di proteggersi come meglio possono, con gli strumenti che possiedono, tollerano tutto per amore della famiglia e si illudono di essere protette dai propri affetti, ma si ritrovano sole avvolte da una bolla di omertà, soffocate da costrizioni inutili, mentre chi gli fa del male è proprio colui che amano.

Donne accusate di essere il problema principale di ciò che gli accade, e perciò obbligate ad abbassare la testa verso tutto il male che sono portate a sopportare.

Donne assassinate brutalmente ogni giorno rimangono nel nostro immaginario come povere vittime di un modo di pensare del tutto sbagliato dal principio, mentre non c’è spiegazione, motivazione e responsabilità alcuna, che giustifichi tali comportamenti.

Donne, donne e ancora donne, donne con tutto ciò che comporta tale condizione, sensibili e delicati esseri viventi che cercano il proprio spazio ed esigono un po’ di rispetto, in questo luogo a volte tanto ostile con loro: la vita; quella che loro stesse donano ai propri figli, la vita che gli spetta di diritto e che troppo spesso viene loro rubata, in nome di un amore fasullo e del tutto inesistente.”

In questo 8 marzo, giorno dedicato alla donna, si leggono titoli di giornale, si creano trasmissioni televisive, si odono inni e si compiono gesti in onore di donne da ricordare: donne che sono state grandi pioniere nei propri settori, donne forti che hanno combattuto in passato contro le disuguaglianze, perdendo spesso la vita, … Donne… Donne… tutte le donne semplici che ogni giorno vivono di quotidianità ma non dimenticano mai di essere speciali.

Noi del gruppo corale dell’UNITRE, guidati dalle insegnanti Loredana Maffei ed Adriana Torraco abbiamo voluto omaggiare le donne e ricordarne il valore, suonando e cantando una delle più belle e simboliche canzoni del pa norama musicale italiano: “Quello che le donne non dicono “ di Fiorella Mannoia, per sottolineare le innumerevoli sfaccettature della complessità dell’animo femminile.

Tutto dinanzi a paia di scarpette rosse adagiate sull’asfalto, rifacendoci al simbolismo usato nell’installazione artistica di Elina Chauvet che volle così ricordare le migliaia di donne scomparse ed uccise in Messico. Serata conclusasi, la nostra, con il gentile pensiero del presidente Annito di Pietro, che ha donato a tutte le donne presenti un ramoscello di mimosa, fiore simbolo di questa giornata.

La festa della donna, giorno in cui tutte le donne vengono celebrate e punto di partenza perché in ogni nuovo anno si raggiungano traguardi sempre maggiori verso una parità di genere totale e permanente, senza più atteggiamenti ed azioni che inducano a pensare che i diritti non siano universali e condivisibili.

25 Aprile, il Pres. Emiliano celebra per tutti gli Italiani la Liberazione d’Italia

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parteciperà oggi, martedì 25 aprile, alle celebrazioni per il 78° anniversario della Liberazione presso il Sacrario dei Caduti di Oltremare di Bari insieme all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e al Comune di Bari.

Alle 9.30 parteciperà agli onori ai Caduti con la deposizione delle corone e al momento di preghiera, benedizione con gli interventi delle Autorità. Alle 11.30 Emiliano parteciperà alla deposizione di una corona sulla lapide a ricordo dei caduti partigiani a Palazzo di Città (c.so Vittorio Emanuele).

In concomitanza delle occasioni celebrative, la nostra Redazione de Lo Sguardo dei 5 Reali Siti si unisce al profondo intervento della dr. ssa Antonella Morga, coordinatrice dell’Osservatorio regionale sui Neofascismi della Puglia.

“Onorare e commemorare il 25 aprile significa essere partigiani della libertà sempre. Sono passati 80 anni da quando nel 1943 prese vita il grande movimento di ribellione di popolo che prese il nome di Resistenza. Un movimento a cui aderirono donne, uomini, giovani, ragazze e ragazzi, che rischiarono la vita e in migliaia la persero per liberare il nostro paese dalla dittatura fascista e nazista. Lottarono per un ideale che sognava libertà e giustizia sociale.

Ideali resi realtà 5 anni dopo nella scrittura della Costituzione. La Liberazione dal nazifascismo che porta la data del 25 aprile del 1945 è una pietra miliare della storia dell’Italia repubblicana e non può che essere onorata e ricordata con il massimo dell’impegno e della partecipazione.

Avere memoria e ricordare la storia è doveroso ancora di più in una fase politica come quella attuale, nella quale c’è chi, anche nelle Istituzioni, prova ad alterare il significato di questa ricorrenza fondamentale, a travisarla, manometterla, a farne bandiera di parte.

Quando il valore dell’antifascismo, connesso a quelli della libertà, della democrazia, della giustizia sociale, della pace, è “un elemento caratterizzante e identitario del nostro Paese” come ha ricordato il Presidente Mattarella.

A noi da antifasciste/i militanti e resistenti preme e vogliamo con caparbietà e strenuamente essere paladini della difesa dei valori della Resistenza e della lotta partigiana da cui ha preso vita la Costituzione italiana. È in questo oggi ancora di più l’attualità della affermazione “Ora è sempre Resistenza”.

Noi vogliamo essere sostenitori e propagatori della storia, dei valori e della memoria che grazie alla Resistenza e alla lotta di Liberazione hanno reso il nostro un paese libero e democratico. Per questo anche per il 2023 l’Osservatorio regionale sui neofascismi ricorderà come è giusto e necessario fare il 25 aprile.

Lo farà ripercorrendo e proponendo  le storie di chi ha preso vita alla lotta di liberazione ed è stata/o partigiana/o e pugliese. Serve ed è importante far conoscere le singole storie per far comprendere  cosa ha significato essere parte di una formazione diffusa che, pagando anche con la vita, ha restituito libertà e futuro democratico alla nostra nazione.

Ci soffermeremo, in continuità con quanto fatto lo scorso anno, a rendere memoria alle donne partigiane pugliesi a cui vogliamo restituire tutto l’onore e la conoscenza che meritano. Donne che, dalle varie province della nostra regione, sono entrate nella Resistenza e sono diventate partigiane con varie e diverse cariche. Perché venga resa memoria e si conosca il loro prezioso, e per troppo tempo celato o tenuto in ombra, contribuito.

Inoltre abbiamo voluto rendere pubblica attraverso un videomessaggio la testimonianza di Maura Valle, nipote di Angelo Valle e Gianna Giglioli, assassinati dai nazifascisti, che verranno ricordati in una cerimonia organizzata dall’ANPI e dall’Osservatorio Regionale sui Neofascismi a Bari il 25 aprile 2023 alle ore 17.00, nella frazione di Torre a Mare sotto la targa nella strada a loro titolata.

Saremo inoltre come componenti dell’Osservatorio presenti in tutte le celebrazioni che si svolgeranno nei diversi comuni della Puglia al fianco dell’ANPI, delle istituzioni, delle organizzazioni e delle associazioni democratiche e antifasciste.

Ancora il nostro impegno si è palesato  nella concessione  del patrocinio alle iniziative che si terranno:

–  a Brindisi il 29 aprile alle ore 1700, a cura dell’ANPI provinciale, sezione Vincenzo Gigante,  con lo scrittore Francesco Filippi dal titolo: “Fascismi di ieri e di oggi, tra errori ed amnesie”;

– a Bari il 26 aprile alle ore 13.00 presso l’Università palazzo Ateneo, a cura delle associazioni studentesche Link, UDS ,Zona Franka e Arci, dal titolo: “Il 25 aprile è divisivo?”.

Sarà il nostro 25 aprile denso di impegni, presenze, partecipazioni ed iniziative.

Viva il 25 Aprile, viva la  Costituzione ,viva la giornata della Liberazione”.

(Comunicato stampa Regione Puglia)