Un Seme della Legalità Piantato per le Generazioni Future. Si E’ Svolta la Piantumazione dell’Albero di Falcone presso l’IC “Sandro Pertini” di Orta Nova

A cura di Salvatore Cuccia.

Un giorno Falcone disse: “Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dare credito ai discorsi saremmo tutti bravi e irreprensibili.” Queste parole sono presenti anche nella locandina che l’I.C. “Sandro Pertini” ha realizzato per la piantumazione avvenuta il 28 – nel medesimo istituto.

L’evento ha visto la partecipazione della prof.ssa Tarantino che ha fatto le veci della dirigente U.S.T. di Foggia, la prof.ssa Maria Aida Tatiana Episcopo, la Dirigente Scolastica, prof.ssa Teresa Mazzamurro, il Comandante dei Carabinieri di Margherita di Savoia, il dott. Ruggiero Matera, la prof.ssa Nilde Antonella Di Benedetto, Don Donato Allegretti per la benedizione delle piante, l’ex-sindaca, avv. Maria Rosaria Calvio, ed infine, l’assessore per gli Affari generali – Personale – Cultura e Patrimonio Francesco Pio Grillo in rappresentanza del sindaco Lasorsa e le classi coinvolte.

Ciascuno di loro è intervenuto con dei discorsi, semplici ma diretti, al cuore dei bambini. Facciamo un piccolo preambolo: Cos’è una piantumazione? E soprattutto cosa c’entra l’I.C. “Sandro Pertini” con Falcone ?Rispondiamo a questi due quesiti. Piantumazione: S. f. [der. di piantumare]. – L’operazione di mettere a dimora giovani piante arboree, in viali e giardini.

Il che ci collega direttamente con l’altra domanda posta all’inizio del capoverso. L’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” di Orta Nova è tra i 900 istituti che hanno aderito al brillante progetto, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e dagli Educatori Ambientali, del Nucleo Carabinieri, dell’Organizzazione speciale a tutela della Biodiversità, “Un albero per il futuro”, divenendo così parte della centunesima riserva naturale “diffusa”. Questo progetto dalla valenza triennale ha consentito agli alunni di seguire un percorso educativo che ha fatto “germogliare” in loro i valori della legalità, del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia della natura.

Il luogo dove vengono riprodotti i semi di questi alberi è un laboratorio dell’Arma dei carabinieri. Esso si trova a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, dove è presente la banca del seme, la Banca della biodiversità.

Quali sono state le piante donate dai Carabinieri e poi piantate dai ragazzi ? Risponde, così, il Comandante dei Carabinieri Matera “Un’esemplare che vive in Sardegna. Si chiama sughera e un’esemplare, invece che vive nel nostro territorio pugliese e si chiama Leccio”.

E ancora “Invece quest’albero senza foglie è una specie che perde le foglie durante l’inverno. Si chiamano latifoglie caduche”. Infine, parlando dell’albero di Falcone, la Ficus macrophylla, una pianta molto rara, Matera dice: “Quest’albero proviene dalla baia di Moreton, in Australia. È originario di quelle zone, ma noi l’abbiamo prelevato a Palermo dov’è arrivato nei primi anni dell’Ottocento. L’abbiamo definito l’albero di Falcone, ragazzi perché cresce in Sicilia in una via che si chiama Via Notarbartolo, dove un uomo che si è battuto per difendere la legalità purtroppo il 23 maggio del 92 è stato ucciso dalla criminalità mafiosa; questo giudice si è battuto per difendere i princìpi della nostra Costituzione, cioè la legge madre che sovraintende a tutte le nostre vite, i diritti e i doveri. Le nostre attività quotidiane, le nostre regole. Bene quest’uomo, purtroppo non ce l’ha fatta. È stato colpito dalla mafia, allora noi per poter diffondere i suoi princìpi, i suoi valori, abbiamo deciso di raccogliere un rametto dell’albero che cresce nei pressi della sua dimora, simbolo di giustizia. Si chiama macro perché può raggiungere i 20 metri”.

Alla fine della piantumazione si è svolta poi la seconda parte dedicata alla lettura di alcune poesie e brani da parte dei ragazzi coinvolti in questo progetto ! Un piccolo seme che piantato darà alla luce degli splendidi fiori di luce, di legalità e di speranza di cambiamento per Orta Nova e il futuro.