Foggia, i Campi Diomedei Aperti da Agosto 2023 ?

La storia infinita dei Campi Diomedei si avvia (forse) a conclusione. C’è una data per la fine dei lavori: 19 agosto 2023. E’ quella comparsa di recente sul cartellone dei lavori del cantiere e lo rende noto il coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia.

A cinque anni dall’inizio dei lavori (era febbraio del 2018), finalmente la città di Foggia potrà avere il suo parco urbano.

Situato nell’area dell’ex ippodromo, è stato oggetto di un progetto da 7 milioni e 750mila euro di cui 2 milioni e mezzo con finanziamento della Regione Puglia e 5milioni e 250mila euro con cofinanziamento comunale.

Con la sua restituzione alla città, dalla prossima estate i foggiani non solo potranno contare su un nuovo e più grande ‘polmone verde’, ma potranno tornare a fruire del patrimonio archeologico lì custodito.

Nel 2019 una campagna di scavi ha portato alla luce un villaggio neolitico di quasi duemila metri quadrati risalente al seimila avanti Cristo.

(Fonte: FG Today)

Cinque Reali Siti, eletta la Stornarese Simona Lafaenza, Prima Presidentessa in Aiga Foggia

A cura di Salvatore Cuccia.

Si è svolta l’assemblea della sezione di Foggia dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, che si è riunita per il rinnovo delle cariche del consiglio direttivo: “È motivo di grande onore e di estremo orgoglio assumere la presidenza della sezione Aiga di Foggia, un’associazione che da sempre rappresenta e tutela le istanze di tutti i giovani avvocati e che costituisce altresì, ormai da anni, un punto di riferimento per l’intera avvocatura locale” ha commentato la neo-presidentessa Lafaenza.”

Il giorno 10 febbraio 2023 si è svolta l’assemblea dell’A.I.G.A, ovvero l’Associazione Italiana Giovani Avvocati, della sezione di Foggia. La già menzionata adunata ha portato alla nomina della stornarese Simona Lafaenza, come direttrice della medesima associazione.

Lafaenza, 35enne originaria di Stornara, è un’avvocatessa civilista, facente parte dello studio legale di Gianpaolo
Impagnatiello. L’avvocatessa ha proseguito, dicendo:“Continueremo, naturalmente, nella stretta collaborazione con il nostro Consiglio dell’Ordine su tutti i fronti possibili, potendo contare su un’importante presenza di consiglieri dell’Ordine proveniente dalla nostra Associazione ma soprattutto sulla reciproca e solida stima e amicizia del presidente Ursitti e del Consiglio tutto.”

In merito all’allargamento della base associativa e ai corsi di specializzazione, Lafaenza si è espressa così: “Incentreremo il prossimo biennio su una maggiore offerta di corsi di alta specializzazione, oltre che sulla classica attività convegnistica, certi che il futuro dell’avvocatura, soprattutto quella più giovane, passi dal raggiungimento di un alto livello di specializzazione delle competenze”.

E ancora, “Punteremo inoltre ad allargare la nostra base associativa, cercando di assicurare la presenza di Aiga anche fuori dai confini foggiani. Obiettivo già portato avanti negli ultimi anni e che, non a caso vede, per la prima volta un Ufficio di Presidenza composto da colleghi provenienti da tutte le aree della provincia, segno che l’Aiga Foggia è sempre più presente in tutto il territorio del Foro.

Per di più presteremo particolare attenzione anche ai praticanti avvocati, per facilitare il loro approccio al mondo della professione, i quali potranno contare sull’istituzione della Consulta dei Praticanti, dedicata anche a livello
nazionale alla nostra amica e socia Camilla di Pumpo, il cui ricordo, la cui passione ed entusiasmo dovranno continuare ad ispirare le prossime generazioni di giovani avvocati”.

ùIl nuovo direttivo guidato dall’avvocatessa Lafaenza, per il biennio
2023/25, sarà così composto:
PRESIDENTE Simona Lafaenza, I VICE Vincenzo Palmieri, II VICE Savino Bonito, SEGRETARIO Vincenzo Santomarco, TESORIERE Maria Antonietta Merlicco, CONSIGLIERI DI SEZIONE Alessia Cifaldi, Alessia Postiglione, Antonio Pedarra, Dario Balsamo, Fabrizia Apicella, Guido di Paolo, Luigi Sauro, Marco Buccarella, Valeria Pellegrini, CONSIGLIERI NAZIONALI Mario Aiezza e Luigi Iannarelli, COORDINATORI
AREE EX TRIB. E SEDI DISTACCATE Leda Gualano (Apricena), Francesca Marino (Cerignola), Gianluca Palumbo (Lucera), Alessandra Muscatiello (Manfredonia), Francesco Ricucci (Rodi Garganico), Gaspare Venditti (San Severo). Per il COMITATO SCIENTIFICO Dario Balsamo, Adriana Ciafardoni, Giorgio Rago, Marco Buccarella, Maurizio Cerase, CONSIGLIERI SUPPLENTI Federica Giannini, Marzia Puzio, Rosa Prudente, Luca Gaudiosi, CONSULTA DEI PRATICANTI Marianna Cirino Coordinatore, Giovanni Pisciotti, Silvia Savino
e Antonio La Torre.

Alimentazione, la Giornata Mondiale della Pizza

A cura di Salvatore Cuccia.

“Se c’è un piatto universale, quello non è l’hamburger bensì la pizza, perché silimita a una base comune – l’impasto – sul quale ciascuno può disporre, organizzare ed esprimere la sua differenza (Attali)”. Ingredienti semplici e di qualità, espressione della tradizione mediterranea più profonda, da cui provengono acqua, farina, lievito e olio, che si uniscono per dare vita a un’eccellenza gastronomica italiana celebrata e, soprattutto, mangiata in tutto il mondo.

La vogliamo rossa, oppure bianca. Alta, bassa, capricciosa, diavola, marinara e chi più ne ha più ne metta, senza dimenticare l’unica e inimitabile, la Regina, uno dei simboli della tradizione culinaria italiana: la pizza napoletana, che ha conquistato i palati di tutto il mondo e regalato momenti di gusto senza tempo.

Come avrete facilmente intuito attraverso queste parole, stiamo parlando nientepopodimeno che della pizza!
E a questo piatto famoso in tutto il mondo è stata dedicata una giornata, esattamente il 17 gennaio! Perché proprio in questo giorno?

La scelta della data non è casuale, ma è dovuta a un’antica usanza, tutta napoletana: sembra che in tale data i pizzaioli napoletani chiudessero le loro attività, concedendosi un giorno di riposo, per riunirsi e accendere un falò di ringraziamento per il loro santo protettore, Sant’Antonio Abate.

Tuttavia, suddetta celebrazione della Giornata Mondiale della Pizza, è nata grazie a un’iniziativa della Associazione Verace Pizza Napoletana e di altre realtà del settore, in concomitanza con la sua proclamazione a Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco, per renderle omaggio e per tutelare un alimento che è un vero e proprio fiore all’occhiello della gastronomia italiana. Dov’è nata questa pietanza amata in ogni angolo della terra?

Facciamo un balzo, indietro nel tempo, più precisamente, in epoca preistorica, durante il Neolitico, in cui abbiamo la prima versione rudimentale della pizza. Pensate che, con la nascita dell’agricoltura, si iniziarono a cuocere sulla pietra degli impasti di cereali tostati o di pane azzimo, privi di lievitazione.

Nondimeno, gli amanti della vera pizza napoletana, morbida, fragrante e dal bordo rialzato, avrebbero però storto il naso assaggiando la prima variante neolitica, esattamente come non avrebbero riconosciuto le prime pite preparate dagli antichi greci: un pane appiattito a cui venivano aggiunti aromi, come la cipolla e l’aglio.

Nel corso dei secoli sono emerse altre leggende alternative: si narra infatti che il re dei persiani, Dario il Grande,
avesse l’abitudine di cuocere una sorta di pane piatto, farcito con formaggio e datteri, che forse oggi verrebbe
paragonato alla versione della pizza americana con l’ananas.

Ripercorrendo ancora la lunga storia di questo alimento, sono giunte no ai nostri giorni notizie risalenti alla fine del ’500, in cui era diffusa la “mastunicola”, una versione napoletana preparata con strutto, pepe, formaggio e foglie di basilico, alla quale si è poi aggiunta la variante con “cecinelli”, preparata con il pesce.

L’unione tra l’impasto a base di farina e il pomodoro avviene, invece, a metà del ’700, nel Regno di Napoli: l’antica focaccia di origine popolare, che conquistava il palato di ogni classe sociale, iniziò a essere venduta dai fornai del Regno e consumata per strada, dando vita ad uno dei primi esempi di street food.

La chiave di volta, che cambierà per sempre la sua storia, è il mese di giugno del 1889 con l’invenzione ufficiale della pizza, preparata dal cuoco Raffaele Esposito in onore di Margherita di Savoia, la Regina d’Italia: non a
caso i condimenti utilizzati, il pomodoro, la mozzarella e il basilico, rappresentano i colori della bandiera italiana.

Come detto precedentemente, erano già presenti in quel periodo alcune ricette della cultura gastronomica napoletana, come le varianti condite con formaggio, strutto e pomodoro; si racconta anche che il celebre cuoco abbia realizzato tre ricette classiche della cucina partenopea, tra cui la marinara e la mastunicola, mettendo a tavola anche la Pizza Margherita che oggi noi tutti conosciamo.

Da allora fu un successo planetario e, da fenomeno locale, le pizzerie si diffusero in ogni parte del globo, grazie anche ai migranti italiani che dal Meridione portarono un assaggio delle loro origini in nuovi continenti. Il più esemplare dei cibi italiani si diffuse infatti tra le strade delle grandi metropoli degli Stati Uniti, come Chicago
e New York, dove in pochi anni sbocciarono i primi locali dedicati.

Le prime versioni non prevedevano la mozzarella, difficile da reperire, ma formaggi locali. È invece con il boom economico del dopoguerra, quando intere famiglie del Sud Italia iniziarono ad emigrare verso il Nord del paese, che nacquero le prime pizzerie per i compaesani emigrati e per la gente del posto. Ed è ancora oggi uno dei cibi più prediletti e amati da grandi e bambini, senza limiti di tempo.

Memoria Storica, Ricordando le Foibe

A cura di Annito di Pietro.

Il giorno 10 febbraio alle ore 19.00, presso la Parrocchia BVM dell’Altomare, è stata celebrata una santa messa a ricordo delle vittime delle Foibe. Presenti autorità civili e militari, oltre alle associazioni del territorio.

L’assessore del Comune di Orta Nova, la dott.ssa Dora Pelullo, ha letto il discorso del Sindaco dott. Mimmo Lasorsa, assente per motivi istituzionali, che riportiamo integralmente: “Oggi, 10 febbraio, è il giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, è il giorno per conservare la memoria della tragedia a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree di confine orientale dell’Istria, di Fiume e delle coste Dalmat, e durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Il genocidio dei giuliano-dalmati è una tragedia che per troppo
tempo l’Italia ha considerato una nota a piè pagina della storia del Novecento”.

È solo dopo molti anni, grazie anche al mutare degli assetti e degli equilibri internazionali, alla scomparsa delle grandi contrapposizioni ideologiche e alla caduta di molti pregiudizi culturali, insieme al lavoro paziente dei superstiti, delle loro associazioni, dei ricercatori e degli storici che si è potuto far luce sulla tragedia delle foibe, comprendere il dramma dell’esodo istriano, umano e dalmata e dare una dimensione pubblica, ufficiale e condivisa di una storia che oggi è parte del nostro patrimonio culturale, per quanto dolorosa.

Ed è sulla base di questa consapevolezza che, con la legge 92 del 2004, è stata istituita questa giornata
per conservare e rinnovare la memoria di ciò che non deve più accadere. La memoria è una risorsa preziosa perché e solo su unamemoria piena, condivisa, libera da censure e pregiudizi che può consolidarsi quel necessario
percorso di riconciliazione storica e culturale.

Questa pagina e tutte le altre pagine orrende e sanguinose della nostra storia sono collegate da un lo comune:
nazionalismo e guerra. Il nazionalismo, idea malsana di esaltazione del concetto di nazione; la guerra, atto
che porta a commettere violenze e vendette atroci nei confronti delle popolazioni scontte. Esattamente ciò
che è accaduta a quegli italiani che furono barbaramente uccisi.

Proprio per questo motivo, la storia deve inevitabilmente insegnarci qualcosa. È in questo caso che siamo chiamati a ripudiare ogni forma di violenza o di sopruso nei confronti dell’altro. Solo il questo modo potremo evitare che simili tragedie possano vericarsi nuovamente.

Sanità Puglia, l’OK della Videosorveglianza nelle Strutture Sanitarie Private

videosurveillance

La commissione sanità presieduta da Mauro Vizzino ha approvato a maggioranza due proposte di legge, una a firma Antonio Tutolo “Disposizioni per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità” e l’altra a firma Fabiano Amati “Prestazioni odontoiatriche per pazienti fragili erogate in strutture pubbliche territoriali”.

All’inizio dei lavori, l’assessore alla sanità Rocco Palese, ha espresso ferma censura e condanna nei confronti degli autori degli slogan contro i vaccini scritti sui muri del Policlinico di Bari, dicendo che ha anche contattato il direttore generale della struttura ospedaliera, invitandolo ad esporre denuncia e a tirare fuori le immagini delle telecamere installate.

L’assessore Palese ha inoltre evidenziato che se l’OMS in questi giorni ha potuto dichiarare cessata la pandemia, che ha provocato 21 milioni di morti, lo si deve soprattutto all’autorizzazione preventiva delle vaccinazioni che hanno assicurato una importantissima protezione alla popolazione, ribadendo infine che oggi siamo fuori dalla pandemia proprio grazie ai vaccini.

Nello specifico, la proposta di legge approvata in ordine alla prevenzione e contrasto delle condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità nell’ambito delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali a carattere residenziale, semi-residenziale o diurno, prevede la formazione obbligatoria iniziale e permanente del personale che opera nelle strutture finalizzata, in particolare, all’apprendimento delle pratiche e delle tecniche della relazione empatica secondo le migliori pratiche sviluppate nelle diverse realtà operanti sul territorio.

Ma prevede anche che le strutture private provvedano autonomamente all’installazione delle telecamere a circuito chiuso e ne diano comunicazione alle aziende sanitarie locali in caso di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.

La proposta di legge del consigliere Fabiano Amati, invece, consente l’erogazione di prestazioni odontoiatriche a invasività minore, media e maggiore, per pazienti fragili con disabilità psicomotoria o con disturbi del comportamento, il cui periodo d’osservazione per complicanze post-intervento non sia superiore a 24 ore dal termine della procedura.

Le strutture abilitate per le prestazioni previste non potranno essere inferiori a due per ogni azienda sanitaria, collocate all’interno di ambiente protetto e corrispondente ai Punti Territoriali d’Assistenza dotati di servizi chirurgici con relativo servizio di anestesiologia.

(Comunicato stampa Regione Puglia)

Regione Puglia, approvati i primi Riconoscimenti delle Attività Storiche e di Tradizione

Sono 455 le attività storiche pugliesi che, avendo i requisiti previsti dalla L.R. n. 30/2021, riceveranno i primi riconoscimenti di negozio storico, bottega artigiana storica o locale storico e saranno così inserite nell’apposito elenco regionale.

Attraverso l’avviso per manifestazione di interesse pubblicato lo scorso luglio e finalizzato, coerentemente con la legge regionale 30/2021, a riconoscere le attività storiche e di tradizione che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale del territorio pugliese, saranno inseriti nell’elenco regionale per questa prima fase:

  • 243 negozi storici, vale a dire unità locali che svolgono attività di commercio al dettaglio in sede fissa o all’interno dei mercati su aree pubbliche;
  • 140 botteghe artigiane storiche, unità locali artigianali che svolgono la produzione, la vendita diretta al dettaglio di beni o servizi;
  • 72 locali storici, unità locali esclusivamente o prevalentemente dedite alla ristorazione o alla somministrazione di alimenti e bevande.

Di queste, le attività storiche “Patrimonio di Puglia”, vale a dire con almeno 70 anni di attività , sono complessivamente 35 e le attività storiche con almeno 40 anni di attività sono complessivamente 151.

“La Legge regionale e il conseguente avviso pubblico – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – rappresentano uno strumento per promuovere e valorizzare le attività commerciali, artigianali e dedite alla ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande che costituiscono testimonianza storico-culturale del territorio pugliese.

Un marchio identificativo che consentirà a queste realtà di beneficiare di numerosi interventi tra cui contributi a fondo perduto ai titolari delle attività, agevolazioni per l’accesso al credito, agevolazioni, premialità o riduzioni per tributi regionali, imposte e tariffe comunali, supporto per i contratti di apprendistato per l’ingresso delle giovani e dei giovani nel mondo del lavoro, premialità nella promozione di bandi regionali per la tutela delle imprese territoriali, promozione dell’Elenco Regionale nei circuiti turistici, promozione di percorsi formativi specifici per titolari e dipendenti per tutelare l’identità delle attività delle imprese storiche e di tradizione del territorio pugliese.

Per questa ragione, sono molto soddisfatto di questo primo risultato, possibile grazie al lavoro di squadra che ha coinvolto per supporto tecnico e istruttorio la rete dei Centri di assistenza tecnica (CAT) e dei  Centri di assistenza tecnica per l’artigianato (CATA), che ringrazio”.

(Comunicato stampa Regione Puglia)

Terza Età, in Attesa della Riforma Pensionistica c’è Quota 103

A cura di Daniele Zicca.

Quest’anno, probabilmente, ci sarà la tanto invocata riforma previdenziale che gli italiani attendono da oltre un decennio, in sostituzione della légge Fornero. Per far in modo che le nuove norme siano valide dal 1.1.2024, è fondamentale che la legge sia approvata entro l’estate attraverso una procedura autonoma separata dalla légge di Bilancio, in modo da consentire all’INPS di diramare le circolari esplicative.

Per il 2023, invece, il Governo in ambito previdenziale è intervenuto in maniera molto limitata, includendo le misure nella legge di Bilancio approvata a fine anno. Una delle poche novità riguarda la “Quota 103” (41 anni contributi + 62 di età), valida per il solo 2023. Per eludere la Legge Fornero (che prevede pensione a 67 anni e almeno 20 di contributi, oppure con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne), la legge di Bilancio 2023 ha introdotto questo nuovo meccanismo per l’uscita anticipata.

Anche Quota 103, come Quota 100 e Quota 102, si congura come una pensione anticipata con requisiti in deroga rispetto alle condizioni previste per i trattamenti ordinari della legge Fornero. Va precisato che gli iscritti a due
o più gestioni previdenziali hanno la possibilità di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse
gestioni amministrate dall’Inps.

Andando più nel vivo di questa misura, i lavoratori che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge entro il 31 dicembre 2022 potranno riscuotere la pensione a partire dal 1° aprile 2023, e nel caso siano dipendenti pubblici dal 1° agosto. Coloro i quali li raggiungeranno dal 1° gennaio, avranno il primo assegno pensionistico trascorsi tre mesi dalla data di maturazione, mentre per gli statali rimane inalterata la nestra (periodo di attesa) di sei mesi previa presentazione della domanda di cessazione dal servizio con un preavviso minimo di 6 mesi.

Fa eccezione alla disciplina del periodo di attesa per la liquidazione della prestazione il personale del comparto
scuola. Esiste infatti un’unica nestra di uscita per i dipendenti della scuola, e quindi non può essere applicata la nestra di attesa di 6 mesi per soddisfare le condizioni per l’uscita dal mondo del lavoro: tutti coloro che avranno diritto alla Quota 103 nel corso del 2023, sia prima che dopo il 1° settembre 2023, potranno essere collocati a riposo il 1° settembre 2023.

Per potersi pensionare in tale data, le domande di cessazione dal servizio dovranno essere presentate entro il 28
febbraio. Per la presentazione della domanda di pensione occorrerà aspettare la circolare dell’INPS, esplicativa delle modalità di presentazione della domanda di pensione Quota 103 e le relative istruzioni, che molto probabilmente arriveranno a breve.

I requisiti per Quota 103, una volta perfezionati in questo 2023, sono cristallizzati: il collocamento a riposo può avvenire in qualsiasi altro momento successivo. L’ammontare della pensione Quota 103 è calcolato senza penalizzazioni, ma non può superare 5 volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente (2.818,70, tenuto conto che il trattamento pensionistico minimo mensile anno 2023, in base alla circolare INPS n. 135 del 22.12.2022, è pari a Euro 563,74).

 

Covid-19, l’OMS decreta la Fine della Pandemia dopo 20 milioni di morti

Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il Covid-19 non si qualifica più come un’emergenza globale, segnando una fine simbolica alla devastante pandemia di coronavirus che ha sconvolto vite ed economie in tutto il mondo e ucciso almeno 7 milioni di persone.

L’Oms ha rimosso l’emergenza internazionale per la pandemia di Covid-19, dichiarata il 30 gennaio 2020. L’attesa decisione è stata ufficializzata dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la riunione di ieri del comitato di emergenza che ha analizzato l’attuale situazione epidemiologica.

“È con grande speranza che dichiaro chiusa l’emergenza sanitaria globale del Covid 19. All’inizio della pandemia, fuori dalla Cina c’erano circa 100 casi e non vi erano morti dichiarati. In tre anni da qual momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportati dall’Oms, ma noi sappiamo che la stima è di molte volte maggiorepari almeno a 20 milioni di morti“, ha detto in conferenza stampa il direttore generale dell’Oms.

“Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere. Deve restare l’idea della potenziale minaccia di altre pandemie. ora abbiamo strumenti e tecnologie per prepararci a pandemie meglio e riconoscerle prima, ma globalmente una mancanza di coordinamento potrebbe inficiare tali strumenti.

Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori”, ha aggiunto Ghebreyesus.

Il Covid ha complessivamente infettato almeno 765 milioni di persone. Dall’inizio di quest’anno il numero dei contagi e delle vittime si è andato progressivamente riducendo a livello globale: nell’ultima settimana di aprile, l’Oms ha accertato 630 mila casi e 3.500 morti nel mondo, mentre nello scorso gennaio i positivi erano oltre un milione 300 mila e i morti 14 mila, in prevalenza per effetto della nuova ondata di casi in Cina.

(Comunicato stampa Rai)

Orta Nova, una Caserma Moderna e Funzionale per i Carabinieri

“Ricordiamo il passato – a cura della Redazione.

Riportiamo integralmente un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 14 gennaio 1976, “Orta Nova Una caserma moderna e funzionale per i CC”.

“La popolazione di Orta Nova si è stretta idealmente attorno ai “suoi” Carabinieri ed ha vissuto conessi una giornata che, senza alcuna retorica, si può definire destinata a segnare una “tappa” nella storia della comunità. Ci riferiamo a quella vissuta in occasione della cerimonia inaugurale della nuova caserma dell’Arma che ha visto la partecipazione di quasi tutti gli abitanti della cittadina dauna.

Una dimostrazione dunque di autentico affetto per l’Arma. La cerimonia è iniziata con l’accensione di una fiamma votiva e la deposizione di corone di alloro davanti al monumento ai Caduti di guerra: presenti
il prefetto dr. Latilla e il sindaco Zampini, le massime autorità militari della provincia, parlamentari, consiglieri regionali, i sindaci di Cerignola e Stornarella, le Giunte al completo dei Comuni di Orta Nova, Lesina, Carapelle con i rispettivi gonfaloni ed è proseguita in Via Kennedy con la Messa celebrata dall’Ordinario militare mons. Schierano e la benedizione della caserma intitolata al carabiniere di Lesina, medagli d’onore al valore militare Attilio Armando Lombardi, ucciso a Briosco (MI) nel tentativo di sventare una rapina ai danni di una banca di quella località.

È stata quindi consegnata al mar. Pasquale Cuconato, comandante della Stazione di Orta Nova la bandiera dell’Associazione nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra; madrine Concetta Emilia Lombardi,
madre del carabiniere Caduto, e Adelina Tarantino, sorella del marinaio Celestino, disperso nell’affondamento del a corazzata “ESPERO” avvenuto nei giorni immediatamente successivi ai tragici eventi vericatisi dopo l’8 settembre 1943.

Nel corso della funzione religiosa è stato letto da mons. Schierano un telegramma fatto pervenire per l’occasione da Paolo VI e lo stesso Ordinario ha ricordato il signicato della manifestazione. A sua volta il sindaco Zampini ha ricordato come il Paese si sente sempre intimamente legato da sentimenti di gratitudine nei confronti degli appartenenti all’Arma per il loro spirito di sacricio e la loro dedizione al dovere.

Ha concluso infine il Ten. Col. Pisani, comandante del gruppo CC di Foggia, il quale ha avuto particolari
espressioni di omaggio nei riguardi della signora Lombardi per aver accettato di fare da madrina alla signicativa cerimonia e di apprezzamento per l’Amministrazione comunale e la popolazione di Orta Nova che, offrendo una
nuova caserma ai CC hanno inteso rafforzare più che mai i legàmi affettivi e di stima che da sempre legano popolo e Carabinieri.

 

Inaugurazione della nuova caserma CC.; da sinistra: I genitori del carabiniere Lombardi, Il sindaco di Ortanova, la “madrina”della bandiera signora Adelina Tarantino e il mar. Cuconato, comandante della Stazione”.

 

Erano presenti alla cerimonia, oltre alle personalità già citate, il Proc. della Repubblica Cafazzo, il vescovo della
Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola mons. Di Lieto, il comandante del Presidio militare di Foggia col. Monzutto, quello del 9 Art. col. Pizzutelli, il comandante dell’aeroporto di Amendola, il col. di P.S. Foscarini, il sen. Barbaro, l’on. De Leonardis, il questore Smecca, il v. pres. della Regione, Romano e dell’Assemblea, Augelli, l’assessore reg. Andretta, il presidente della Commissione reg. della sanità Zingrillo, il ten. col. della G.d.F. Fucile, il Provveditore agli Studi Capuano, il direttore della C.d.C. Marra, del Banco di Napoli Pepe, il comandante della Compagnia CC. di Foggia cap. Zito e del Nucleo investigativo cap. Perrone, il vice pretore
Larovere, il Conciliatore Spinelli, i Comandanti dei VV.UU. di Cerignola, Lesina e Orta Nova.”

Offerte Lavoro Puglia, ecco gli Annunci di Lavoro di Maggio

Annunci di lavoro riguardanti il settore secondario e terziario sono stati pubblicati nell’ultima settimana sul portale regionale “Lavoro per te” dai sette Centri per l’Impiego della Provincia di Foggia (Foggia, Ascoli Satriano, Cerignola, Lucera, Manfredonia, San Severo, Vico del Gargano).

Nell’ambito “ristorazione” le richieste più frequenti riguardano aiuto cuochi, chef, camerieri, addetti alle pulizie, receptionist, baristi.

Mentre per il settore secondario (industria, trasporti, costruzioni, commercio e artigianato) si cercano profili professionali ad alta e bassa specializzazione come impiegato amministrativo, contabile, addetti alle consegne, autisti, lavandai, magazzinieri e conducenti mezzi pesanti e macchine movimento terra, muratori, manovali edili.

Sul sito “Lavoro per te” è possibile leggere i dettagli degli annunci e segnalare la propria disponibilità cliccando sul tasto “Candidati” oppure inviando il proprio curriculum al Centro per l’Impiego indicato.

La rete di cooperazione dei servizi pubblici per l’impiego nello Spazio economico europeo EURES diffonde proposte di lavoro per l’estero. Al momento sono disponibili posti di lavoro nel settore ICT a Malta come Front end Developer, Java Developer e nel settore educazione e assistenza alla persona in Germania e in Finlandia. Inoltre, la Ferrero presso la sede di Bruxelles cerca assistenti del Brand Manager, del Key Manager, dell’analista vendite. I dettagli sono consultabili sul sito Sistema Puglia Eures.

Si segnalano due avviamenti a selezione (ex art.16 L.56/87) per lavoratori con licenza della scuola dell’obbligo, iscritti nelle liste di collocamento: uno finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato e pieno di n.2 “Operatori”, del ruolo degli operatori e degli assistenti del Corpo Nazionale dei Vigli del Fuoco, presso la sede del Comando Provinciale dei VV.F. Puglia sita in Foggia (scadenza: 4 maggio) e l’altro per la copertura di 1 posto a tempo indeterminato e parziale per l’assolvimento delle funzioni attribuite al profilo di “Esecutore Tecnico Manutentivo” (Cat.B) presso il Comune di Faeto (FG) (scadenza: 12 maggio). I bandi con i relativi dettagli e allegati sono consultabili sul sito Arpal Puglia e Sintesi Foggia.

La pagina Facebook “Centri Impiego Foggia e provincia” pubblica costantemente le offerte di lavoro aggiornate e gli eventi organizzati dai CPI sul territorio.

I Centri per l’impiego dell’ambito di Foggia (compreso l’Ufficio collocamento mirato di Foggia) restano a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 11:30 e il martedì pomeriggio dalle 15:00 alle 16:30 (su appuntamento giovedì pomeriggio).

L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più ampia inclusione nel mondo del lavoro.

Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro; collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali.

(Comunicato stampa Regione Puglia)