A14 Foggia, Forti Rincari di Benzina e gasolio oltre i 2 Euro

Prezzi di benzina e gasolio in forte rialzo, al punto che su alcune autostrade i listini della verde hanno già sfondato quota 2,5 euro al litro.

Lo rivela Assoutenti, che pubblica la mappa del caro-carburante in Italia. “Sulla A4 Venezia-Trieste la benzina, in base alle rilevazioni eseguite sui prezzi indicati dai gestori tra il 27 e il 28 luglio scorsi, ha raggiunto il picco di 2,553 euro al litro per il servito, mentre il gasolio tocca i 2,4 euro/litro. Sulla A21 Torino-Piacenza, un litro di benzina viene venduto a 2,549 euro, 2,334 il gasolio. Supera la soglia dei 2,5 euro anche la A14 Bologna-Bari-Taranto, con 2,529 euro.

Listini esorbitanti anche sulla rete urbana ed extraurbana di numerose regioni: sulla Via Provinciale di Arpaise (Bn) un litro di verde (servito) costa 2,552 euro, il gasolio addirittura 2,619 euro.

In Calabria a Serra San Bruno (Vv) benzina a 2,499 euro, diesel 2,359 euro. A Lucca 2,487 euro al litro la verde, 2,554 euro il gasolio. “Chiediamo al governo di ricorrere a Mister Prezzi e alla Commissione di allerta rapida per monitorare con attenzione l’andamento dei prezzi di benzina e gasolio e svelare cosa avviene nella formazione dei listini durante tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita presso i distributori”, commenta il presidente Assoutenti, Furio Truzzi.

In un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio “ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori”. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento al rialzo dei prezzi di gasolio e benzina.

A subire le conseguenze dei rincari, sottolinea la Coldiretti, “è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura. Un effetto preoccupante che alimenta l’inflazione e pesa sul carrello.

Il risultato – precisa la Coldiretti – è che per mangiare gli italiani hanno speso quasi 4 miliardi in più nell’ultimo semestre ma a causa del caro prezzi hanno dovuto tagliare le quantità acquistate”.

L’aumento del costo dei carburanti aggrava il gap competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che a livello nazionale è pari a 1,12 euro/chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro), secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.

“In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”, sottolinea il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.

(Fonte: Assoutenti)

ZES-AICE 2024, in Regione l’Incontro per la Conferenza Mondiale di Bari

Presso il palazzo di presidenza della Regione Puglia, si è tenuto l’incontro conoscitivo per l’organizzazione dell’Annual International Conference Exhibition 2024 (AICE) della World Free Zones Organization, che si terrà a Bari dal 19 al 21 giugno 2024. Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della World Free Zones Organization Mohammed Al Zarooni, il commissario della ZES Adriatica Puglia-Molise Manlio Guadagnuolo, il vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Puglia Raffaele Piemontese, il presidente della Regione Molise Francesco Roberti, il vicesindaco e assessore alla Trasformazione e Digitale e ai Servizi Civici del Comune di Bari Eugenio Di Sciascio e il presidente di Confindustria Bari-BAT Sergio Fontana.

AICE è la conferenza mondiale che riunisce le circa 5000 Zone Economiche Speciali (ZES) e le 2260 Zone Franche di oltre 140 Paesi e rappresenta un tavolo strategico per il confronto tra autorità politiche e istituzionali, investitori, CEO di importanti multinazionali, esperti del settore e attori economici e sociali di livello globale.

“L’evento che si realizzerà a Bari il prossimo anno – ha detto il commissario della ZES Adriatica Puglia-Molise Manlio Guadagnuolo – sarà l’occasione per fare matching tra i grandi investitori globali e il Mezzogiorno d’Italia. L’evento avrà un sapore particolare perché si svolgerà a margine dei lavori del G7, che si terrà in Puglia proprio in quel periodo. Non ci faremo sfuggire l’occasione di mostrare ai più importanti players globali l’ospitalità e l’attrattività dei nostri territori.”

“Abbiamo accolto con grande favore la notizia dell’aggiudicazione dell’AICE da parte della Puglia e di Bari – ha detto il vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Puglia Raffaele Piemontese –. Questa occasione rappresenta per noi la possibilità di capitalizzare il lavoro e gli investimenti che i governi regionali pugliesi hanno realizzato negli ultimi venticinque anni per rendere la Puglia una regione più bella, moderna e attrattiva. Faremo in modo che questo lavoro possa proseguire anche in futuro e sfrutteremo le possibilità offerte dalle vetrine del G7 e di AICE. Siamo grati al presidente Al Zarooni per aver scelto la Puglia.”

“Questa parte dell’Italia – ha commentato il presidente della Regione Molise Francesco Roberti – saprà fare la differenza, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. La vicinanza del mar Adriatico, questo mare che unisce, ci proietta in una dimensione di dialogo con l’Oriente e ci permetterà di mettere in campo idee di sviluppo per l’intera area mediterranea.”

Il presidente della World Free Zones Organization Mohammed Al Zarooni ha infine dichiarato che “la scelta di organizzare in Italia l’edizione 2024 di AICE viene dalla convinzione che in questo Paese ci possa essere grande spazio di confronto intorno ai temi delle ZES e delle Zone Franche. Vogliamo che la conferenza annuale in Puglia marchi una differenza qualitativa rispetto tutto quello che AICE ha fatto fino ad ora. AICE, infatti, sta attraversando un tempo di cambiamenti ed è decisa a migliorare e rendere proattivo il proprio approccio. Alle istituzioni nazionali e locali voglio assicurare che daremo tutto il nostro supporto per la realizzazione della migliore conferenza della nostra storia”.

(Fonte: Regione Puglia)

Gino Lisa Foggia. il Piano Strategico del 2023-24 a Bari

Incrementare la capacità dell’infrastruttura per catturare la domanda futura di traffico, migliorare l’impatto ambientale  di sostenibilità degli aeroporti e adottare soluzioni per aumentare il livello di digitalizzazione dei processi; rilanciare l’aeroporto di Foggia come polo delle emergenze e della gestione unica della rete di elisuperfici, base per il futuro network di vertiporti dell’Advanced Air Mobility; consolidare lo sviluppo di Taranto Grottaglie come centro di ricerca e sperimentazione sulle tecnologie aerospaziali e spazioporto.

Questi gli obiettivi del Piano Strategico 2023-24 di Aeroporti di Puglia illustrato nella Sala degli Ulivi dell’aeroporto ‘Karol Wojtyla’ di Bari. 

Alla presentazione sono intervenuti rappresentanti della Regione Puglia, i sindaci della Città Metropolitana, dell’Aviazione Civile, delle Autorità Militari, delle Università e delle Imprese, nonché dei più importanti stakeholder del territorio che gravita sulla rete aeroportuale pugliese. 

L’incontro, moderato dal giornalista Antonio Procacci, ha visto gli interventi del presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, del presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, dell’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia e del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Ad illustrare i contenuti sotto il profilo tecnico, Roberto Vergari di Arthur D. Little e Andrea Visentin di Deloitte. Le conclusioni sull’intensa giornata di lavori sono state affidate al viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami.  

“Il Piano Strategico che abbiamo presentato agli Stakeholder – ha dichiarato Vasile – rappresenta un programma di sviluppo incentrato sull’incremento del numero di passeggeri e sull’allargamento del network di origini/ destinazioni direttamente collegate per via aerea con la Puglia, in diretta connessione con lo sviluppo delle infrastrutture in termini di digitalizzazione e sostenibilità.

Il Piano, in linea con la pianificazione regionale e nazionale, delinea la trasformazione del modello di business, guidata dall’innovazione della domanda e dell’offerta, dalle nuove tecnologie, dagli obiettivi di decarbonizzazione e dai cambiamenti nella regolamentazione”. 

Per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano“Aeroporti di Puglia è una società totalmente di proprietà della Regione Puglia ma è una società in cui i pugliesi non immettono finanziamenti di nessun genere; è in equilibrio economico e si ripaga da sé stessa – ha spiegato il presidente Michele Emiliano -.

Il piano strategico che stiamo presentando si connette all’intera strategia politica della Regione e si realizza attraverso l’indebitamento bancario, che Aeroporti di Puglia si può permettere grazie alla solidità del suo patrimonio e alla qualità della sua gestione, e dovrebbe, secondo le previsioni validate anche da importanti agenzie economiche, consentire di raggiungere nuovamente livelli di redditività importanti alla fine del periodo previsto intorno al 2027- 2028.

La capacità di gestione di questa struttura è da attribuire a una giovane professionalità, quella del presidente Antonio Vasile, che ha fatto un lungo periodo di apprendistato nella gestione pubblica e che ha una capacità e una visione strategica e politica di grande rilievo, e che oggi qui ha avuto una consacrazione grazie all’interesse che questo piano strategico ha mobilitato in tutti voi.”

“Tra le cose più importanti di questo piano strategico, c’è l’aver rimesso in movimento l’aeroporto di Foggia che era morto e siamo convinti di poterlo portare a risultati rilevanti anche andando a raccogliere traffico dal Molise, dalla Campania e dall’Abruzzo.

Siamo interessati a tutte le politiche sull’aeroporto di Grottaglie, che porteranno ai voli suborbitali ma soprattutto al potenziamento dei voli cargo, cioè i voli per il trasporto di merci connesse alla reindustrializzazione dell’area che deve uscire dalla logica monoculturale dell’acciaio e deve entrare in una relazione virtuosa col porto e il retroporto e con tutte le infrastrutture di trasporto ferroviario e autostradale che possono fare di Taranto davvero nostro il giocatore più importante dal punto di vista economico.”

Vedere realizzato un sogno è sempre qualcosa d’importante – ha dichiarato Pierluigi Di Palma, presidente di ENAC. Venticinque anni fa nacque questa intuizione di fare degli aeroporti il motore di sviluppo del territorio e non solo l’economia dello scalo.

Mi piace sottolineare anche che c’è stata una continuità della politica caratterizzata da un comune sentire sul sistema aeroportuale prima con il Ministro Raffaele Fitto ed oggi con il Governatore Michele Emiliano. Ora ci sono nuove sfide come lo spazio, su cui attendiamo le indicazioni del Governo, essendo un tema di sua prerogativa.

L’Enac, attraverso il Piano Nazionale degli Aeroporti ha fatto proposte ora al vaglio del viceministro Galeazzo Bignami e del Governo. La consapevolezza comune riconosce gli aeroporti come le porte di ingresso ai territori dove portano economia, sviluppo e scambi culturali”.

“Questo piano strategico disegna un modello di sviluppo che ha l’obiettivo di far volare la Puglia sempre più in alto – ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia Anita Maurodinoia -.

L’intermodalità è uno degli elementi caratterizzanti di questo piano e su questo stiamo lavorando tutti insieme: Regione, Adp, aziende del Tpl su ferro e gomma, enti locali. Stiamo ripensando e programmando un modello di trasporto intermodale capace di connettere in modo più capillare gli aeroporti con le stazioni ferroviarie e con i diversi territori, in particolare le principali mete turistiche, potenziando un sistema integrato di mobilità che renda gli aeroporti accessibili, gli spostamenti più efficienti e soprattutto più veloci.

E, non per ultimo, stiamo promuovendo forme di mobilità sostenibile da e verso gli aeroporti; ricordo, infatti, che gli aeroporti di Bari e Brindisi sono i primi bike friendly d’Italia grazie ai finanziamenti che la Regione ha ottenuto dal progetto Interregl Mimosa. Questo piano strategico ci permetterà di continuare a lavorare per rendere sempre più attrattivi ed efficienti tutti gli aeroporti pugliesi.”

Per realizzare gli obiettivi del Piano gli investimenti di Aeroporti di Puglia ammontano a 270 milioni di euro: 151 destinati alle infrastrutture, 70 alla sostenibilità e 49 alla digitalizzazione. Investimenti che porteranno ad un impatto economico importante.

Si stima infatti che gli impatti socio-economici sul territorio dovuti allo sviluppo aeroportuale e del traffico al 2035 saranno considerevoli. In termini di occupazione si registreranno 4mila nuovi occupati diretti (all’interno del sedime aeroportuale) e indiretti (filiera dell’aviazione) e 11.600 nuovi occupati nell’indotto e nel catalitico (imprese, turismo).

Quanto invece all’impatto sull’economia, saranno 1,15 milioni di presenze turistiche straniere in più che arriveranno in aereo al 2035 (+100%) con un aumento di spesa di circa 700 milioni di euro; 1.000 milioni il valore di incremento del PIL dovuto allo sviluppo aeroportuale al 2035 contro il 2022. 

Il traffico passeggeri entro il 2035 registrerà un aumento del 53% rispetto al 2022 – riporta AdP in una nota stampa –. Bari avrà una crescita media del 3,4%, Brindisi del 2,9% e Foggia raggiungerà i 200mila passeggeri annui. 

Nel Piano lo sviluppo tecnologico dei voli suborbitali e aviolanci di satelliti vede lo Spazioporto di Grottaglie come infrastruttura strategica per l’accesso autonomo allo Spazio da parte del Paese Italia.

La domanda continuerà a crescere a ritmi sostenuti e Aeroporti di Puglia è pronta ad affrontare un nuovo mercato che emergerà con l’aviazione dell’ultimo miglio, in termini di sviluppo e trasformazione della Rete regionale eliportuale in Rete di secondo livello dei Vertiporti che vedrà a Foggia l’Hub di coordinamento in connessione con lo sviluppo della base logistica della Protezione Civile e delle emergenze.

“Tutto ciò – ha dichiarato Vasile – è il risultato della strategia commerciale applicata da AdP nell’individuare le misure reattive più idonee a supportare i programmi ripresa del traffico, anche al fine di salvaguardare gli investimenti effettuati fino ad oggi dalla Regione Puglia, per garantire la connettività con i Paesi più importanti dal punto di vista economico e turistico.

I risultati raggiunti, pertanto, pongono ad Aeroporti di Puglia lo spunto per il conseguimento di nuovi obiettivi in termini di consolidamento della connettività aerea della Puglia, di innovazione tecnologica e sostenibilità”.

(Fonte: Aeroporti di Puglia – Imm.tv)

Nuova Stazione Alta Velocità Foggia-Cervaro, Salgono i Finanziamenti per la Realizzazione

Sale a 80 milioni di euro la dotazione finanziaria per la seconda stazione di Foggia. Il dato è facilmente verificabile sul portale OpenCoesione, aggiornato al 30 aprile. Insomma, era lì da almeno tre mesi, ma a monitorarlo è stato Pasquale Cataneo, segretario generale di Puglia e Basilicata della Fast-Confsal, la Federazione autonoma dei sindacati dei trasporti – ferrovie, e leader dell’associazione Capitanata.Neo.

Sono confermate le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione relative alla programmazione 2014-2020, pari a 20 milioni di euro, mentre gli altri finanziamenti pubblici passano da 20 a 60 milioni, “con buona pace dei detrattori”, è la chiosa del sindacalista che mostra il carteggio con tutti gli enti e soggetti coinvolti per documentare come il raddoppio della somma sia ascrivibile al loro pressing.

Hanno insistito sulla sostanziale differenza tra fermata e stazione, opere infrastrutturali diverse, e hanno dimostrato al Comune di Foggia, prima della definizione del parere, come fosse “fallace” la proposta di una nuova fermata rispetto alla realizzazione della stazione Av che era prevista dal 2017 nella scheda Fsc del progetto e in altri atti. 

“E la relazione dell’ingegnere Concetta Zuccarino, dirigente del Comune, prevede effettivamente che si faccia da subito la stazione e non la fermata”, le riconosce Pasquale Cataneo che, sostanzialmente, evidenzia come l’ente abbia recepito i suoi suggerimenti.

A febbraio, la commissione straordinaria che gestisce il Comune di Foggia – all’epoca c’era ancora Marilisa Magno – aveva vincolato ad alcune condizioni e prescrizioni il parere favorevole al progetto definitivo nell’ambito della Conferenza di servizi indetta da Rfi, a partire dalla realizzazione della stazione in luogo della semplice fermata.

Fast Confsal rivendica di aver scritto memorie da giugno 2022 ad oggi, depositate in Parlamento. La fine dei lavori, nella scheda del progetto, è prevista ad agosto del 2027, ma secondo Cataneo in due anni si realizza l’opera. “I lavori devono iniziare subito”, afferma il principale teorizzatore dell’hub multimodale.

“La seconda stazione è connessa alla prima, perché i binari già ci sono. Oggi i treni che vengono da Lucera o dal Gargano si fermano a Foggia centro, domani proseguendo sui binari già esistenti si fermeranno a Foggia AV. Quindi, se vengo da Peschici Calenella e devo andare a prendere il treno a Foggia AV non scendo dal treno”, spiega. Hanno chiesto anche ad Aeroporti di Puglia di inserire nel nuovo piano industriale il collegamento ferroviario tra la stazione AV e l’aeroporto Gino Lisa.

L’intervento identificato come ‘Stazione AV Foggia-Cervaro’, per quanto localizzato a 4 chilometri circa dalla principale, indicativamente dietro la Villa dei Gourmets, è finalizzato, in primo luogo, ad evitare il cambio banco a Foggia sulla linea Roma-Napoli-Bari. 

“La gente sta ferma 20 minuti solo perché non hanno fatto la seconda stazione, altrimenti basterebbero 2 minuti – ricorda Cataneo – Una perdita di tempo che ci fa tornare indietro a prima degli anni ’80, quando c’era un Rapido che impiegava molto meno”.  

Reddito di Dignità Puglia, dal 2016 ad Oggi Accolte oltre 32.000 Domande

“Il Reddito di Dignità è una misura che considero asse portante dell’Assessorato al Welfare, capace di evolversi dal 2016 ad oggi, per adeguarsi anche ai mutamenti dei bisogni della popolazione.

Negli anni sono stati anche semplificati i passaggi previsti dalla procedura di gestione, per far sì che fosse sempre più efficiente. Oggi sono felice di annunciare che stiamo lavorando con l’Assessorato al Lavoro per un nuovo ReD, assolutamente innovativo, che si andrà ad integrare con le ultime misure nazionali.

I tavoli tecnici con tutti gli attori interessati sono in una fase avanzata e nei prossimi mesi potremo presentare la misura. Questo sarà per noi un motivo di orgoglio perché vogliamo andare incontro a chi ha perso il reddito di cittadinanza ed è fuori dall’assegno di inclusione. Persone fragili a cui dobbiamo dare risposte.”

Lo ha dichiarato l’assessora al Welfare Rosa Barone che in audizione in Commissione Sanità e Sociale ha illustrato i dati sul ReD e annunciato la nuova misura. Il ReD prevede un’indennità economica mensile di 500 euro a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e allo svolgimento delle prestazioni da questo previste.

“Dal 2016 ad oggi – continua Barone – sono state ammesse a beneficio 32.763 domande, per una spesa complessiva di 59.164.251,54 euro. Sono stati sottoscritti 24.627 Patti d’Inclusione, a cui se ne devono aggiungere altri della finestra attualmente in corso.

Per quello che riguarda le manifestazioni di interesse da parte di imprese, enti pubblici, aziende del terzo settore, per attivare i percorsi di inclusione per i beneficiari, sono state presentate 1901 manifestazioni, per un totale di 4067 progetti presentati e 12392 posti richiesti. I tirocini attivati sono stati 18.258.

Siamo orgogliosi di aver attivato sperimentazioni in favore di target specifici della popolazione: abbiamo stanziato 500.000 euro per l’autonomia delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai CAV e sporgono denuncia alle autorità competenti.

Nel 2022 sono state 292 le donne che hanno potuto usufruire di questa misura per pagare affitti di appartamenti, utenze, corsi professionali specifici.

Il riferimento principale è stato in primis quello delle donne disoccupate o inoccupate, il cui progetto personalizzato di fuoriuscita dalla violenza ha previsto la riqualificazione e l’inserimento lavorativo.

Altro impegno di cui siamo orgogliosi è quello per la realizzazione d’interventi di inclusione sociale attiva rivolti a minori e giovani in età da lavoro, sottoposti a provvedimenti penali dell’Autorità Giudiziaria Minorile. Stiamo lavorando a 360° per una Regione che sia davvero inclusiva e in cui nessuno venga lasciato indietro”.

(Fonte: Regione Puglia)

Orta Nova, Sospensione dei Carabinieri della Licenza ad un Circolo Privato Cittadino

Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno notificato un provvedimento di sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti del presidente di un circolo privato del comune di Orta Nova. Il provvedimento, emesso dal Questore di Foggia, arriva a seguito dei numerosi dei numerosi interventi e controlli eseguiti nel circolo nel corso dell’ultimo anno.

Il titolare della licenza in passato era stato soggetto ad analogo provvedimento, tuttavia il circolo aveva continuato a rappresentare luogo di abituale ritrovo di soggetti gravati da pregiudizi contro la persona ed il patrimonio, nonché di assuntori di sostanze stupefacenti, che in più occasioni i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro amministrativo. Per tali motivi e per prevenire compromissioni dell’ordine e della sicurezza pubblica, è avvenuta la notifica di sospensione.

(Fonte: FoggiaToday.it)

Banda UltraLarga Sanità Puglia, Presto Connessa Tutta la Puglia Grazie ai Fondi PNRR

Il Policlinico di Bari è la prima struttura sanitaria pubblica d’Italia con connessione ultraveloce ad internet”, lo comunica il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Si sono conclusi i collaudi e la rete a banda larga, realizzata nell’ambito del progetto Sanità Connessa finanziata dal PNRR, è già operativa.

Questo grande risultato è stato ottenuto grazie alla preziosa sinergia tra Infratel Italia SpA, Regione Puglia, la società in-house regionale InnovaPugliaSpA, il Policlinico di Bari e Vodafone.

L’attivazione delle reti ultraveloci al Policlinico di Bari e all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII rientrano all’interno dei lavori previsti nel Lotto 6 del Piano Sanità Connessa, uno dei cinque piani operativi dell’Investimento 3.1 “Reti ultraveloci e 5G” del PNRR, gestito da Infratel Italia sulla base della convenzione operativa con il Dipartimento per la trasformazione digitale e aggiudicato a Vodafone Italia.

L’obiettivo del Piano Sanità Connessa è fornire servizi di connettività a banda ultralarga alle strutture del servizio sanitario pubblico sul territorio nazionale, con una velocità compresa tra uno e dieci gigabit al secondo (Gbit/s) in base alla tipologia delle strutture collegate, dagli ambulatori ai grandi Poli ospedalieri. 

Il Piano è suddiviso in otto Lotti e prevede un investimento complessivo pari a circa 315 milioni di euro. Oltre all’attivazione delle reti ultraveloci, le strutture sanitarie interessate dagli interventi potranno godere, per almeno cinque anni, dell’accesso gratuito alla rete con banda minima garantita e servizi di assistenza tecnica continua.

Avendo concluso per prime le attività di infrastrutturazione necessarie per il Policlinico di BariRegione Puglia e InnovaPuglia hanno ricoperto un fondamentale ruolo pionieristico per il Piano “Sanità Connessa” confermando, così, l’impegno eccezionale che da anni svolgono nel promuovere l’innovazione e l’adozione delle tecnologie digitali in sanità con l’implementazione di soluzioni avanzate , come la telemedicina, i sistemi di gestione elettronica delle cartelle cliniche e lo scambio sicuro ed efficiente di informazioni tra le diverse strutture sanitarie, offrendo un servizio tangibile in favore del benessere dei cittadini e più in generale della salute pubblica.

Ora si guarda avanti per il completamento della connettività ultraveloce nelle oltre 500 strutture sanitarie pugliesi, tra ambulatori, ospedali e Direzioni Generali, sfruttando l’esperienza e il know-how acquisiti durante questa fase iniziale.

Il raggiungimento di questo risultato, il primo per il Progetto Sanità Connessa,  attesta ancora una volta l’impegno che la Puglia sta profondendo per la realizzazione del PNRR, conferma che quando la sinergia fra le istituzioni funziona, i risultati si vedono e sono tangibili. 

Il progetto è particolarmente strategico per tutto il sistema regionale in quanto costituisce un fattore decisivo per l’innovazione del sistema di connettività delle aziende sanitarie in termini di: efficienza, riduzione dei costi organizzativi dei servizi, migliore qualità dei servizi ai cittadini”, a parlare è il Presidente della Regione, Michele Emiliano.

 “E’ un grande risultato quello che abbiamo conseguito in Puglia prima in Italia – dichiara l’Assessore Rocco Palese – un risultato reso possibile dal grande lavoro di squadra delle strutture del Dipartimento Salute, unitamente ad Innovapuglia, all’AOU Policlinico di Bari per assicurare alle nostre strutture sanitariela connettività con velocità simmetriche, di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps.

Sembrava irrealizzabile se si pensa che il progetto operativo è partito a settembre 2022, a meno di un anno è stata potenziata la rete di un’azienda strategica per tutto il mezzogiorno. Plaudo per questo anche al lavoro del fornitore affidatario del lotto Puglia”.

Il Direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, nel ringraziare Infratel Italia, società che a livello nazionale coordina il progetto nazionale, per la fattiva collaborazione afferma “Grazie a questi interventi garantiremo la connettività a banda ultralarga a tutte le strutture sanitarie, agli ospedali e agli ambulatori in tutta la Regione. 

Abbiamo appena collegato l’AOU Policlinico, il progetto proseguirà nel corso del 2023 per ASL FG, ASL BR, ASL LE a seguire tutte le altre sotto lo stretto coordinamento della Regione”.

La rete realizzata con il Piano Sanità Connessa, sostiene il Direttore Generale di Innovapuglia Spa, è complementare ad altre iniziative regionale esistenti quale RUPAR e rete a banda larga regionale, il potenziamento della rete aumenterà il grado di resilienza e affidabilità dell’accesso ai servizi cloud ospitati nel Data Center Regionale”.

Miglioriamo la velocità di connessione tra il Policlinico e il Giovanni XXIII di dieci volte con un vantaggio per tutta l’azienda”, commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore

Siamo orgogliosi di aver conseguito questo obiettivo per primi in Italia e voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito: il nostro ufficio ITC e tutti i partner istituzionali e tecnologici, per il loro impegno nel promuovere l’innovazione e l’adozione delle tecnologie digitali nella sanità. 

La connettività ultraveloce contribuirà a migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari elettronici nella nostra grande azienda ospedaliera”, conclude Migliore.

(Fonte:Regione Puglia)

abbandono Rifiuti Puglia, al Via la Sperimentazione Fototrappole-Droni Termici

Domani prenderà il via il servizio di videosorveglianza per il contrasto dell’abbandono dei rifiuti sulle strade ad alta percorrenza turistica e a valenza paesaggistica della Regione Puglia.

Si tratta di un progetto sperimentale sul quale la Regione Puglia ha investito molto sia per combattere un fenomeno odioso e particolarmente inviso all’opinione pubblica, sia per tutelare i valori paesaggistici del nostro territorio, ad alta vocazione turistica. 

È previsto il potenziamento del sistema di vigilanza con droni e l’incremento delle fototrappole, con un servizio attivo anche nelle ore notturne. Il piano di prevenzione e sensibilizzazione sarà l’asse portante dell’intervento.

Il progetto, che ha una dotazione finanziaria di 500mila euro, e che sarà gestito dal Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, si inserisce nella più ampia strategia regionale di contrasto al fenomeno degli abbandoni dei rifiuti.

“Ci siamo, da domani il territorio pugliese sarà capillarmente controllato con mezzi tecnologici di ultima generazione. Si tratta di un vero e proprio programma di intelligence di alta tecnologia con droni che verranno utilizzati anche di notte e micro fototrappole che verranno sistemate in punti strategici. Saranno, infatti, installate nei fori dei bulloni dei guard rail, ma non solo.

I droni, invece, sono dotati di telecamera termica e in grado di operare da una altezza dal suolo di 120 metri. I mezzi saranno pilotati da personale del Nucleo della Vigilanza Ambientale, che ha acquisito le necessarie abilitazioni. Ringrazio il nucleo e la dirigente per l’impegno e la professionalità profusa. 

Grazie a questo progetto, da domani prenderà definitivamente corpo la strategia di contrasto a questo fenomeno deleterio per tutti i pugliesi e l’intero territorio, un fenomeno che danneggia trasversalmente più attività economiche. 

Per questo chiediamo anche la collaborazione di tutti i cittadini per limitare questo inaccettabile fenomeno, i cui costi economici, ma anche sociali e sanitari, gravano su tutti e in maniera rilevante sulla Regione e sugli enti locali”. Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente della Regione Puglia.

Con successiva comunicazione sarà data informazione sul primo volo dei droni, che avverrà dalla sede del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia.

 

(Fonte:Regione Puglia)

Comune Orta Nova-Amministrazione Lasorsa, il Consiglio Dei Ministri di Roma Scioglie l’Ente Comunale Ortese per Ingerenze Mafiose,

Ingerenze mafiose anche a Orta Nova. Il Consiglio dei Ministri ha sciolto per mafia l’ente comunale (sindaco dimissionario Mimmo Lasorsa, centrosinistra) dopo circa sei mesi di controlli e verifiche da parte della Commissione d’accesso agli atti.

Questo il comunicato di Palazzo Chigi: “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata, ha deliberato l’affidamento a una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Orta Nova (FG), il cui Consiglio è stato già sciolto a causa alle dimissioni del Sindaco”.

I commissari giunsero in Comune ad ottobre 2022 dopo i diversi casi di cronaca e persino un lutto cittadino per Andrea Gaeta, il figlio del boss locale ucciso a settembre 2022. Secondo quanto trapelato, sarebbero emersi affidamenti sospetti di alcuni appalti e rapporti tra pezzi della tecnostruttura ed esponenti della criminalità organizzata.

Da tempo ad Orta Nova sarebbe egemone il clan Gaeta come evidenziato dalla Dia nell’ultima relazione antimafia: “Nei Cinque Reali Siti – scrivono gli investigatori – sembrerebbe confermata la supremazia del gruppo Gaeta di Orta Nova.

Oltre agli stretti legami con la criminalità organizzata di Cerignola e Manfredonia, specie per quanto riguarda le attività predatorie, la particolare influenza criminale della consorteria è dovuta alle sinergie rafforzate da legami di parentela con la batteria foggiana Moretti-Pellegrino-Lanza“.

La commissione d’accesso agli atti era composta da Angela Barbato, viceprefetto aggiunto presso la Prefettura di Foggia, Vincenzo Centoletti, dirigente della Polizia Anticrimine presso la Questura di Foggia e Domenico Musto, comandante della 3a Sezione Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia.

Orta Nova è il sesto Comune sciolto per mafia in Capitanata dopo Monte Sant’Angelo (2015), Mattinata (2018), Cerignola (2019), Manfredonia (2019) e Foggia (2021).

(Fonte: imm.it)

Ferrovie Puglia, Salvini in Visita al Cantiere di Ferrovie del Sud-Est

Proseguono i lavori, arrivati al 95%, per il raddoppio della tratta Bari – Noicattaro e del sottoattraversamento dei centri di Triggiano e Capurso, sulla linea Bari-Taranto, di Ferrovie del Sud Est (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS).

Questi interventi sono stati al centro della visita, effettuata stamani, dal Ministro dell’Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al campo base di Capurso. Ad illustrarli, Gianpiero Strisciuglio, AD di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) e Giorgio Botti, AD di Ferrovie del Sud Est.

Presenti Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Anna Maurodinoia, Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Puglia, Giuseppe Galasso, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari  e i rappresentanti delle amministrazioni locali, interessate dai lavori.

La visita ha offerto l’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei lavori che si sviluppano per circa 10 km con l’interramento della linea fra le stazioni di Capurso e Triggiano.

L’intervento – dal valore di 170 milioni di euro – è finanziato sia con fondi regionali che con fondi PNRR e consentirà di incrementare la capacità della linea, riducendo a un’ora i tempi di percorrenza tra Bari e Putignano. Contestualmente saranno eliminati 9 passaggi a livello e sarà ricucito il tessuto urbano tra i centri di Triggiano e Capurso, favorendo la realizzazione di una nuova viabilità. Un cantiere che ha visto impiegati 300 operai, fra FSE e ditte appaltatrici, e 100 mezzi d’opera.

Il completamento dei lavori di raddoppio dei binari e della galleria artificiale è previsto per fine anno. Nel corso del 2024, ottenute le autorizzazioni da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA) la linea entrerà in funzione con treni diesel che saranno progressivamente sostituiti dai treni elettrici di nuova generazione entro il 2025, una volta completata l’elettrificazione, con benefici in termini di sostenibilità ambientale. Contestualmente saranno aperte al servizio viaggiatori anche le stazioni di Triggiano e Capurso.

Sull’intera linea, da Bari a Putignano (via Conversano), sono operativi quattro cantieri – incluso quello della visita odierna – per un investimento complessivo di 390 milioni di euro. 

Oltre ai lavori di raddoppio e interramento, sono in corso quelli per il rinnovo dei binari, l’elettrificazione, l’installazione del sistema di controllo Marcia Treno (SCMT) e l’automazione dei passaggi a livello.

Gli interventi, una volta conclusi, consentiranno di avere una linea più sicura, completamente rinnovata, interconnessa e interoperabile con la rete ferroviaria nazionale di RFI.

“Ringrazio il ministro per la sua visita – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia amiche Emiliano – e soprattutto ringrazio questo grande sistema tra Stato, governo, Ministero Infrastrutture, Rfi, Sud-est e tutte le altre Ferrovie concesse, con cui stiamo rivoluzionando i trasporti su ferro in tutta la Puglia: la metropolitana leggera del Salento è in corso, stiamo interrando tratte, chiudendo passaggi a livello pericolosi, stiamo liberando la città di Bari dallo schiacciamento dei binari. 

C’è una infinità di opere in corso, alcune iniziate molti anni fa: si tratta di lavori lunghi che danno risultati nel tempo.  La Bari-Napoli è stata realizzata grazie ai fondi europei di Puglia e Campania messi a disposizione dell’Italia. 

Ci auguriamo che la sostituzione dei fondi con quelli del Pnrr non complichi le cose. Il limite di queste operazioni è il tempo, bisogna terminare i lavori in corso. 

Comprendiamo che lo sforzo del governo in questo momento è intenso. Nonostante le differenze politiche con il ministro Salvini, il suo pragmatismo apulo-Lombardo favorisce il dialogo molto positivo e intelligente. 

Queste opere – ha concluso Emiliano – sono state cantierizzate con i fondi europei e con il Fondo Sociale di Coesione, quindi sbloccarlo significa mettere a disposizione anche del ministero delle infrastrutture altre risorse per i necessari completamenti”. 

“Questa opera – ha aggiunto l’assessore Maurodinoia – è tanto attesa dai comuni di Capurso, Noicattaro e Triggiano, ma anche dal comune di Bari, perché è un grande passo avanti per la sicurezza e le velocità dei collegamenti ferroviari. 

Ma soprattutto per la viabilità, grazie all’eliminazione dei passaggi a livello.  Un’opera, che migliorerà la vivibilità per i cittadini, a cui la Regione Puglia ha guardato con grande attenzione, e su cui ha anche investito tanto per consentire di proseguire i lavori della fase 1, che prevede l’eliminazione del doppio binario e dei passaggi a livello. 

I lavori dovrebbero terminare nella primavera del 2024. Per la fase 2, che prevede la realizzazione delle stazioni sotterranee di Triggiano e Capurso,  siamo riusciti ad ottenere il finanziamento del Pnrr. 
La scadenza delle fonti di finanziamento è nel 2026. Confidiamo nelle Ferrovie Sud-Est affinché i lavori terminino prima”.

(Fonte: Regione Puglia)