Bollette Luce e Gas, la soluzione di Poste Energia (prezzo bloccato-24 mesi)

Offerta trasparente, innovativa e sostenibile, costruita su misura per il cliente, sono i pilastri della soluzione luce e gas “Poste Energia” di Poste Italiane per il mercato libero, disponibile esclusivamente in tutti gli uffici postali (85 a Foggia e provincia), su poste.it e sulle app Postepay e BancoPosta.

Il prezzo della materia prima luce e gas dell’offerta è bloccato per 24 mesi, sono previste due opzioni di pagamento: quella tradizionale, con importo variabile in base a quanto consumato nel mese, e quella innovativa a rata fissa che viene calcolata sulla base dei consumi dell’anno precedente.

Quest’ultima soluzione consente al cliente di pagare lo stesso importo mensile per 12 mesi, di pianificare le spese energetiche sul bilancio familiare e di non avere sorprese in bolletta. Alla fine dell’anno, la rata viene ricalcolata per l’anno seguente, in aumento o in diminuzione, sulla base dei consumi effettivi rilevati.

Con il lancio di Poste Energia – ha spiegato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – completiamo il processo di ampliamento della gamma di servizi ai clienti di Poste Italiane puntando sulla forza della nostra piattaforma innovativa e omnicanale. Poste Energia è un servizio vicino alla nostra filosofia perché è trasparente, prevedibile, innovativa e sostenibile e fa leva sul fortissimo rapporto di fiducia che lega i cittadini a Poste Italiane. Si tratta di un altro passo in avanti del percorso definito nel Piano industriale 24SI Plus, con il potenziamento della strategia di azienda multi-piattaforma con business diversificato tra servizi postali e logistici, finanziari, assicurativi, di pagamento, telefonia e ora anche energia”.

Poste Energia si distingue per l’attenzione alla sostenibilità ambientale e al consumo consapevole, puntando sull’educazione del cliente al contenimento dei propri consumi.

Inoltre, l’energia elettrica venduta proviene al 100% da fonti rinnovabili prodotte in Italia e le emissioni di anidride carbonica del gas immesso al consumo sono compensate totalmente. È infine una proposta innovativa, grazie alla facilità della sottoscrizione per la quale è sufficiente presentare una bolletta recente.

Il lancio di Poste Energia segue l’offerta promozionale dedicata ai dipendenti per i 160 anni dell’azienda, che in pochi mesi ha raggiunto il traguardo di oltre 50 mila contratti sottoscritti, è accompagnato da uno spot interpretato da Mara Venier e firmato da Ferzan Ozpetek.

(Comunicato stampa: Poste Energia)

Cultura, Francesco Bellino e l’umanità come metodo e come fine

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A cura di Raffaele Nigro.

La raccolta di esordio, Lembi di sodaglia, con cui Francesco Bellino salutava il mondo della letteratura con una aperta adesione a una poesia lirica e dialogica vicina al frammento greco e alla scrittura dei grandi meridionali, Bodini, Scotellaro, Sinisgalli,Gatto,si ripropone oggi a mezzo secolo di distanza.

Il mondo contadino della Capitanata era allora al centro della sua ispirazione, insieme agli affetti familiari e all’elogio della semplicità. E tale si ripresenta in questa raccolta, dove fanno irruzione nomi e temi di quella losoa
dell’umano che Bellino ha perseguito nel suo sistema di pensiero, accostandosi a Wittgenstein, Popper, Gadamer, ai grandi temi posti dalla filosofia dell’umanesimo integrale, Maritain, e del personalismo comunitario, Mounier.

Il soggetto di questi versi è la morte, la consunzione dei corpi, insieme alla pietà per quanti hanno trovato sepoltura nella piana della Daunia, ovvero le terre dei 5 Reali Siti, il mondo di Orta Nova che Francesco ha conosciuto negli anni dell’infanzia e della giovinezza, prima che partisse per gli studi universitari e per il mondo che lo ha accolto e laureato filosofo della formazione, e poeta contrapposto a un tempo di esasperata
ricerca dell’economia come fondamento e di scarsa nezza nei rapporti umani.

Con un interrogativo retorico che chiama alla memoria l’apertura di Spoon River anthology e la reinterpretazione di De Andrè, si presenta la raccolta di versi in cui ci addentriamo, così densa di pathos e di malinconia. Con un viaggio inverso, dalla sommità della collina dov’erano sepolti i morti di Lee Masters alla pianura, innita come il volto del presente continuo qual è la vita. Dove sono niti i grandi che hanno abitato e attraversato la pianura? Dove sono Diomede e Dauno, fondatori di tanti villaggi, dove i cortei di Federico II di Svevia, le torme di
crociati che scendevano a Brindisi per imbarcarsi alla volta di Gerusalemme? E dove hanno concluso la loro vicenda esistenziale le tante gure più vicine a noi nel tempo, Pietro Giannone, Umberto Giordano, Giuseppe Di Vittorio? E con loro creature della cronaca quotidiana, sparite come grani di sabbia nel vento dei secoli, montagne di ossa che hanno costruito gli attimi fuggevoli e anonimi dei giorni e delle notti, contadini, mamme, prostitute, bidelli, farmacisti, sindaci.

“Quanta erba è cresciuta sotto i cipressi / La tortora è morta / di crepacuore, / l’usignolo ha perso / la sua compagna / e il vento piega le pratoline”. Tutti giacciono sotto le zolle e solo le anime non sono state toccate dalla morte,ma volate in cielo si presenteranno a noi sotto altre forme. Il racconto elegiaco si presenta al lettore ora in terza persona ora in prima, a seconda che racconti il poeta o che gli si sostituisca qualcuna delle tante creature che “in terra e in mar semina morte” direbbe Foscolo.

La voce del poeta, prestata talora alle gure evocate, come vox clamans in deserto, nel deserto della vita, si consuma a passi lenti nella pianura. Dove vita e pianura sono tutt’uno. E dove le generazioni si consumano
non sempre lasciando traccia di sé. Ecco allora Federico II che ricorda la predizione secondo cui sarebbe morto in
località segnata da un ore, ovvero a Castelorentino; Alfonso I d’Aragona venuto a instaurare la dogana delle pecore a San Severo, lui che ordina di convogliare tutti gli animali da pascolo in transumanza no alla Regia Dogana. È la grande storia, quella alta che domina la vita di re e principi ma anche degli uomini semplici. È la storia dei miti che abitano la terra daunia, l’amore di Cristalda e di Pizzomunno, l’agiografia qui esposta in
modo delirante, dell’Arcangelo che viene sul Gargano a combattere il diavolo, lo Scazzamauriello che sbuca dalle crepe della terra e gioca con le partorienti.

E poi la cronaca quotidiana, la vita che scivola ininterrotta e tocca la sorte di Maria Grazia, bracciante agricola e moglie e madre paziente, di Marietta la visionaria, quella dei contadini senza terra che imbracciano armi contro i potenti, senza tetto sepolti negli ossari comuni, donna Carolina, maestra di una innità di ragazzi. Tanti, tutti, che “dormono dormono sulla pianura”. E insieme a costoro i popoli in transumanza passati nei secoli dall’Illiria alle
coste di Mattinata e di Manfredonia, gli eroi sbarcati dal Peloponneso, la soldataglia venuta dalla Spagna o dalla Francia. Tutti tacciono sotto terra e solo canta il vento della pianura. Basta appoggiare l’orecchio al suolo, scriveva Nicola in Sole nell’Ode allo Jonio, per ascoltare l’eco dei passi e dei cavalli. Scendete nelle grotte di Siponto, scriveva Cristanziano Serricchio, cercate tra i banchi degli scavi archeologici e leggete ciò che riportano le stele daunie, per riavere sentore di mondi perduti, di vite che si sono consumate. È così che sono trapassate
le civiltà di Salapia, di Herdonia, di Arpi.

Tutto viene dal mistero e va verso il mistero, avvolto spesso dal rumore delle armi, confuso nell’odio e nella violenza, nella sofferenza dei popoli. Chi potrà sentire l’infelicità di donna Luigietta impazzita per i gli emigrati in Argentina e mai tornati? Chi ricorda i giovani, morti sui fronti di guerra per offrire alle generazioni future una vita migliore? In un richiamo diretto a Sinisgalli il poeta dice: “Tornerò tra 10 trilioni di anni tra cherubini e serani”. Non senza aver spiegato che è stato “migrante per tutta la vita”. Anche lui, ridotto in polvere, tornerà a giacere nel fango della pianura. Perché il senso della vita sta in ciò che la pianura sa operare, la trasformazione delle ossa in concime e poi in erbe e ori, che a loro volta si trasformeranno in materia che si rinnova e rinnova la vita.

Perché ciò che muta nel mondo è solo la forma dei corpi. I prestiti di Bellino sono molteplici, oltre ai poeti che abbiamo citato, tornano nei solchi dei suoi versi Alfeo di Mitilene, Baudelaire, Foscolo, i grandi temi del decadentismo europeo e insieme, i canti religiosi del Mese mariano intonati dalle Figlie di Maria e da molti di noi, nella nostra infanzia, “O Maria quanto sei bella”, “Dell’aurora tu sorgi più bella”. Questi canti introducono a un altro aspetto della poesia di Bellino, la religiosità, la fede in Dio, nella Vergine e in Cristo.

Una fede che si scontra con una consapevolezza tragica e razionale, disseminata tra i versi, un tremor pulveris
et nis, un potente richiamo alla tragicità dell’esistenza e della morte, ribadito in esergo nella raccolta, come a chiusura del pianto e della vita: “Qui termina il mio cammino/non c’è traccia né impronta, tutto è polvere”.

 

Lavoro, le ultime offerte nel Foggiano

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Lavoro per Te – Regione Puglia (link)

Sono 156 le figure professionali richieste dalle aziende che si sono rivolte ai Centri per l’Impiego della Capitanata nelle ultime due settimane. Sul previo link potrete reaggiungere gli annunci pubblicati fino al 06 marzo, che sono infatti 34, di cui 2 in agricoltura, 15 in industria e 17 in servizi.

In quest’ultimo settore resta alta, quindi, la richiesta di personale: 59 professionisti, di cui ben 55 rientrano nell’ambito ‘Turismo e ristorazione’. Le richieste vengono soprattutto da strutture turistiche site sul Gargano, che reclutano staff per la stagione estiva: camerieri, baristi, cuochi, addetti alle pulizie, inservienti, animatori e capi animatori, tra Rodi Garganico, Vieste e Foggia.

Rientrano nel settore anche 3 annunci (di cui 2 dedicati agli iscritti al Collocamento mirato) per l’ambito ‘Sanità, servizi a persone e aziende’ e un annuncio in ambito ‘Amministrativo’ come consulente tecnico commerciale su Foggia.

Per il settore primario sono state registrate 2 richieste di personale per 2 profili professionali, nello specifico tra0orista e autista addetto al trasporto di merci e persone per aziende di Cerignola.

Al settore secondario appartengono 15 annunci di lavoro per la ricerca di 95 differenti profili, divisi tra ‘costruzioni e impianti’ (65), ‘commercio e artigianato’ (23) ed ‘industria e trasporto’ (7). Ad esempio, si cercano: ingegneri, manovali e muratori qualificati su Lucera, addetto alle vendite online su Cerignola, falegnami e corrieri consegnatari su Manfredonia, idraulici e saldatori mig/mag su Foggia.

Per gli iscritti al Collocamento mirato (L.68/99) sono riservati 3 annunci: assistente socio sanitario, operatore generico di assistenza per aziende di Rodi Garganico e aiuto banconista/salumiere su Foggia.

Tutto gli annunci e i dettagli sono disponibili sul sito ‘Lavoro per Te – Puglia’: qui è possibile ricercare l’annuncio per città o professione e candidarsi in autonomia (per chi è in possesso di SPID) oppure inviare il proprio curriculum vitae al Centro per l’Impiego che gestisce la vacancy.

I Centri per l’impiego dell’ambito di Foggia (Ascoli Satriano, Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, San Severo, Vico del Gargano e l’Ufficio collocamento mirato di Foggia), restano a disposizione di utenti e aziende per il servizio di Incrocio Domanda-Offerta. Gli uffici sono raggiungibili telefonicamente o via mail e aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 11:30 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15:00 alle 16:30.

La pagina Facebook “Centri Impiego Foggia e provincia” pubblica costantemente le offerte di lavoro aggiornate e gli eventi organizzati dai CPI sul territorio.

(Fonte: Lavoro per Te Puglia)

Orta Nova, richiesta finanziamento per la Videosorveglianza urbana al Ministero dell’Interno

videosurveillance

Anche Orta Nova parteciperà al bando del Ministero dell’ Interno per l’erogazione di finanziamenti  finalizzati all’implementazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nei Comuni del territorio provinciale, secondo le progettualità proposte da ben 28 Comuni (Alberona, Apricena, Ascoli Satriano, Bovino, Carapelle, Carlantino, Cerignola, Deliceto, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Lucera, Manfredonia, Mattinata, Monteleone di Puglia, Monte Sant’Angelo, Ordona, Orsara di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, San Nicandro Garganico, San Paolo Civitate, Serracapriola, Stornarella, Troia, Vico del Gargano, Vieste, Zapponeta), elaborate anche sulla base delle indicazioni fornite dai presidi di polizia sul territorio.

“L’analisi dello scenario criminale di questa provincia attesta una forte incidenza della criminalità, con la presenza di consorterie mafiose riconosciute definitivamente in sentenze passate in giudicato, che si sono dotate nel tempo di una organizzazione sempre più strutturata ed hanno sviluppato la capacità di stabilire interconnessioni, finalizzate al raggiungimento di modelli tendenzialmente federali, e proiezioni nazionali ed internazionali”, ha annunciato la Prefettura di Foggia in una recente nota.

Il tema delle scelte pubbliche rivolte in via prioritaria al perseguimento degli obiettivi di sicurezza è stato più volte oggetto di confronto e di sensibilizzazione da parte della Prefettura con le amministrazioni comunali, che si stanno incontrando nel corso dei comitati itineranti per l’ordine e la sicurezza pubblica.

In alcuni Comuni il tema è stato espressamente contemplato all’interno dell’articolato Patto per la Sicurezza Urbana, già sottoscritto con il Comune di Foggia, e che nell’ imminenza verrà formalizzato anche con i Comuni di Cerignola, Manfredonia, Lucera e San Severo.

(Comunicato stampa Prefettura di Foggia)

Lo Sguardo Web, il nuovo sito dell’Associazione Culturale “L’ Ortese”

losguardoweb

di Biagio Roggia

Buongiorno, sono lieto di pubblicare il nuovo sito web dell’Associazione Culturale “L’Ortese” (www.losguardoweb.it). Un ringraziamento speciale per avere scelto la “Dr Roggia Biagio Information Technology” per la realizzazione di questa piattaforma va al Vicepresidente Antonio Mauriello e al Presidente Annito Di Pietro.

Il nuovo sito dell’Associazione culturale “Lo Sguardo sui 5 Reali Siti” del Presidente Annito di Pietro e del
Vicepresidente Antonio Mauriello nasce per essere un approfondimento culturale sulle terre dei 5
Reali Siti. Il Blog in esso presente è l’estensione della storica rivista “Lo Sguardo” presente nel territorio dei 5 Reali Siti da anni.

Un sito per la cultura, elemento importantissimo per la crescita sia personale che di un territorio. All’interno troverete anche la collezione dei 4 volumi sulla storia di Orta Nova che ho provveduto a pubblicare in
formato pdf, che spero sia maggiormente gradito ai più.

Vi lascio alla fruizione di questo nuovo portale culturale del nostro territorio: buona lettura !!!
www.losguardoweb.it

losguardoweb

 

 

Cultura, Benedetto di Virgilio il poeta bifolco “gesuita” di Orta (Nova)

benedetto di virgilio

A cura di Franco di Corato

(Benedetto di Virgilio, Treccani)

Benedetto Di Virgilio, detto Poeta bifolco (Villetta Barrea, 21 marzo 1600 – Roma, 24 febbraio 1667), è stato un poeta italiano, che, pur di umilissime origini (la sua era, infatti, una famiglia di pastori) e non potendo studiare se
non da solo quando accudiva il gregge di pecore, dalla seconda metà del XVII secolo riuscirà comunque a segnalarsi alla Corte ponticia per la composizione di eruditi panegirici, cioè di componimenti oratori a carattere encomiastico e d’occasione, tanto da ricevere la più alta onoricenza vaticana, quella dell’Ordine Supremo del
Cristo.

Trascorse l’infanzia dedito alla pastorizia, lungo quei tratturi peculiari della transumanza che univano l’Abruzzo alla Puglia, riuscendo ugualmente a studiare, da autodidatta, la letteratura italiana e a leggere i classici, Dante e Petrarca come Tasso e Ariosto, esperienza che ricalcherà – più di due secoli dopo – un altro pastore erudito, il conterraneo Cesidio Gentile, nativo di Pescasseroli. Trasferitosi in Capitanata, e più precisamente ad Orta (FG),

Lavorò all’interno di una masseria tenuta dai Gesuiti. Questo lavoro, da cui gli derivò l’appellativo, talvolta cognomizzato, di Bifolco, arricchì la sua cultura, spingendolo in particolare verso la composizione di versi.
A tal riguardo è del1643 la sua prima raccolta pubblicata: cinque canti in rima sulla biografia di Brunone, fondatore dei Certosini. Si metterà in luce solo pochi anni più tardi, con un poema eroico relativo alla vita del fondatore della Compagnia di Gesù, cioè Sant’Ignazio di Loiola, che, edito a Trani nel 1647, verrà più volte rifatto e, nel 1660, ristampato per le edizioni della Camera Apostolica. Altre opere importanti della sua esperienza pugliese saranno dedicate ai gesuiti. Fra queste, il poema sull’apostolo delle Indie San Francesco Saverio del 1650 e la biografia di Luigi Gonzaga del 1655.

Nel frattempo, al seguito del preposito generale dei Gesuiti Vincenzo Carafa, cui era dedicato il poema su Ignazio di Loyola, si trasferì a Roma, dove entrò nelle grazie del futuro Papa Alessandro VII, che non solo lo fece risiedere in Vaticano, concedendogli un vitalizio, ma – in particolare per la fama acquisita alla Corte Ponticia – lo fregiò anche e soprattutto della più importante onoricenza dello Stato Ponticio, la Croce di cavaliere dell’Ordine Supremo del Cristo.

A Roma si fece apprezzare, in particolare, per una lunga serie di componimenti encomiastici e d’occasione. Fra questi si ricordano, anche per una connaturata valenza storico-politica, quelli pubblicati per le nozze fra il Re Sole e Maria Teresa di Spagna (datati 1660 e dedicati al cardinale Mazzarino), per la nascita del loro primogenito Luigi (del 1661 e con la dedica ad Alessandro VII), nonché per la morte di Filippo IV (datati 1665).

Il suo ultimo componimento noto, che realizzò poco prima di morire, nel 1667, aveva invece come tema centrale l’Immacolata Concezione. Le sue poesie, pur se non sempre eleganti, e anzi spesso languide, sono caratterizzate da estro e fantasia e forniscono la testimonianza più vivida, come scrisse Attilio Zuccagni-Orlandini, del «miracolo del genio» in un letterato che, da bifolco, si era fatto da solo.

Foggia, Rilancio Quartiere Ferrovia e Decarbonizzazione della Pubblica Illuminazione con Edison Next

Rilancio Quartiere Ferrovia

Pubblicato oggi nell’albo pretorio del Comune di Foggia il bando di gara per l’affidamento dei lavori relativi alla riqualificazione, rifunzionalizzazione e potenziamento del Quartiere Ferrovia di Foggia. Si tratta di interventi di urbanizzazione primaria su strade, marciapiedi e arredo urbano tesi a migliorare la mobilità pedonale e in generale la qualità della vita in una zona nevralgica per la città.

Questo intervento specifico è parte integrante di altre azioni dell’amministrazione comunale, già avviate e/o in corso di completamento, dedicate specificamente al Quartiere Ferrovia e inserite nella progettualità “Foggia Città Sicura”.

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Tra queste: il potenziamento e la manutenzione straordinaria della Pubblica Illuminazione della zona; azione che rientra nell’ambito degli interventi previsti nel nuovo contratto con il soggetto incaricato del servizio (Edison Next). Il contratto è stato perfezionato secondo le procedure dettate da Consip e sarà ufficialmente presentato alla città la prossima settimana.

Le strade interessate dagli interventi sono tutte quelle comprese tra la stazione ferroviaria, via Conte Appiano e via Scillitani.. Si tratta di una di quelle misure già deliberate, a cui si fa riferimento all’art. 6 del Protocollo per la sicurezza siglato in Prefettura con il ministro Piantedosi lo scorso 6 febbraio, che dovranno essere integrate con altri interventi specifici di assetto urbano.

Sempre in linea con quanto convenuto nel Protocollo si sta lavorando anche per un potenziamento e una ottimizzazione dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona; così come si è intensificato il dialogo e il confronto con le realtà del terzo settore che operano nel quartiere per prevenire le situazioni di maggior disagio.

Da evidenziare che con il progetto Città Sicura, partito alla fine del 2021, accanto agli interventi sulle infrastrutture del Quartiere Ferrovia, si sono realizzati lavori di messa in sicurezza anche in altre strade cittadine (via Lussemburgo, via Caggese, via Guglielmi, etc) completate e/o in corso di completamento

Il costo complessivo delle opere previste in questo ultimo intervento in zona stazione ammonta a 669.850,06 euro, mentre la copertura economica complessiva dello specifico progetto è di 910.608,68 euro di cui: 755.012,53 euro quale somma riveniente da diverso utilizzo di mutui non utilizzati e 155.596,15 € quale quota parte a carico dell’ Amministrazione Comunale. Per l’affidamento dei lavori si procederà secondo le procedure di cui all’art. 60 del D. Lgs. n. 50/2016, con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Dal momento della pubblicazione ci sono 15 giorni per la presentazione delle offerte. Il bando è consultabile sul sito istituzionale del Comune all’indirizzo: https://comunefoggia.traspare.com/albo

 

Decarbonizzazione della Pubblica Illuminazione in 9 anni con Edison Next

“Edison Next, diventiamo l’energia che cambia tutto”. È questo la frase-chiave del colosso energetico e delle utilities che per 9 anni gestirà il servizio di pubblica illuminazione del Comune di Foggia in tutto il tessuto urbano cittadino e nelle 6 borgate extraurbane. A presentare in aula consiliare l’accordo siglato dalla commissione straordinaria, il commissario Sebastiano Giangrande insieme ai vertici di Edison Next, Ziello architetto sovraordinato, il Rup geometra Suriano, l’energy manager Elia Rosania e l’ingegner Paolo Affatato.

Giangrande in esordio ha spiegato la scelta di affidarsi a Consip per un appalto che attendeva da anni e sul quale indaga la magistratura. “Quelle che lavorano con Consip sono ditte garantite sotto il profilo morale e tecnico. Consip evita di andare a fare gare farraginose che possono provocare una serie di ricorsi. Edison Next è stata individuata come referente. È una procedura di trasparenza garanzia e legalità”. Il commissario ha voluto anche ricordare Marilisa Magno, protagonista dell’arrivo di Edison Next che “tanto ha dato per motivi e che strettamente personali ha ritenuto di dimettersi. Lei avrebbe potuto continuare ma per senso di deontologia ha ritenuto di non essere in condizioni di dare il 100 per cento. Ha dignitosamente scelto di fare un passo di lato. Ho imparato tanto da lei e ci tengo a manifestare il mio apprezzamento. I sovraordinati non sono a carico dell’Ente i nostri costi sono rimborsati dal Ministero con rigorosi rimborsi stabiliti per legge. La pubblica illuminazione era una delle nostre priorità dal momento del nostro insediamento. Questa è la sala e la casa dei foggiani ed è bene che venga aperta per questo appalto. Le attività sono cominciate dal quartiere ferrovia, che è tra i più attenzionati e va rimesso nelle condizioni di dignità per i foggiani e per chi arriva a Foggia è il biglietto da visita della cittàcittà”.

Netto anche Ziello che ha lavorato con Affatato: “È stato fatto un grosso passo avanti rispetto al passato. La procedura Consip dà garanzie un appalto avrebbe potuto generare una seri di ricorsi allungando i tempi di realizzazione del progetto. La convenzione poteva variare da 6 anni a 9 anni, abbiamo scelto i 9 anni per vedere il ritorno in termini di investimenti. Sui 28 milioni di euro ci sarà un 9 per cento di ritorno di quota investimenti pari a 2,8 milioni di euro per manutenzione straordinaria per investire nuove linee e nuovi impianti”. L’appalto Luce 4 della Consip ha delle variabili che permettono di tenere sotto controllo il contratto nei 9 anni. 19500 punti luce, 15300 sostegni, 245 i quadri elettrici che verranno efficientati.

“Verranno cambiati anche i sostegni. È un lavoro importante che ha dovuto trovare diverse sinergie, è il gruppo che consegue gli obiettivi”, ha concluso Ziello. “Il mio auspicio è che si possa portare Foggia dove merita”, ha detto invece Affatato.

Parole chiare dal board di Edison Next. “La situazione dell’infrastruttura ha bisogno di grandi investimenti per la sicurezza elettrica. L’impianto di pubblica illuminazione è il più capillare di una città. Gestiamo Venezia, Cremona e Pavia siamo una azienda esperta con risultati visibili e documentali con 13 campi eolici in Puglia un deposito di GPL, 10 siti di sanità pubblica. Abbiamo una grande ambizione in Puglia con Anci abbiamo preparato un cronoprogramma per la decarbonizzazione: 509 km quadrati, 150mila persone 9 anni contratto. 6,7 milioni di investimento il primo anno”.

“Cos’è la Convenzione Consip 4? È una centrale di acquisto per servizi e forniture che controlla i risultati della gara d’appalto. È una garanzia di etica e di compliance. I vantaggi per le pubbliche amministrazioni sono tante: riduzione dei costi del servizio, la riduzione dell’impatto ambientale, un unico interlocutore che faccia investimenti e gestisca l’opera, la semplificazione dei processi con ma digitalizzazione, il servizio erogato customizzato sulle necessità e l’abbattimento”.

L’opera di riqualificazione illuminotecnica prevede la sostituzione di oltre 19.500 punti luce con nuove tecnologie led di ultima generazione su tutto il territorio cittadino garantendo un risparmio energetico annuo pari al 70%, con una riduzione di emissioni in atmosfera di circa 1.600 tonnellate di CO2 all’anno, corrispondenti alla quantità assorbita da 12.000 alberi. Gli interventi prevedono anche l’installazione di un sistema di telecontrollo sulla totalità dei quadri elettrici cittadini, la sostituzione di circa 2.100 sostegni e di 245 quadri elettrici con la riqualificazione di oltre 40 km di linee elettriche.

I lavori, già iniziati, termineranno entro un anno: il servizio di gestione includerà la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura impiantistica, la fornitura dell’energia elettrica, l’energy management ed il servizio di gestione degli impianti. Nell’ottica di servizio e vicinanza alla comunità, in collaborazione con l’amministrazione comunale, è stato inoltre predisposto un servizio di contact center per tutti i cittadini attivo 365 giorni l’anno 24h/24. Questo il numero verde, già attivo: 800 628 172.

“Dobbiamo andare incontro ad una riduzione di consumi ambientali ma Foggia avrà una illuminazione migliore dando visibilità ai cittadini. È un salto epocale a mio avviso. Raggiungeremo anche qui quello. Stiamo andando incontro ad un nuovo modo di concepire la città. Noi dobbiamo mantenere il ruolo di controllo”.

La condivisione dei risparmi viene ribaltata sulla pubblica illuminazione sul canone annuo. Come ha spiegato Rosania la sostenibilità ambientale del Comune di Foggia è gia massima perché viene rifornito al 100 per cento da fonte rinnovabile. Ciliegina sulla torta il “regalo” di Edison Next che ogni anno darà 40mila euro per le luminarie natalizie.

Edison Next si impegna anche alla manutenzione programmata e preventiva e alla manutenzione a guasto secondo dei parametri prestabiliti dalla Key pa: “Noi sapremo prima del cittadino se una lampada è spenta attraverso il call center. I quadri elettrici saranno quasi totalmente sostituiti, più del 90 per cento. Consip fissa un parametro di performance. Quando siamo arrivati c’era un tasso di guasto pari al 12 per cento. Vogliano ridare luce alla città”.

(Fonte: Cominicato Albo Pretorio Comune Foggia, Comunicato Edison Next, Immediato.net, Comune Foggia, Google Maps)

Coldiretti Puglia, Foggia seconda per alberi ogni 100 abitanti

“Cresce il numero degli alberi nelle città capoluogo della Puglia con un aumento del 24%, ma sono ancora pochi per contrastare l’inquinamento ambientale e i cambiamenti climatici dagli effetti sempre più dirompenti”. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat sull’ambiente urbano aggiornati al 2021 relativi alle città capoluogo.

Nelle città capoluogo sono stati censiti quasi 142mila alberi in Puglia, dove a guidare la classifica c’è Bari con quasi 30mila alberi – continua Coldiretti Puglia – seguita da Foggia, Taranto, Lecce, Barletta, Brindisi e Andria, fanalino di coda con soli 15mila alberi.  Differente la disponibilità di alberi per abitante, dove la classifica si inverta con Bari che conta solo 9 alberi per 100 abitanti, Taranto quasi 11, Foggia 14 e Andria 15 ogni 100 abitanti, con Barletta, Lecce e Brindisi che offrono oltre 20 alberi ogni 100 abitanti.

Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia –  ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano che nella maggior parte delle città non supera i 10 metri quadrati per abitante con una situazione preoccupante per i grandi centri dove si oscilla dai 9,2 di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi, secondo l’Istat.

Pesa dunque la carenza di verde urbano quando si stima che una pianta adulta – evidenzia Coldiretti regionale – sia capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. In Puglia però si dispone al massimo di scarsi 15 metri quadrati di vede urbano per abitante, con i valori peggiori proprio nelle metropoli secondo l’analisi della Coldiretti su dati istat. Grazie ai fondi del Pnrr però – sottolinea Coldiretti – sono in arrivo 6,6 milioni di nuove piante per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog.

Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia – per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10.

Un danno economico ed occupazionale rilevante – continua Coldiretti Puglia – ma che colpisce anche l’ambiente, poiché con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10.

Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente – spiega Coldiretti – proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento. In questo contesto la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde viene favorita dalla proroga del bonus verde che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici.  Saranno piantati 446mila alberi entro il 2024 nella città metropolitana di Bari – 41 comuni – spiega Coldiretti Puglia –  in cui vivono più di 1.224.756 di abitanti – per contrastare l’inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, oltre alla necessità di far rifiorire in tutta la Puglia città, giardini, aree pubbliche e private per combattere lo smog e gli effetti dei cambiamenti climatici, finanziati con le risorse del PNRR.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – conclude Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari di alta qualità e al giusto prezzo con l’irrigazione che può fare la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo.

(Fonte: comunicato stampa Coldiretti Puglia)

Pres. Annito di Pietro, quasi 91 anni ma non li dimostra

A cura del prof. Alfonso Maria Palomba.

«Vita sine proposito vaga est» (La vita senza uno scopo, non ha senso): così scriveva Seneca a Lucilio
quasi duemila anni fa, ricordandogli (cfr. Epist. 95, 46) che nella direzione del “porto” da raggiungere l’uomo
deve saper orientare ogni sua azione, ogni suo comportamento, ogni sua parola, al pari dei naviganti capaci di dirigere il loro corso, guardando a qualche stella.

In questa direzione credo che patron Annito Di Pietro (classe 1932) abbia profondamente
metabolizzato, intus et in cute, l’idea espressa dal losofo di Cordova, al punto da lasciarsi completamente
travolgere, sei anni dopo il suo pensionamento (1997), da un “sogno” straordinario, quello di veder crescere sul piano sociale e culturale la sua comunità di appartenenza (leggi: Ortanova), alla quale ha dedicato e
continua a dedicare tutte le sue energie intellettive ed umane.

Inseguendo questo “sogno”, inteso come meta ultima del suo agire (il “porto”), e avendo, lungo il cammino, come guida la stella polare della cultura, Annito Di Pietro, nell’ultimo ventennio (a far data dal 2003 ad oggi), è riuscito così a “costruire”, nell’area dei “5 Reali Siti” e non solo, un formidabile “sistema culturale”, in cui gli eventi di volta in volta realizzati si sono congurati come tanti tasselli di un mosaico, come parti di una grande composizione, che hanno obbligato tutti i partecipanti alle varie iniziative ad intraprendere un viaggio contaminante tra dati culturali e prospettive di senso ai ni della crescita del territorio.

Tante tappe, quelle progettate dal Nostro, che si sono snodate lungo una sorta di spirale, che ad ogni voluta ha toccato punti sempre più lontani dal centro, eppure sempre ad esso tenacemente legati. Il centro, nella visione del regista Annito, è stato e continua ad essere il suo “amore filiale” per la terra che lo ha visto nascere, crescere e maturare sul piano umano e culturale.

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Il rag. Annito di Pietro, presidente della’ associazione culturale”L’ Ortese” di Orta Nova.

Dal suo generoso e disinteressato impegno per la terra “natia” proviene, infatti, una “bella” lezione di creatività, di progettualità e di fiducia nel futuro, qualità tutte per le quali ogni cittadino di Orta Nova, se non dell’intero territorio dei “Reali Siti”, non può che esprimere ogni apprezzamento possibile. Così come faranno il 10 marzo 2023, in occasione del suo novantunesimo compleanno, i suoi collaboratori, i suoi amici e familiari, coloro che hanno avuto la possibilità di incontrarlo lungo il cammino, tutti da patron Annito invitati ad in un convivio amicale, dove sono certo che non solo si festeggerà, ma anche si programmerà il futuro.

Annito Di Pietro, infatti, non è un uomo che molla, ma, a dispetto delle quasi novantuno primavere accumulatesi sulle sue spalle, continuerà a guardare alla realtà che lo circonda come ad un’isola ancora da scoprire, appunto,
con gli occhi incantati di un fanciullo. Buon compleanno, Annito !!