L’Informatica e i 5 Reali Siti, il Giornale che si fa Web

Il Dr. Biagio Roggia

A cura del Dr. Biagio Roggia.

 

“Lo Sguardo sui 5 Reali Siti” è un periodico di grande qualità che esce ogni due mesi nel territorio dei 5 Reali Siti, in Puglia. In questi anni, il periodico ha saputo raccontare la storia e le bellezze di queste terre, dando voce ai protagonisti della vita locale e alle iniziative che ne animano il tessuto culturale.

In un’epoca in cui la tecnologia è sempre più pervasiva, anche “Lo Sguardo sui 5 Reali Siti” non poteva che approdare sul web. A dicembre 2022 è stato lanciato il sito www.losguardoweb.it, che rappresenta un’occasione unica per scoprire tutte le bellezze di questo territorio, sia dal punto di vista turistico che culturale.

Il sito non è soltanto un complemento al periodico, ma un’opera a sé stante, in grado di fornire approfondimenti e
aggiornamenti costanti sulle iniziative e le bellezze dei 5 Reali Siti. Ad esempio, su www.losguardoweb.it è possibile consultare l’archivio di tutti i vecchi numeri de “Lo Sguardo sui 5 Reali Siti”, oltre a scoprire una vasta gamma di contenuti inediti, tra cui la raccolta di 4 volumi intitolata “Il vento tra le Spighe”, una edizione impaginata per il web della collana più completa sulla storia di Orta Nova.

Ma l’informatica non si ferma qui: mai come adesso le nuove intelligenze articiali stanno cambiando il mondo in
cui viviamo e lavoriamo, aprendo nuove opportunità e sfide. Anche il giornalismo e la comunicazione non sono
esenti da questo cambiamento, e “Lo Sguardo sui 5 Reali Siti” si pone l’obiettivo di rimanere al passo con i tempi, offrendo ai propri lettori contenuti sempre più innovativi e personalizzati.

Tornando al nostro territorio, vorrei concludere invitando tutti i lettori de “Lo Sguardo sui 5 Reali Siti” a visitare il
sito www.losguardoweb.it, un punto di approfondimento culturale per chi desidera scoprire tutte le meraviglie
dei 5 Reali Siti.

Lo SguardoWeb è stato realizzato da DR ROGGIA BIAGIO INFORMATION TECHNOLOGY, che da anni opera nel territorio al fine di valorizzarlo con la realizzazione di siti web ed e-commerce che portano i nostri prodotti e i nostri valori ad di fuori dei nostri confini, sempre con passione e competenza.

Spero che questo articolo abbia suscitato il vostro interesse e vi invito a visitare il sito www.losguardoweb.it per scoprire tutte le bellezze dei 5 Reali Siti.

 

 

 

Premio Ambasciata del Tavoliere, 2a Edizione organizzata da “APS-Non solo Social Service”- “Ambasciata del Gusto”

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A cura di Luigi Ferrazzano.

Durante la Settimana della Cultura  2022 si è svolta la 2 edizione del premio “Ambasciata del Tavoliere” organizzata dalla APS NON SOLO SOCIAL ABILITA in collaborazione con l’Ambasciata del Gusto.

L’Associazione Italiana Sommelier (AIS) ha analizzato i vini in concorso e a un primo esame, i tappi di tutti i vini non presentavano difetti; si è proseguito prima con la degustazione delle bottiglie il cui affinamento è avvenuto in acciaio, poi con quelle maturate in legno.

Le degustazioni sono terminate alle ore 21:30 con il seguente risultato:

Vini affinati in acciaio:
premio GOLDpunteggio ex aequo
– GHORT 60 passi;
– ROSONE Placido Volpone
premio SILVER
– NERODITROIACasa Primis
Vini affinati in legno:
premio GOLD
– MIMI’RISERVAPlacido Volpone
premio SILVERpunteggio ex aequo
– CRUSTACasa Primis
– 1788 Domus Hortae
PACKAGING
Premio GOLD
– 1788 Domus Hortae
Premio SILVER
– VERSURE 105 Vignaioli Pugliesi.

L’autunno ha il profumo del mosto. Sarà l’accorciarsi delle giornate, che spinge ad aperitivi anticipati, ma il calice di vino diventa una costante delle serate autunnali.

Tra cantine storiche e giovani realtà vinicole figlie dell’agricoltura biologica, nel territorio dauno, i vini da assaporare sorso dopo sorso sono molteplici. Trovare il giusto abbinamento vino-cibo è il punto di arrivo della degustazione ed è frutto della crescente attenzione alla qualità dei prodotti e al ritorno dei piatti della tradizione culinaria.

Sommelier di grande esperienza hanno guidato gli invitati in un viaggio tra le etichette della zona, raccontando i
diversi volti della tradizione enologica pugliese, aiutandoli nella degustazione del vino, dalla scelta del prodotto fino ad una serie di pratici consigli per saggiarne al meglio carattere, profumo e sapore. Degustare un vino è un
percorso emozionale e personale.

Non c’è però esclusività: tutti possono provare a farlo perché la degustazione stessa è il modo migliore per allenare i sensi a riconoscere aromi, profumi e sensazioni. Esiste un preciso rituale di degustazione, che parte dell’osservazione, passando per l’olfatto, per finire al gusto vero e proprio.

Ognuno di questi passaggi racconta la storia, il carattere e le peculiarità del vino in degustazione. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dagli ospiti intervenuti, resisi attivamente partecipi all’esperienza enogastronomica soddisfacendo le loro curiosità, attraverso numerosi quesiti ai professionisti del settore presenti.

Si ringraziano le aziende Fiordelisi e Caseificio Idea per la messa a disposizione dei propri prodotti. La
serata è stata gratificata dalla presenza dell’Assessore alla Cultura di Orta Nova, la dott.ssa Dora Pelullo, dal Presidente dell’Unione dei Comuni dei 5 Reali Siti e sindaco di Carapelle, Umberto Di Michele, dal Sindaco di
Ordona, Adalgisa La Torre, dall’Assessore alla Cultura di Stornara, Brigida Andreano, dall’Assessore alla Cultura
di Stornarella, Brigida Cifaldi, oltre a un folto gruppo di persone che, entusiasta, ha condiviso l’iniziativa.

 

Trasporti, accordo raggiunto tra Regione Puglia e Trenitalia per i Treni Regionali

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Grazie all’intesa con Trenitalia, dal prossimo sabato, 8 aprile, nei weekend verrà incrementata l’offerta di collegamenti sulle tratte Barletta-Bari, Bari-Fasano, Bari-Ostuni e Barletta-Fasano, tra le più frequentate dall’utenza.

Fino al 15 dicembre circoleranno nel fine settimana 15 treni regionali Pop di Trenitalia in più: quattro il sabato e undici nei giorni festivi per un totale di 16.500 posti aggiuntivi.

Complessivamente i treni regionali di Trenitalia in circolazione nel fine settimana saliranno a 207 con più di 130mila posti offerti.

“Con questa iniziativa vogliamo offrire un nuovo ed efficace servizio agli utenti che vogliono spostarsi verso le splendide mete turistiche e balneari che si trovano lungo le tratte interessate – ha detto l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia.

Questa scelta nasce dalla volontà di rendere sempre più attraente il servizio TPL ferroviario e di disincentivare l’uso del mezzo privato: si potranno infatti evitare lunghe ed estenuanti code e ingorghi sugli assi viari di solito più battuti dai vacanzieri.

Proprio per questo stiamo valutando l’ipotesi di estendere il servizio domenicale anche ai regionali di Ferrovie del Sud Est per un potenziamento dei collegamenti in Salento e in Valle d’Itria.

(Comunicato stampa Regione Puglia)

Arpal Foggia, lavoro con molte nuove offerte lavorative

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Rimane alta la richiesta di personale da parte delle aziende del Foggiano in tutti i settori produttivi: in totale 46 annunci di lavoro per 209 profili professionali nella settimana dal 27 marzo al 3 aprile. Nello specifico, si cercano braccianti agricoli nel settore “agricoltura”, mentre gli annunci del settore secondario sono relativi alle ricerche di 84 professionisti in ambito “costruzioni e impianti”, 7 lavoratori in ambito “commercio e artigianato” e 4 in “industria e trasporti”.

In particolare, si cercano addetti alle vendite su Cerignola, addetti alla segreteria/contabilità su Cerignola e Ascoli Satriano, responsabile di officina, meccanico, falegname su San Severo, operai e manovali edili su San Severo e Lucera, autista, addetti in lavanderia su Vico del Gargano.

Nel settore terziario per l’ambito “turismo e ristorazione” si richiedono 96 lavoratori stagionali quali barman, camerieri, aiuto cuochi, chef, capi animatori, tecnici audio-luci, addetti mini club, addetti alla somministrazione di alimenti e bevande per i centri turistici di Rodi Garganico, Vieste, Peschici e di Foggia.

Rientrano nel settore dei servizi anche due annunci per l’ambito “Sanità, servizi a persone e aziende”come farmacisti ed estetisti su Cerignola e cinque annunci in ambito “Amministrativo” come impiegati, tecnico campionatore, perito chimico su Foggia e addetto alla segreteria su Ascoli Satriano.

Tutti gli annunci e i dettagli delle offerte di lavoro sono disponibili sul sito “Lavoro per te” di Regione Puglia. Nella sezione “Consulta le offerte” è possibile ricercare l’annuncio per città o professione e creare un proprio profilo contenente dati personali e professionali con la possibilità di allegare il CV. Per candidarsi è sufficiente cliccare sul tasto “Candidati” (per chi è in possesso di SPID) oppure inviare il proprio CV al Centro per l’Impiego che gestisce la ricerca di personale.

Per gli iscritti al Collocamento mirato (ex L.68/99) sono attivi due annunci in ambito “amministrativo” (impiegato e impiegato amministrativo contabile per aziende di Foggia) e un annuncio in ambito “commercio e artigianato” (aiuto commesso di banco panetteria e/o gastronomia a San Severo). I moduli per procedere alla candidatura sono reperibili sulla home page del sito Sintesi Foggia.

La rete EURES presenta annunci di lavoro all’estero che spaziano dal settore turistico in Paesi quali Norvegia, Finlandia, Croazia, Grecia come camerieri, receptionist, staff per le crociere fluviali, guide turistiche al settore ICT o dei servizi in Paesi come Malta, Spagna, Germania come autisti di autobus, tecnici radiologi, infermieri, ICT senior assistant. I dettagli delle offerte e le modalità di candidatura sono consultabili sul sito Eures o Sistema Puglia Eures.

Le aziende possono chiedere la pubblicazione di annunci di lavoro sul portale regionale, dopo aver compilato il modulo di Incrocio Domanda-Offerta al Centro per l’Impiego della città in cui insiste la sede operativa dell’attività.

Gli utenti possono chiedere supporto gratuitamente nella compilazione del CV, nel candidarsi a un annuncio di lavoro o altri servizi presso i Centri per l’impiego dell’ambito di Foggia (Ascoli Satriano, Cerignola, Foggia,Lucera, Manfredonia, San Severo, Vico del Gargano e l’Ufficio collocamento mirato di Foggia).

Gli uffici sono raggiungibili telefonicamente o via mail e aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 11:30 e il martedì pomeriggio dalle 15:00 alle 16:30.

L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più ampia inclusione nel mondo del lavoro.

Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro; collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali.

(Comunicato stampa Arpal Puglia sede di Foggia)


La Giornata della Memoria, per non dimenticare gli orrori passati

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A cura di Salvatore Cuccia.

Liliana Segre afferma: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza”. Memoria. Una parola che incarna diversi signicati: memoria storica, fotograca, memoria intesa come ricordo.

C’è poi un signicato ancora più profondo: Testimonianza. Quella dimostrazione che anno dopo anno lentamente sta sparendo per via dell’età anagrafica dei sopravvissuti allo sterminio nei campi di concentramento. Il Giorno della Memoria è una commemorazione internazionale, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno come giornata per rievocare le vittime della Shoah.

È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre
2005 durante la 42ª riunione plenaria. Suddetta risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.

Si stabilì, perciò, di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel fatidico giorno del 1945 le
truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. A spalancare i cancelli, furono le truppe sovietiche della 60ª Armata del “1º Fronte ucraino”del maresciallo Ivan Konev, le quali arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento e liberandone i superstiti.

La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista. Tuttavia, nel campo di concentramento di Auschwitz, circa dieci giorni prima, i nazisti si erano ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.

L’apertura del medesimo diede al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma mostrò anche strumenti di tortura e annientamento utilizzati in quel lager nazista.

Sebbene i sovietici avessero già liberato, circa sei mesi prima, il campo di concentramento di Majdanek e conquistato, nell’estate del 1944, anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka in precedenza smantellati dai nazisti (1943), fu stabilito che la celebrazione del giorno della Memoria coincidesse con la data di liberazione di Auschwitz.

In Italia, prima di arrivare a denire il disegno di legge, si discusse a lungo su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento: si trattò di decidere su quali eventi erigere la riflessione pubblica sulla memoria. In
particolare, furono due le opzioni.

La prima, proposta dal deputato Furio Colombo, il quale indicò il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (in quel giorno del 1943 oltre mille cittadini italiani di religione ebraica furono catturati e deportati dall’Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l’attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio.

Dall’altra parte vi era
chi sosteneva (in particolare l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) che la data prescelta dovesse essere il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della
storia dell’antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia.

Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – ormai simbolo universale della tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale – da anni raffigura per tutta l’Europa, si optò per adottare il giorno della sua liberazione, avvenuta il 27 gennaio.

PIEMONTESE, GLI AUGURI DI BUON LAVORO AL NEOPRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA FG

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“Il sistema Puglia ha bisogno che Confindustria della provincia di Foggia torni a esercitare un ruolo di protagonista nel confronto che deve orientare le politiche di sviluppo della Capitanata. L’esperta e generosa guida dell’ingegner Eliseo Zanasi è una garanzia di visione e pragmaticità”.

Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, formulando gli auguri di buon lavoro al presidente eletto, ieri pomeriggio, dall’Assemblea dei soci di Confindustria Foggia.

(Comunicato Stampa Regione Puglia)

L’On. Giuseppe Pavoncelli, protagonista dell’Autonomia Civica di Stornara dal comune di Stornarella

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A cura di Francesco di Corato.

Una interessante pagina di Storia Locale Dimenticata che è un monito per il presente: se non si conosce la vera storia del passato non si possono costruire prospettive eccellenti per il futuro.

PROPOSTA DI LEGGE d’iniziativa del deputato PAVONCELLI svolta e presa in considerazione nella seduta del 22 febbraio 1905. Costrizione in comuni autonomi delle frazioni di Stornara e Stornarella. Seduta del 2 marzo 1905.

“ONOREVOLI COLLEGHI! — Una concessione del Governo napoletano a benefizio di coloni e braccianti disoccupati, costituì il nucleo originario di parecchi centri abitati, nella provincia di Foggia, che furono detti Siti reali. La concessione sovrana assegnando a ciascuno de’ coloni una zona di terra nel Tavoliere di Puglia, determinò il lenimento di ciascuno di essi: e cresciuti in popolazione, furono nel 1806, con decreto di Giuseppe Bonaparte, del 22 novembre, aggruppati in due comuni; furono riuniti ad Orta, Ordona e Carapelle; si fusero in un solo comune Stornara e Stornarella, ed in questa fu ed è messa la sede del comune, quantunque Stornara vantasse popolazione ed agiatezza alquanto maggiore della vicina Stornarella.

Quando fu sciolto il vincolo del Tavoliere, e trasformate nella Puglia le colture, prima impedite dall’obbligo di dovere quelle terre rimanere a pascolo per vantaggio del bestiame emigrante nel verno dagli Abruzzi sulla terra pugliese; nuova gente prese stanza in quelle frazioni di Stornara e Stornarella come nelle vicine, apportatrice di benessere, di lavoro nuovo, di nuovi bisogni.

Le due frazioni di Stornara e Stornarella non hanno rendite separate, pure avendo separate rappresentanze; da
anni, forse fin da quando furono unite in comune, sono state in lotta; lotta, di preponderanza e d’interessi, ciascuna pretendendo che l’altra si avvantaggiasse ed assorbisse le rendite della vicina; e quindi la gara ed i litigi per avere la preminenza nel Consiglio comunale, la prevalenza nella Giunta e, con sindaco amico, il maggiore proprio vantaggio.

Avvenne da ciò che ciascuna delle due frazioni, per quanto così vicine, per la tema di essere sopraffatta volle od ottenne servizi separati, con personale soverchio spesso mal retribuito, sicché ciò che ciascuna desidera, l’altra per sé pretende, senza preoccupazione delle finanze municipali e del vero interesse pubblico, che resta così completamente trascurato: la viabilità, l’igiene, la nettezza urbana, l’illuminazione, il servizio sanitario, quello de’pozzi pubblici sono in condizioni deplorevoli.

Per queste ragioni apparve unica soluzione di separare le frazioni stesse ed erigere ciascuna in comune autonomo; soluzione voluta e, suffragata dal voto unanime delle popolazioni e dalla approvazione della autorità tutoria.

D’altronde facile n’è l’attuazione. Del territorio di ciascuna frazione esistono le mappe: sulle piante preesistenti
nell’archivio di Stato ne furono rilevati i conni. Toccarono a Stornara ettari 3618 per una popolazione di 1727 abitanti ed ettari 3327 a Stornarella che conta 1659 abitanti. E poiché hanno patrimonio separato, fu facile al regio commissario di stabilire il bilancio amministrativo tipo per il 1903, che ebbe l’approvazione della Giunta amministrativa provinciale; onde ciascuna frazione trova nelle proprie risorse come soddisfare alle esigenze della propria amministrazione.

Il bilancio di Stornarella avrà un totale generale dell’entrata di lire 26,641.64, ed una spesa equivalente; e Stornara
un totale d’entrata di lire 21,018.50, con spesa uguale. Quando ai debiti ed ai crediti che il comune potrà avere all’atto della separazione delle frazioni il riparto sarà facile, e formerà il lavoro di stralcio del regio commissario.
Tenute presenti le ragioni che determinarono e imposero lo scioglimento del Consiglio comunale di Stornarella,
la nalità di rendere possibile lo sviluppo della vita cittadina, ed il parere favorevole del Consiglio provinciale di
Foggia, giusta comunicazione prefettizia del 17 novembre 1904, n. 20 201, la vostra Commissione propone di dare favorevoli suffragi alla seguente proposta di legge.

PROPOSTA DI LEGGE:

Art. 1. Le frazioni di Stornara e Stornarella che attualmente formano l’unico comune di Stornarella, sono separate ed erette in comuni autonomi conservando la loro denominazione.
Art. 2. Un Regio Commissario sarà nominato con l’incarico di provvedere allo stralcio della separazione dei due comuni.

Quando la disabilità diventa volàno per la felicità

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A cura di Salvatore Cuccia.

“La normalità non esiste. Non c’è alcuno standard di conformità dell’essere umano che possa determinare chi è normale e chi no. Nel genere umano siamo tutti diversi, ciascuno è unico e quindi nessuno dovrebbe essere escluso.”

Queste parole sono presenti in uno dei precetti del manifesto “Diversamente Felici” di Federico De Rosa ed esprimono attraverso tutta la loro sensibilità la profondità di questo ragazzo “speciale”. Attenzione, però a definirlo così! Per quale motivo potrebbe risentirsi di tale denizione? Semplice: Federico non ama la pietà delle persone rivolta verso di lui poiché lui si sente normale; al contrario chi ha degli handicap, siamo proprio noi a
vedere la disabilità come un limite.

Il 3 dicembre 2022, presso il Centro Polivalente di Stornara, si è svolto un incontro con Federico De Rosa, blogger e scrittore, dal titolo “Diversamente Felici”. La peculiarità di questo incontro è l’approfondimento di un mondo a noi ancora sconosciuto: l’Autismo. Federico, infatti, è un ragazzo di Roma autistico e autore di alcuni libri, tra cui “Quello che non ho mai detto”, pubblicato nell’ottobre del 2014.

In questa sua opera prima, ha raccontato la sua storia di persona autistica. Il 1° dicembre 2014, con questo libro, ha vinto il Premio Montesacro, nella categoria Scrittori e nella categoria Uomo dell’anno. Due anni dopo, nel
2016, ha editato “L’isola di Noi”, un racconto di fantasia che immagina un’isola dove risiede una fiorente civiltà autistica e dove tutto funziona in modalità autistica.

I neuro tipici vengono portati in visita guidata sull’isola per fare esperienza dell’autismo e poterlo comprendere. Infine, a maggio del 2020, ha pubblicato “Una mente diversa”, scritto con la collaborazione della sua neuropsichiatra storica Flavia Capozzi. Nel tomo propone una descrizione analitica e sistematica della sua mente autistica e del suo funzionamento.

Prima di addentrarci in questo viaggio, nel quale, scopriremo il mondo di De Rosa, facciamo un piccolo excursus inerente al perché il 2 aprile sia stato scelto come giornata mondiale dell’autismo. Si tratta di una ricorrenza istituita ufficialmente nel 1992 con la risoluzione 47/3 adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

L’obbiettivo di questa giornata è promuovere i diritti e il benessere delle persone disabili in tutti i campi della società civile. È in questa stessa direzione che va anche la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità adottata nel 2006, la quale ha ribadito il principio di difendere e salvaguardare, anche attraverso la ricorrenza del 3 dicembre, la qualità della vita delle persone disabili rispetto ai princìpi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.

L’autismo (dal greco αὐτός, aütós – stesso) è un disturbo del neurosvilluppo caratterizzato dalla compromissione
dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. I genitori di solito notano i primi segni entro i due anni di vita del bambino e la diagnosi certa spesso può essere fatta entro i trenta mesi di vita.

Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione, divise tra cause neurobiologiche costituzionali e psicoambientali acquisite. Spiegato il perché di tale giornata, partiamo per il nostro percorso! L’evento si è aperto con i saluti istituzionali della dirigente UST (Ufficio Scolastico Territoriale) Maria Aida Episcopo, poi quelli della dirigente scolastica dell’IC Giovanni Paolo I di Stornara, Matilde Iaccarino e inne era presente, per fare gli onori di casa, la vicesindaca, nonché assessore alla Pubblica Istruzione, Brigida Andreano.

Prima di passare la parola al giovane De Rosa, è intervenuto il padre Oreste, il quale ha spiegato, in maniera sintetica, cosa ha comportato per lui e per la sua famiglia la disabilità di Federico, mettendo in risalto non solo le difficoltà presentatesi, ma anche le emozioni che questo loro figlio regala continuamente.

Dopo l’intervento del papà, Federico si è preso la scena rispondendo a tutte le domande attraverso il suo supporto elettronico del computer. Quali sono state le domande rivolte a Federico? E come ha risposto? La prima domanda, per rompere il ghiaccio è stata fatta dal prof. Giuseppe Fabrizio, il quale gli ha chiesto che tipo di musica amasse e Federico ha risposto: “Boogie Woogie. Amo Champion Jack Dupree”.

Un’altra domanda che gli è stata posta dalla vicesindaca Andreano, riguarda il rapporto che lui ha con la fede e con Dio. De Rosa ha replicato così: “Io penso che Dio ha fede in Federico e cerco di ricambiare questa fede”. Mediante queste parole Federico ha voluto trasmettere alle persone presenti la visione che lui ha in Dio e il fatto
che Dio lo abbia reso speciale e lo ami così com’è.

Un’altra domanda che gli è stata fatta riguarda la sua considerazione del futuro, cui Federico ha ribattuto: “Vivere basico a livello della dimensione biologica. Desiderare tanto ma aspettative zero. Non avere sogni ma una missione”. Una risposta molto toccante e profonda.

Per un autistico, infatti, vivere compiendo le stesse azioni, giornalmente, è un traguardo importante che trasmette sicurezza, poiché per loro l’imprevisto non è contemplato. In un paese in cui sembra non esserci spazio per la disabilità, riuscire a dare una piccola speranza a tutte le famiglie e ai ragazzi autistici, è per Federico di importanza vitale.

Tra le tante domande poste a Federico, c’è stata, anche, una domanda che ha commosso l’intera platea e in particolar modo chi l’ha posta, una madre con un figlio affetto dalla sindrome di down: “Un consiglio che Federico vorrebbe dare a un bambino diversamente felice e ai suoi genitori”. La risposta di quest’ultimo è stata davvero spiazzante: “Al bambino nulla. Perfetto così. Ai genitori di credere in lui, in tutte le sue capacità che ancora non si vedono. Credere che sarà diversamente felice”.

Attraverso la profondità di queste parole, Federico è riuscito ad entrare nei cuori di tutti i partecipanti, i quali
hanno davvero imparato tanto dalle sue parole.

(Fonte immagine: Disabilia).

Tecnologia, l’ uomo contro la macchina: realtà parallele a confronto

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A cura di Valeria Pagone.

Ormai, come nei nostri peggiori incubi, le macchine hanno quasi del tutto preso il posto dell’uomo nell’era moderna. L’automazione in molti settori lavorativi ha fatto sì che l’intervento dell’uomo fosse relegato, appunto ad un mero compito di controllo e supervisione; l’uso improprio degli smartphone provoca una sovraesposizione ad onde malsane per la salute, senza calcolare i danni ingenti che causa alle nostre menti.

Gli adulti pare riescano ancora a tenere sotto controllo l’uso dei telefonini ma i ragazzi e bambini sono sempre più assuefatti da tali tecnologie da non riuscire davvero più a farne a meno, situazione aggravata dall’eccessivo lassismo dei genitori nel relegare ai telefoni il compito di tenere impegnati i propri gli nel tempo libero.

Risulta invece molto utile l’uso sempre maggiore dei macchinari tecnologici in campo medico, superuo aggiungere che tali applicazioni servano a permettere che aumenti in modo esponenziale la qualità della vita di
ognuno di noi.

C’è poi la questione economica ed etica da tener presente, nella sempre crescente rincorsa delle varie nazioni verso il progresso tecnologico a tutti i costi, infatti si contrappongono due teorie, una secondo la quale un tale progresso diminuirebbe la povertà favorendo lo sviluppo economico, mentre la teoria opposta evidenzia come ovviamente a venire in possesso di tecnologie avanzate sarebbero solo una fetta più abbiente della popolazione, favorendo così invece maggiori disuguaglainze.

Nell’àmbito lavorativo, come sopra evidenziato, il progresso tecnologico favorirebbe la disoccupazione e di rimando lo stallo economico e dei consumi. Potrebbe sembrare di accorpare troppe argomentazioni, che prese singolarmente avrebbero il diritto di essere sviscerate per bene, c’è un comune denominatore in tutto ciò ed è appunto il progresso sempre crescente e smisurato che a volte non ci trova ancora del tutto pronti per accettare tali tecnologie, facendone quindi un uso improprio.

Sembra di trovarci in uno di quei film di fantascienza degli anni ’80 in cui le innumerevoli innovazione tecnologiche la facevano da padrone. Ora che invece la realtà ha di gran lunga superato l’immaginazione ci si trova davvero come in quelle scene apocalittiche in cui i robot cercavano di conquistare il mondo ma l’uomo con il suo discernimento, quello che lo diversicava dalle macchine, riusciva sempre, seppur per un soffio, ad averla vinta; solo che nei film c’erano attori pronti a recitare la propria parte al meglio, ora a rimetterci molto è l’intera umanità che invece troppo spesso permette alle macchine di comandare sulla propria vita, quella che non si può in alcun modo scambiare o confondere con il freddo calcolo di circuiti e di chip utilizzati.

Nell’era in cui le macchine decidono per noi, sapranno le generazioni future porre un limite a tale situazione? Per
concludere vi lascio con una citazione di Umberto Eco che trova ad attendere i nostri piccoli all’ingresso dell’aula
d’informatica alla scuola primaria, frase che trovo decisamente molto signicativa in proposito e che ci invita a riflettere a fondo: “Il computer è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.”