Foggia, Rilancio Quartiere Ferrovia e Decarbonizzazione della Pubblica Illuminazione con Edison Next

Rilancio Quartiere Ferrovia

Pubblicato oggi nell’albo pretorio del Comune di Foggia il bando di gara per l’affidamento dei lavori relativi alla riqualificazione, rifunzionalizzazione e potenziamento del Quartiere Ferrovia di Foggia. Si tratta di interventi di urbanizzazione primaria su strade, marciapiedi e arredo urbano tesi a migliorare la mobilità pedonale e in generale la qualità della vita in una zona nevralgica per la città.

Questo intervento specifico è parte integrante di altre azioni dell’amministrazione comunale, già avviate e/o in corso di completamento, dedicate specificamente al Quartiere Ferrovia e inserite nella progettualità “Foggia Città Sicura”.

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Tra queste: il potenziamento e la manutenzione straordinaria della Pubblica Illuminazione della zona; azione che rientra nell’ambito degli interventi previsti nel nuovo contratto con il soggetto incaricato del servizio (Edison Next). Il contratto è stato perfezionato secondo le procedure dettate da Consip e sarà ufficialmente presentato alla città la prossima settimana.

Le strade interessate dagli interventi sono tutte quelle comprese tra la stazione ferroviaria, via Conte Appiano e via Scillitani.. Si tratta di una di quelle misure già deliberate, a cui si fa riferimento all’art. 6 del Protocollo per la sicurezza siglato in Prefettura con il ministro Piantedosi lo scorso 6 febbraio, che dovranno essere integrate con altri interventi specifici di assetto urbano.

Sempre in linea con quanto convenuto nel Protocollo si sta lavorando anche per un potenziamento e una ottimizzazione dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona; così come si è intensificato il dialogo e il confronto con le realtà del terzo settore che operano nel quartiere per prevenire le situazioni di maggior disagio.

Da evidenziare che con il progetto Città Sicura, partito alla fine del 2021, accanto agli interventi sulle infrastrutture del Quartiere Ferrovia, si sono realizzati lavori di messa in sicurezza anche in altre strade cittadine (via Lussemburgo, via Caggese, via Guglielmi, etc) completate e/o in corso di completamento

Il costo complessivo delle opere previste in questo ultimo intervento in zona stazione ammonta a 669.850,06 euro, mentre la copertura economica complessiva dello specifico progetto è di 910.608,68 euro di cui: 755.012,53 euro quale somma riveniente da diverso utilizzo di mutui non utilizzati e 155.596,15 € quale quota parte a carico dell’ Amministrazione Comunale. Per l’affidamento dei lavori si procederà secondo le procedure di cui all’art. 60 del D. Lgs. n. 50/2016, con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Dal momento della pubblicazione ci sono 15 giorni per la presentazione delle offerte. Il bando è consultabile sul sito istituzionale del Comune all’indirizzo: https://comunefoggia.traspare.com/albo

 

Decarbonizzazione della Pubblica Illuminazione in 9 anni con Edison Next

“Edison Next, diventiamo l’energia che cambia tutto”. È questo la frase-chiave del colosso energetico e delle utilities che per 9 anni gestirà il servizio di pubblica illuminazione del Comune di Foggia in tutto il tessuto urbano cittadino e nelle 6 borgate extraurbane. A presentare in aula consiliare l’accordo siglato dalla commissione straordinaria, il commissario Sebastiano Giangrande insieme ai vertici di Edison Next, Ziello architetto sovraordinato, il Rup geometra Suriano, l’energy manager Elia Rosania e l’ingegner Paolo Affatato.

Giangrande in esordio ha spiegato la scelta di affidarsi a Consip per un appalto che attendeva da anni e sul quale indaga la magistratura. “Quelle che lavorano con Consip sono ditte garantite sotto il profilo morale e tecnico. Consip evita di andare a fare gare farraginose che possono provocare una serie di ricorsi. Edison Next è stata individuata come referente. È una procedura di trasparenza garanzia e legalità”. Il commissario ha voluto anche ricordare Marilisa Magno, protagonista dell’arrivo di Edison Next che “tanto ha dato per motivi e che strettamente personali ha ritenuto di dimettersi. Lei avrebbe potuto continuare ma per senso di deontologia ha ritenuto di non essere in condizioni di dare il 100 per cento. Ha dignitosamente scelto di fare un passo di lato. Ho imparato tanto da lei e ci tengo a manifestare il mio apprezzamento. I sovraordinati non sono a carico dell’Ente i nostri costi sono rimborsati dal Ministero con rigorosi rimborsi stabiliti per legge. La pubblica illuminazione era una delle nostre priorità dal momento del nostro insediamento. Questa è la sala e la casa dei foggiani ed è bene che venga aperta per questo appalto. Le attività sono cominciate dal quartiere ferrovia, che è tra i più attenzionati e va rimesso nelle condizioni di dignità per i foggiani e per chi arriva a Foggia è il biglietto da visita della cittàcittà”.

Netto anche Ziello che ha lavorato con Affatato: “È stato fatto un grosso passo avanti rispetto al passato. La procedura Consip dà garanzie un appalto avrebbe potuto generare una seri di ricorsi allungando i tempi di realizzazione del progetto. La convenzione poteva variare da 6 anni a 9 anni, abbiamo scelto i 9 anni per vedere il ritorno in termini di investimenti. Sui 28 milioni di euro ci sarà un 9 per cento di ritorno di quota investimenti pari a 2,8 milioni di euro per manutenzione straordinaria per investire nuove linee e nuovi impianti”. L’appalto Luce 4 della Consip ha delle variabili che permettono di tenere sotto controllo il contratto nei 9 anni. 19500 punti luce, 15300 sostegni, 245 i quadri elettrici che verranno efficientati.

“Verranno cambiati anche i sostegni. È un lavoro importante che ha dovuto trovare diverse sinergie, è il gruppo che consegue gli obiettivi”, ha concluso Ziello. “Il mio auspicio è che si possa portare Foggia dove merita”, ha detto invece Affatato.

Parole chiare dal board di Edison Next. “La situazione dell’infrastruttura ha bisogno di grandi investimenti per la sicurezza elettrica. L’impianto di pubblica illuminazione è il più capillare di una città. Gestiamo Venezia, Cremona e Pavia siamo una azienda esperta con risultati visibili e documentali con 13 campi eolici in Puglia un deposito di GPL, 10 siti di sanità pubblica. Abbiamo una grande ambizione in Puglia con Anci abbiamo preparato un cronoprogramma per la decarbonizzazione: 509 km quadrati, 150mila persone 9 anni contratto. 6,7 milioni di investimento il primo anno”.

“Cos’è la Convenzione Consip 4? È una centrale di acquisto per servizi e forniture che controlla i risultati della gara d’appalto. È una garanzia di etica e di compliance. I vantaggi per le pubbliche amministrazioni sono tante: riduzione dei costi del servizio, la riduzione dell’impatto ambientale, un unico interlocutore che faccia investimenti e gestisca l’opera, la semplificazione dei processi con ma digitalizzazione, il servizio erogato customizzato sulle necessità e l’abbattimento”.

L’opera di riqualificazione illuminotecnica prevede la sostituzione di oltre 19.500 punti luce con nuove tecnologie led di ultima generazione su tutto il territorio cittadino garantendo un risparmio energetico annuo pari al 70%, con una riduzione di emissioni in atmosfera di circa 1.600 tonnellate di CO2 all’anno, corrispondenti alla quantità assorbita da 12.000 alberi. Gli interventi prevedono anche l’installazione di un sistema di telecontrollo sulla totalità dei quadri elettrici cittadini, la sostituzione di circa 2.100 sostegni e di 245 quadri elettrici con la riqualificazione di oltre 40 km di linee elettriche.

I lavori, già iniziati, termineranno entro un anno: il servizio di gestione includerà la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura impiantistica, la fornitura dell’energia elettrica, l’energy management ed il servizio di gestione degli impianti. Nell’ottica di servizio e vicinanza alla comunità, in collaborazione con l’amministrazione comunale, è stato inoltre predisposto un servizio di contact center per tutti i cittadini attivo 365 giorni l’anno 24h/24. Questo il numero verde, già attivo: 800 628 172.

“Dobbiamo andare incontro ad una riduzione di consumi ambientali ma Foggia avrà una illuminazione migliore dando visibilità ai cittadini. È un salto epocale a mio avviso. Raggiungeremo anche qui quello. Stiamo andando incontro ad un nuovo modo di concepire la città. Noi dobbiamo mantenere il ruolo di controllo”.

La condivisione dei risparmi viene ribaltata sulla pubblica illuminazione sul canone annuo. Come ha spiegato Rosania la sostenibilità ambientale del Comune di Foggia è gia massima perché viene rifornito al 100 per cento da fonte rinnovabile. Ciliegina sulla torta il “regalo” di Edison Next che ogni anno darà 40mila euro per le luminarie natalizie.

Edison Next si impegna anche alla manutenzione programmata e preventiva e alla manutenzione a guasto secondo dei parametri prestabiliti dalla Key pa: “Noi sapremo prima del cittadino se una lampada è spenta attraverso il call center. I quadri elettrici saranno quasi totalmente sostituiti, più del 90 per cento. Consip fissa un parametro di performance. Quando siamo arrivati c’era un tasso di guasto pari al 12 per cento. Vogliano ridare luce alla città”.

(Fonte: Cominicato Albo Pretorio Comune Foggia, Comunicato Edison Next, Immediato.net, Comune Foggia, Google Maps)

Coldiretti Puglia, Foggia seconda per alberi ogni 100 abitanti

“Cresce il numero degli alberi nelle città capoluogo della Puglia con un aumento del 24%, ma sono ancora pochi per contrastare l’inquinamento ambientale e i cambiamenti climatici dagli effetti sempre più dirompenti”. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat sull’ambiente urbano aggiornati al 2021 relativi alle città capoluogo.

Nelle città capoluogo sono stati censiti quasi 142mila alberi in Puglia, dove a guidare la classifica c’è Bari con quasi 30mila alberi – continua Coldiretti Puglia – seguita da Foggia, Taranto, Lecce, Barletta, Brindisi e Andria, fanalino di coda con soli 15mila alberi.  Differente la disponibilità di alberi per abitante, dove la classifica si inverta con Bari che conta solo 9 alberi per 100 abitanti, Taranto quasi 11, Foggia 14 e Andria 15 ogni 100 abitanti, con Barletta, Lecce e Brindisi che offrono oltre 20 alberi ogni 100 abitanti.

Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia –  ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano che nella maggior parte delle città non supera i 10 metri quadrati per abitante con una situazione preoccupante per i grandi centri dove si oscilla dai 9,2 di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi, secondo l’Istat.

Pesa dunque la carenza di verde urbano quando si stima che una pianta adulta – evidenzia Coldiretti regionale – sia capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. In Puglia però si dispone al massimo di scarsi 15 metri quadrati di vede urbano per abitante, con i valori peggiori proprio nelle metropoli secondo l’analisi della Coldiretti su dati istat. Grazie ai fondi del Pnrr però – sottolinea Coldiretti – sono in arrivo 6,6 milioni di nuove piante per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog.

Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia – per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10.

Un danno economico ed occupazionale rilevante – continua Coldiretti Puglia – ma che colpisce anche l’ambiente, poiché con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10.

Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente – spiega Coldiretti – proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento. In questo contesto la piantumazione di nuovi alberi e la crescita del verde viene favorita dalla proroga del bonus verde che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici.  Saranno piantati 446mila alberi entro il 2024 nella città metropolitana di Bari – 41 comuni – spiega Coldiretti Puglia –  in cui vivono più di 1.224.756 di abitanti – per contrastare l’inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, oltre alla necessità di far rifiorire in tutta la Puglia città, giardini, aree pubbliche e private per combattere lo smog e gli effetti dei cambiamenti climatici, finanziati con le risorse del PNRR.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – conclude Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari di alta qualità e al giusto prezzo con l’irrigazione che può fare la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo.

(Fonte: comunicato stampa Coldiretti Puglia)

Pres. Annito di Pietro, quasi 91 anni ma non li dimostra

A cura del prof. Alfonso Maria Palomba.

«Vita sine proposito vaga est» (La vita senza uno scopo, non ha senso): così scriveva Seneca a Lucilio
quasi duemila anni fa, ricordandogli (cfr. Epist. 95, 46) che nella direzione del “porto” da raggiungere l’uomo
deve saper orientare ogni sua azione, ogni suo comportamento, ogni sua parola, al pari dei naviganti capaci di dirigere il loro corso, guardando a qualche stella.

In questa direzione credo che patron Annito Di Pietro (classe 1932) abbia profondamente
metabolizzato, intus et in cute, l’idea espressa dal losofo di Cordova, al punto da lasciarsi completamente
travolgere, sei anni dopo il suo pensionamento (1997), da un “sogno” straordinario, quello di veder crescere sul piano sociale e culturale la sua comunità di appartenenza (leggi: Ortanova), alla quale ha dedicato e
continua a dedicare tutte le sue energie intellettive ed umane.

Inseguendo questo “sogno”, inteso come meta ultima del suo agire (il “porto”), e avendo, lungo il cammino, come guida la stella polare della cultura, Annito Di Pietro, nell’ultimo ventennio (a far data dal 2003 ad oggi), è riuscito così a “costruire”, nell’area dei “5 Reali Siti” e non solo, un formidabile “sistema culturale”, in cui gli eventi di volta in volta realizzati si sono congurati come tanti tasselli di un mosaico, come parti di una grande composizione, che hanno obbligato tutti i partecipanti alle varie iniziative ad intraprendere un viaggio contaminante tra dati culturali e prospettive di senso ai ni della crescita del territorio.

Tante tappe, quelle progettate dal Nostro, che si sono snodate lungo una sorta di spirale, che ad ogni voluta ha toccato punti sempre più lontani dal centro, eppure sempre ad esso tenacemente legati. Il centro, nella visione del regista Annito, è stato e continua ad essere il suo “amore filiale” per la terra che lo ha visto nascere, crescere e maturare sul piano umano e culturale.

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Il rag. Annito di Pietro, presidente della’ associazione culturale”L’ Ortese” di Orta Nova.

Dal suo generoso e disinteressato impegno per la terra “natia” proviene, infatti, una “bella” lezione di creatività, di progettualità e di fiducia nel futuro, qualità tutte per le quali ogni cittadino di Orta Nova, se non dell’intero territorio dei “Reali Siti”, non può che esprimere ogni apprezzamento possibile. Così come faranno il 10 marzo 2023, in occasione del suo novantunesimo compleanno, i suoi collaboratori, i suoi amici e familiari, coloro che hanno avuto la possibilità di incontrarlo lungo il cammino, tutti da patron Annito invitati ad in un convivio amicale, dove sono certo che non solo si festeggerà, ma anche si programmerà il futuro.

Annito Di Pietro, infatti, non è un uomo che molla, ma, a dispetto delle quasi novantuno primavere accumulatesi sulle sue spalle, continuerà a guardare alla realtà che lo circonda come ad un’isola ancora da scoprire, appunto,
con gli occhi incantati di un fanciullo. Buon compleanno, Annito !!

 

IL LAVORO NEL FUTURO CONOSCERE PER FARE SCELTE CONSAPEVOLI E IN TEMPO UTILE

IL LAVORO NEL FUTURO
CONOSCERE PER FARE SCELTE CONSAPEVOLI E IN TEMPO UTILE
10 seminari destinati a:
– chi cerca lavoro sia in modalità subordinata sia imprenditoriale
– chi sta ancora studiando e pensa al suo futuro nel lavoro
– genitori e giovanissimi che si trovano a dover decidere la loro strada al primo grande bivio, all’inizio della scuola superiore
– chi vuol saperne di più, sta cercando nuove idee, spunti per reinventarsi
Docenti: ing. Bruno Giglio, imprenditore/formatore, conoscitore del mondo del lavoro; rag. Pietro Tempesta, dirigente esperto in banche e finanza; dott.ssa Patrizia Pasci, psicologa e psicoterapeuta; dott.ssa Manuela Puerari, psicologa del lavoro; dott. Luca Giacci, psicoterapeuta; dott. Leonardo Malvasi, specialista in comunicazione social media; dott.ssa Valentina Merlotti, esperta di orientamento al lavoro e bilancio delle competenze; dott. Matteo Guerrieri, competente nelle assicurazioni; dott. Marco Dal Piaz, esperto nel job scouting per trovare il lavoro tra pubblico e privato.
Vedi allegato

Il Lavoro nel Futuro 2023

Aumento dell’indice di fabbricabilità per le aziende agricole pugliesi

Aumento dell’indice di fabbricabilità per le aziende agricole pugliesi: la Corte Costituzionale dà ragione alla Regione Puglia.

La soddisfazione di Confagricoltura Foggia

Anche l’ultimo intoppo è stato rimosso e così, finalmente, le nostre aziende potranno godere di un iter più veloce per la costruzione di capannoni e immobili per l’attività di trasformazione di prodotti agricoli, aumentando l’indice di fabbricabilità, ove non sia possibile l’attività di recupero e/o riconversione delle strutture preesistenti complementari ed accessorie all’attività principale”.

Esprime soddisfazione Confagricoltura Foggia per la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha finalmente fatto chiarezza sulla disposizione in materia urbanistica, prevista dalla legge della Regione Puglia n.39 del 30 novembre 2021 su proposta del consigliere Tutolo, contro cui era stato presentato ricorso.

La suprema Corte, per la parte in questione, si è pronunciata in modo chiaro dichiarando inammissibile il ricorso ed esplicitando che: gli interventi consentiti da tali disposizioni non riguardano gli insediamenti residenziali in zona agricola e che si fa chiaramente riferimento a fabbricati che devono avere destinazione produttiva, e non dunque residenziale.

“La Corte – evidenzia Filippo Schiavone presidente di Confagricoltura Foggia – ha ben compreso la ratio di una norma che ha come suo unico fine quello di permettere alle aziende agricole di non sottostare a limiti burocratici che impediscono al settore di esprimere tutte le sue potenzialità.

Vincolare, particolarmente sul nostro territorio, la costruzione di immobili funzionali alla attività imprenditoriale a parametri vecchi e superati significa non permettere al settore primario di consolidarsi e diversificare. Ribadiamo – conclude Schiavone che la tutela e la salvaguardia del territorio è l’attenzione principale dei veri agricoltori pugliesi. Perché la terra rimane il primo fattore di produzione per le nostre aziende”.