A cura della dietista dr.ssa Federica de Finis.

Quanto sale c’è nel cibo che mangiamo? L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce dei livelli di assunzione raccomandati di sale, che corrispondono a meno di 5g al giorno pro capite, l’equivalente di un cucchiaino da tè.

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Questo perché il sale, se consumato in quantità eccessive, può determinare un aumento della pressione arteriosa, che è correlato ad un aumentato rischio di sviluppare patologie cardiovascolari e cerebrovascolari (come
infarto e ictus). Quindi è una buona norma preventiva ridurre l’eccesso di sale nella dieta. Ma come fare?

Partiamo dal presupposto che la maggior parte del sale che consumiamo non deriva da quello discrezionale, ovvero aggiunto agli alimenti quando cuciniamo, ma da quello non discrezionale, cioè quello contenuto dagli alimenti confezionati che quotidianamente acquistiamo e consumiamo. Questo perché il sale è un ottimo conservante, oltre che un esaltatore di sapidità.

Quindi prima regola da seguire per ridurre il sale in eccesso nella dieta è ridurre il consumo di prodotti confezionati e conservati. Seconda buona regola è poi quella di ridurre il sale che aggiungiamo agli alimenti durante la cottura. Abbiamo già detto che il sale esalta la sapidità del cibo, ma potremmo esaltare il sapore
dei cibi anche con spezie ed erbe aromatiche, riducendo così la quantità di sale aggiunto.

Inoltre dovremmo imparare a dare uno sguardo alle etichette degli alimenti che acquistiamo e, in particolare se abbiamo bisogno di ridurre l’eccesso di sale per motivi medici, dovremmo preferire prodotti che hanno in etichetta meno di 0,3g di sale per 100g (o 0,12g di sodio).

Evitiamo anche di portare il sale in tavola, in modo da non assumere l’abitudine di aggiungere sale agli alimenti che sono stati già salati in cottura. Questa abitudine non deve essere incoraggiata soprattutto nei più piccoli, e dobbiamo ricordare che il sale non andrebbe utilizzato negli alimenti per bambini no ai 2 anni.

Ricordiamo inoltre che il sale può essere nascosto anche in alimenti insospettabili, come quelli dolci: un esempio su tutti è quello dei cornflakes. Quindi, al ne di ridurre l’eccesso di sale nella dieta e prevenire le patologie,
leggiamo le etichette quando acquistiamo prodotti confezionati e preferiamo quelli con ridotto contenuto di
sale, limitiamo l’uso di prodotti confezionati e conservati, preferiamo spezie e aromi naturali per insaporire i cibi riducendo le quantità di sale aggiunto. Spero che questo articolo vi sia stato utile!

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