A cura di annito di Pietro.

“Ci siamo ritrovati davanti a fatti di sangue con giovani protagonisti. Fatti di sangue non legàti alla criminalità organizzata. Ho sempre proclamato il lutto cittadino per ogni vittima allo scopo di fermarci e riflettere”. Poi conclude: “Le amministrazioni vanno accompagnate dai cittadini e dallo Stato, soprattutto in terre difficili come questa ma spesso c’è diffidenza. Ci si sente soli. Per la mia onestà intellettuale andare avanti in una situazione del genere rappresenta solo un danno per il vivere civile. Rassegno con effetto immediato le mie dimissioni”.

Cosa dire di tutto questo? Alcune riflessioni: è da molto che non frequento il Palazzo di Città, ma da semplice cittadino posso esprimere un mio modesto pensiero e qualche riflessione.

La non esperienza della maggioranza di questa amministrazione ha forse indotto a commettere qualche errore. Posso affermare che quasi tutti sono persone oneste e che amano il loro paese. Giovani professionisti che ce l’hanno messa tutta. Forse sono stati proposti a gestire qualcosa più grande di loro, ma in buona fede e correttezza.

Una notizia che mi ha sorpreso. Comunque dobbiamo andare avanti. Questa è l’Italia. Stiamo attraversando un periodo molto difficile, siamo diventati più poveri ma sono sicuro che ne usciremo fuori da questo tunnel. La capacità di noi italiani, come lo abbiamo dimostrato in passato, riuscirà a sconfiggere la malerba che infesta il nostro territorio.

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