Foggia Green, Finalmente Aperti i Campi Diomedei

8Foggia cambia look. Finalmente aperto il Parco Campi Diomedei dopo una lunga gestazione e infiniti lavori. Novità anche in villa comunale con l’illuminazione serale molto apprezzata dai foggiani.

Ma sono soprattutto i Campi Diomedei l’attrazione tanto attesa dai cittadini. Ne ha parlato l’avvocato ed attivista Giuseppe Potenza: “Ho voluto respirare questo luogo e coglierne il suo senso più profondo – ha scritto sui social -.

Le panchine non saranno bellissime, ma è difficile vandalizzarle. Gli alberi sono pochi rispetto alle esigenze di un parco così grande, ma gli alberi, grazie a Dio, possono essere sempre piantati. Originariamente era un parco tematico, adesso è monotema, ma si può fare meglio e si può fare tanto”.

Per Potenza “la sua apertura è una bella notizia per noi foggiani. Quando si elabora una critica, essa deve essere sempre costruttiva. Ed io, adesso, seduto qui nel Parco, convengo con lei.

Questo è un luogo magico che rimanda alla nostra infanzia. Mi vedo ancora con la mia manina stringere quella di mio nonno quando mi portava all’ippodromo. Il Parco Campi Diomedei è, comunque sia e qualsiasi aspetto abbia, un luogo del cuore.

Ho visto tanti ragazzi che fanno jogging. È una cosa bella. L’erba verde rende il luogo accogliente. Credo che abbiamo il dovere di esserne custodi e di preservarlo.

La mia riflessione è questa: un bene pubblico può anche essere soggetto a critiche, perché appartiene a tutti, ma, proprio perché è di tutti, bisogna difenderlo strenuamente e, se possibile, migliorarlo”.

(imm.net)

Consorzi di Bonifica Commissariati, Fondo di Rotazione da 5 Milioni di Euro

È stata approvata dalla Giunta della Regione Puglia l’istituzione del fondo di rotazione destinato all’anticipazione delle spese di progettazione tecnica per interventi nel settore dell’irrigazione e della bonifica.

Si tratta di un provvedimento strategico che consentirà ai consorzi di bonifica commissariati della Regione Puglia di poter progettare e portare a realizzazione una serie di opere infrastrutturali fondamentali per ripristinare le reti di distribuzione dell’acqua nelle aree rurali pugliesi.

“I Consorzi di Bonifica Commissariati hanno necessità di partecipare a bandi nazionali e comunitari per poter procedere all’ammodernamento delle infrastrutture – ricorda l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – e devono realizzare progetti esecutivi, che dovranno puntare alla riduzione delle perdite di acqua da destinare all’irrigazione dei nostri campi. Con questi 5 milioni di euro per l’annualità 2023, i quattro Consorzi Commissariati (Terre d’Apulia, Stornara e Tara, Ugento Li Foggi e Arneo) potranno affidare a servizi di ingegneria e architettura le progettazioni degli interventi, che hanno un elevato grado di complessità, e potranno così iniziare opere di bonifica ed efficientamento delle reti.

È un impegno di sostegno vicendevole che si attua con l’istituzione del Fondo di rotazione, con l’obiettivo di un risanamento reale delle reti idriche a servizio dell’agricoltura pugliese”.

Il Fondo di rotazione punta pertanto a sostenere i Consorzi di Bonifica Commissariati della Regione Puglia nella realizzazione di interventi (opere e/o infrastrutture) a valere su fondi europei, statali e regionali attraverso la concessione di un contributo in conto anticipazione, che dovrà essere poi rimborsato con una tempistica già definita a seconda della tipologia di fondi che i consorzi utilizzeranno per la realizzazione delle opere.

Il Fondo di rotazione è a valere sulle economie di spesa di somme rivenienti dall’attuazione dei progetti di riallocazione delle risorse liberate POR Puglia 2000/2006 ed è stato istituito con apposita variazione di bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023-2025 mediante l’applicazione dell’Avanzo di amministrazione ai sensi dell’Articolo 42, comma 8, del D.lgs. 118/2011 e ss.mm.ii.

(Regione Puglia)

Nidi e Tecnonidi, Nuovi Finanziamenti dalla Regione Puglia

Conferme come i Contratti di Programma e i Pia (ordinari e turismo), ampiamente rodati e di grande successo, e alcune novità come i MiniPacchetti Integrati di agevolazione (MiniPia), ma tornano, a grande richiesta, anche Nidi e TecnoNidi con una dotazione complessiva per entrambi che supera i 59 milioni di euro.

Saranno questi i primi sette avvisi del ciclo di programmazione 2021-2027, la cui uscita è prevista nei prossimi mesi.

La Giunta regionale nell’ultima seduta ha varato le linee di indirizzo e ha approvato le schede di pre-informazione per Contratti di Programma, Pia e MiniPia; inoltre sono state stanziate dal Programma regionale Puglia Fesr/Fse+ 2021-2027 le risorse per Nidi e TecnoNidi, per la cui copertura è stata necessaria una variazione al Bilancio di previsione 2023 e pluriennale 2023-2025.

Gli avvisi saranno gestiti tutti da Puglia Sviluppo in qualità di organismo intermedio e finanziario.

In questo ciclo di programmazione ad accomunare e contraddistinguere tutti gli Avvisi è l’attenzione preponderante per le attività di ricerca e innovazione. A sottolinearlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci che spiega: “Contratti di Programma, Pia, Nidi e TecnoNidi sono strumenti consolidati che hanno avuto grandi riscontri nelle precedenti programmazioni.

Nel ciclo 2014-2020 hanno generato da soli più del 60% degli 8 miliardi movimentati da tutti gli strumenti agevolativi per le imprese. Ma con questa programmazione puntiamo in modo deciso a forme di sostegno sempre più integrate, strutturali e pluriennali e, per questo, abbiamo deciso di focalizzare maggiormente l’attenzione sui temi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale che diventano l’elemento distintivo dei Contratti dei Programma e dei Pia.

Altri fattori che accomunano anche i MiniPia sia ordinari che del turismo sono gli investimenti per l’innovazione, per la tutela ambientale e per la formazione di nuove competenze in tema di trasformazione digitale e riconversione green. Con Nidi e TecnoNidi favoriamo l’autoimprenditorialità e valorizziamo le startup tecnologiche e le piccole imprese innovative che stanno dando un enorme impulso all’innovazione pugliese. È il nostro contributo alla crescita della competitività, dell’occupazione e del benessere non solo in Puglia ma anche in Italia e in Europa”.

In particolare per i Contratti di Programma, gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo promossi da una o più grandi imprese ma a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup.

A loro volta i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.

L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da minimo di 5 milioni di euro e arrivare ad un massimo di 110 milioni di euro.

I Programmi Integrati di Agevolazione (Pia), a differenza di quanto avvenuto nelle precedenti programmazioni, diventano un unico avviso rivolto sia alle medie che alle piccole imprese che possono presentare, singolarmente o con altre Pmi, startup e imprese innovative, programmi di investimento per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, sviluppo e qualificazione delle competenze oltre che acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. In questa programmazione sono ammesse anche le iniziative commerciali che nel loro programma di investimento prevedano progetti di innovazione.

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili per i Pia è compreso tra un minimo di 1 milione e un massimo di 50 milioni di euro.

Nel ciclo di programmazione 2021-2027 debuttano per la prima volta i MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione.

Si rivolgono a micro e piccole imprese e ai liberi professionisti con l’obiettivo di far fronte alle nuove sfide imposte dall’innovazione e dalla transizione ecologica e digitale attraverso la reingegnerizzazione dei cicli produttivi e l’avvio di processi di economia circolare; ma hanno anche la finalità di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese di minore dimensione, sostenere il loro posizionamento a livello nazionale e internazionale, supportare la diffusione dell’innovazione, sostenere e qualificare l’aggiornamento e l’adeguamento delle competenze del loro personale oltre che favorire l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.

Potranno essere agevolati investimenti produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati a temi quali la digitalizzazione, l’energia e l’ecosostenibilità che devono essere integrati con progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale delle imprese.

I programmi di investimento dei MiniPia dovranno avere un importo complessivo ammissibile compreso tra 30mila e 5 milioni di euro.

Anche il pacchetto per le imprese turistiche include sia Pia che MiniPia. In particolare i Programmi Integrati di Agevolazione Turismo (Pia Turismo) già ampiamente utilizzati nelle precedenti programmazioni, in questo nuovo ciclo devono essere integrati con investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico e di gestione dei rifiuti. Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili per trasformarli in strutture turistico-alberghiere di almeno 7 camere, tutte attività finalizzate al recupero e alla riqualificazione di un patrimonio già esistente o di pregio, come nel precedente ciclo.

Questa volta tuttavia è prevista necessariamente anche l’integrazione con almeno un intervento che riguardi programmi di innovazione tecnologica, progetti formativi per qualificare competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, e investimenti specifici a favore della tutela ambientale. Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.

I Pia Turismo potranno essere presentati da un’impresa grande, media o piccola e da reti d’impresa e consorzi. I programmi di investimento dovranno avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 5 e 40 milioni di euro.

Anche i MiniPia Turismo si rivolgono alle aziende turistiche di ogni dimensione, dalle grandi alle piccole imprese, incluse le reti d’impresa e i consorzi, ma variano gli importi ammissibili che oscillano tra i 30mila euro e i 5 milioni. Importante sottolineare le finalità che accomunano sia Pia che MiniPia dedicati al turismo e che differenziano questi strumenti da quelli della precedente programmazione.

Le finalità questa volta sono infatti l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green, ma anche la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico, la formazione degli operatori e il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.

In particolare per i MiniPia Turismo, gli investimenti devono essere finalizzati al recupero del patrimonio esistente (dagli edifici abbandonati o non ultimati alle masserie, palazzi storici, trulli, torri e fortificazioni) da trasformare in strutture turistico-alberghiere o extralberghiere con almeno 5 camere.

Per tutti i cinque gli avvisi la forma dell’aiuto è il contributo a fondo perduto, per i MiniPia sia ordinari che destinati al turismo, alla sovvenzione diretta (a fondo perduto) si aggiunge un 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento bancario e il 10% di Esl (Equivalente sovvenzione lorda) su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.

Per i contratti di Programma e per i Pia Turismo gli investimenti produttivi delle grandi imprese potranno essere agevolati solo qualora si rendessero disponibili in futuro risorse finanziarie non comunitarie.

Inoltre, la Giunta regionale ha stanziato, con variazione di bilancio, gli importi degli strumenti di agevolazione Nidi e TecnoNidi. Si tratta complessivamente di oltre 59 milioni di euro di cui 39,4 milioni per Nidi e 19,7 milioni per TecnoNidi, tra risorse per sovvenzioni e prestiti.

In particolare TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata.

L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento ed è previsto un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività

Allo stesso modo Nidi (Nuove iniziative d’impresa) offre un aiuto per l’avvio di una nuova microimpresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività.

Lo strumento agevola in particolare compagini giovanili, imprese femminili, nuove aziende e imprese turistiche partecipate per almeno il 50% da soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro.

L’investimento proposto può avere un valore compreso tra 10mila e 250mila euro, con agevolazione che varia al crescere del valore dell’investimento.

Per tutti i sette avvisi, l’apertura della procedura è fissata nel secondo semestre 2023. La partecipazione potrà avvenire solo online attraverso la piattaforma Puglia Semplice.

(Regione Puglia)

Puglia, avviata la Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SRACC)

Cambiamenti climatici ed eventi estremi: per la prima volta viene realizzato in Puglia uno studio climatico a scala locale.

Il documento proposto oggi alla Giunta regionale dall’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, rappresenta un quadro di analisi dello scenario climatico pugliese del presente e del passato, effettuato attraverso l’analisi di dati di piovosità e temperatura degli ultimi 30 anni, con il supporto della Protezione Civile regionale, e la proiezione climatica futura per i prossimi 100 anni, elaborando le banche dati delle simulazioni modellistiche meteorologiche messe a disposizione del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).

La Puglia in questo momento si colloca tra le poche regioni italiane (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Sardegna) ad aver delineato i primi indirizzi per una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici che sarà lo strumento di riferimento che orienterà l’azione amministrativa in tal senso, a partire dalle evidenze tecnico-scientifiche fino alle misure che dovranno essere assunte nella pianificazione e programmazione regionali nei diversi comparti, con attenzione ai processi di governance, di coordinamento istituzionale orizzontale e verticale e di partecipazione pubblica.

Oggi con delibera di Giunta regionale si è preso dunque atto degli elaborati “Indirizzi per la stesura della Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC)” e si è approvato l’elaborato “Piano di adattamento e mitigazione climatica nell’area eleggibile della Regione Puglia”, prodotto dal progetto Interreg AdriaClim quale strumento di pianificazione in tema climatico, in quanto rappresenta uno studio approfondito per l’area costiera adriatica pugliese.

“Il bacino del Mediterraneo è identificato come uno degli hot spot del riscaldamento globale, ossia come una delle aree con il maggior impatto dei cambiamenti climatici – afferma l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio -.

La Puglia è totalmente coinvolta in questo scenario e ormai siamo pienamente consapevoli di come ondate di calore ed eventi metereologici estremi incidano sempre di più sulle nostre vite.

Per questa ragione, come Assessorato, abbiamo fortemente voluto predisporre uno studio che dia risposte certe e azioni concrete per adattarsi al fenomeno su scala locale. Le risultanze dello studio confermano il fenomeno dei cambiamenti climatici in corso con innalzamenti termici e piovosità anomale rispetto al passato.

Lo studio verifica, inoltre, i principali rischi e vulnerabilità legati ai cambiamenti climatici per il contesto pugliese, proponendo un set di azioni di adattamento classificate per ambito territoriale analizzato.

Per contrastare e incidere sui cambiamenti climatici è necessario avviare processi di adattamento al fine di anticipare gli effetti avversi e adottare azioni adeguate a prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare”.

“Molto resta ancora da fare e la redazione della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici rappresenterà la traccia su cui muoverci per affrontare il mutamento del clima” conclude l’assessora Maraschio.

Analizzando il territorio attraverso la lettura degli strumenti di pianificazione vigenti e le varie fonti bibliografiche disponibili è stato possibile individuare sette pericoli prioritari per la regione Puglia: alluvioni; allagamenti; frane; siccità; incendi; sicurezza idrica; ondate di calore; erosione delle coste.

Lo studio inoltre sarà un utile indirizzo per la redazione dei PAESC- Piani di azione Locale per l’Energia Sostenibile e il Clima, strumento di pianificazione locale di competenza comunale.

Per ogni Comune della Puglia è stata elaborata una scheda di dettaglio con le analisi climatiche al fine di fornire a ciascuno una preliminare analisi di scenario climatico, quale dato “prelavorato” per la valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità.

Al fine di ampliare la consapevolezza e rendere lo studio uno strumento utile alle pianificazioni regionali e locali, con un approccio multisettoriale e multilivello a seguito della presa d’atto della giunta, si avvierà una fase di consultazione pubblica per promuovere il confronto con agenzie, enti di ricerca ed enti regionali e locali per la validazione delle opzioni e delle priorità, anche attraverso un apposito questionario per l’accrescimento della consapevolezza rispetto alla tematica, predisponendo la pubblicazione della documentazione sul sito https://www.regione.puglia.it/web/ambiente.

(regione Puglia)

Il Caso della Peronospora Arriva sul Tavolo dell’Unione dei Cinque Reali Siti

A cura di Salvatore Cuccia.

Il giorno 31 luglio 2023, l’Unione dei Cinque Reali Siti ha tenuto una riunione del consiglio e con delibera n°
3, votata all’unanimità dei presenti, ha espresso la posizione in merito alla questione Peronospora che in questi
mesi sta affliggendo le campagne circostanti.

All’assise erano presenti i consiglieri: Ricco Raffaella, Masucci Maria Caterina, Tumulo Antonietta, Di
Carlo Antonio (Presidente dell’Unione), Di Vito Domenico, De Luca Leonardo, Andreano Brigida (ex
vicesindaco di Stornara), Iagulli Antonio, Raffaele Lucia, nonché alcuni primi cittadini dei Cinque Reali Siti.
Tra i quali: Colia Massimo (Stornarella), Di Michele Umberto (Carapelle) e Nigro Roberto (Stornara).

All’adunanza ha anche aderito la Senatrice Gisella Naturale (Movimento Cinque Stelle) e vari esponenti delle
associazioni sindacali e professionali.

Tutti i consiglieri e gli amministratori delle città in modo unanime hanno condiviso la gravità del momento, l’urgenza e la necessità di instradare in tempi stretti un percorso che porti a risultati concreti prima che la situazione possa degenerare, sottolineando la funzione fondamentale che può svolgere l’Unione quale soggetto di rappresentanza unico per l’area.

Tra l’altro, la controversia ha visto gliinterventi di esperti delle tematiche, che con il loro contributo hanno aiutato l’unione a redigere le linee della delibera; fra i vari interventi vi è stato quello di Daniele Calamita (coordinatore CGIL 5 reali siti), del Presidente della Coldiretti Provinciale, Di Matteo Mario, di Gentile Giuseppe (Coldiretti Orta Nova), oltre a agricoltori e professionisti che hanno evidenziato le difficoltà oggettive che vivono sulla loro pelle, fra cui l’Avv. Matteo Silba e Vittorio Feola (produttore vitivinicolo di Orta Nova).

A conclusione della discussione, la Senatrice Gisella Naturale, facendo proprie le istanze emerse, ha assunto l’impegno di sostenere queste istanze nelle sedi nazionali opportune, sottolineando la propria vicinanza al territorio ed alle sue popolazioni.

Accettate tutte le istanze, il Presidente dell’Unione, ovvero Antonio Di Carlo, ha proposto e messo ai voti
(all’unanimità) con il pieno sostegno dei Sindaci presenti, la delibera, che vincola l’unione ad attivarsi su
questa tematica.

Quali sono stati i punti salienti? Ecco, in sintesi:

  • la petizione alla Regione Puglia in modo necessario ed urgente, per quanto di propria competenza, di deliberare lo stato di crisi settoriale;
  • la richiesta al Prefetto di un Tavolo di lavoro permanente per il monitoraggio dell’emergenza e per le valutazioni da sottoporre al Governo;
  • l’istanza alla Comunità Europea, di provvedimenti necessari per le Aziende enologiche ed a sostegno dell’intero comparto agricolo colpito dalle avversità;
  • oltre questo è stato chiesto al sindaco del Comune di Cerignola, di adottare uguale delibera per coordinare in modo comune le attività di tutela delle aziende e dei lavoratori dell’intero territorio.

E ancora, è stato chiesto anche alle associazioni sindacali di categoria, presenti e non nel consiglio, di sostenere le iniziative istituzionali e supportare in modo unitario le azioni nei confronti degli Enti preposti. Infine, è stato chiesto alla Regione Puglia e al Governo le rogatorie dei mutui, consentendo di posticipare le rate fino al prossimo raccolto.

Gli ultimi interventi: l’azione della Cofidi per la copertura dei debiti sia con le farmacie agricole per l’acquisto
dei prodotti, che per le attività svolte per la preparazione degli impianti vitivinicoli e sia dei prestiti agrari
contratti con gli istituti di credito, con possibilità di restituire in modo dilazionato il pagamento a rimborso con
inizio da gennaio 2025; un contributo di € 5.000,00 per ettaro quale primo ristoro per il sostentamento delle
famiglie.

Un contributo economico, per chi nell’anno precedente aveva giornate lavorative in viticoltura, dell’entità di quanto stabilito con il bonus COVID a compensazione del mancato reddito per il periodo estivo legato alla potatura verde e in coincidenza del periodo mancata raccolta.

Ed infine, la richiesta all’INPS, sempre per chi nell’anno precedente aveva giornate presso aziende viticole, il blocco degli elenchi anagrafici con il riconoscimento delle giornate previdenziali dell’anno precedente.

Più avanti, la riunione ha stabilito di nominare il Sindaco del Comune di Stornara, Nigro Roberto, quale
rappresentante dell’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti che sia da essa delegato e che possa concertare
tutte le azioni da intraprendere con le associazioni di categoria.

 

Lobby Dentisti Pugliesi, Forte No all’Apertura alle S.p.A.

Fortissime critiche sono state mosse dai presidenti delle commissioni Albo Odontoiatri degli Ordini dei Medici e Odontoiatri della Puglia in merito alla proposta di modifica dei regolamenti regionali attuativi relativi agli studi odontoiatrici, dei loro requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici.

È quanto è emerso nell’incontro tenutosi il 31 luglio in III Commissione consiliare della Regione Puglia, alla presenza dell’assessore regionale Rocco Palese in merito alla DGR n.876 del 20/06/2022 ‘Approvazione schema di regolamento avente ad oggetto: ‘Modifica regolamenti regionali 31 marzo 2020, n.5, 21 settembre 2020, n.17 e 1° luglio 2021, n.6, relativi all’attuazione della l.r. n.9/2017 e alla individuazione delle prestazioni erogabili negli studi e negli ambulatori odontoiatrici e definizione dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici’.

I dentisti pugliesi hanno sottolineato quello che ritengono un errore sostanziale: “Consentire alle società di capitali di aprire ‘studi odontoiatrici’, venendo a mancare quel rapporto fiduciario medico-paziente a vantaggio degli aspetti organizzativi e puramente commerciali; spalancare la porta alle società di capitali, come purtroppo dimostrano esperienze in tutta Italia ed in Europa, non contribuisce affatto a migliorare l’odontoiatria pubblica, ma promuove interessi speculativi di società che poco hanno a che spartire con la tutela della salute, a danno molto spesso proprio degli inconsapevoli cittadini”. 

Ricordano i dentisti che ‘Ordine dei Medici è un ente sussidiario dello Stato, il cui primo obiettivo è garantire il diritto alla salute della popolazione, preservando i valori etici e professionali della pratica medica, in contrasto con gli interessi esclusivamente economici legati all’imprenditorialità.

I presidenti delle Commissioni Albo Odontoiatri degli Omceo pugliesi hanno quindi chiesto alla Regione di aprire un tavolo tecnico: “Definiamo questi aspetti aberranti e uniformiamo i requisiti di tutti gli studi odontoiatrici pugliesi. Cosa che peraltro avrebbe dovuto essere fatta preliminarmente alla presentazione delle modifiche, ma che, in deroga alle norme attualmente vigenti, non è stata fatta”.

(FGtoday.it)

Basso Tavoliere-Uva, Chiesto Stato di Crisi per la Peronospora

Il Consiglio dell’Unione dei “Cinque Reali Siti” ha deliberato all’unanimità la richiesta di sostegno agli agricoltori per le azioni di contrasto alla peronospora della vite.

Tutti i consiglieri e i sindaci – Ricco Raffaella, Masucci Maria Caterina, Tumulo Antonietta, Di Carlo Antonio (presidente dell’Unione), Di Vito Domenico, De Luca Leonardo, Andreano Brigida, Iagulli Antonio, Raffaele Lucia, nonché i sindaci Colia Massimo (Stornarella), Di Michele Umberto (Carapelle) e Nigro Roberto (Stornara) – in modo unanime hanno condiviso la gravità del momento e l’urgenza e la necessità di avviare in tempi stretti un percorso che porti a risultati tangibili prima che la situazione possa degenerare, sottolineando la funzione fondamentale che può svolgere l’Unione quale soggetto di rappresentanza unico per l’area.

La senatrice Gisella Naturale, assieme agli esponenti delle associazioni sindacali e professionali, hanno garantito supporto all’iniziativa.

La discussione ha visto gli interventi di esperti delle tematiche, che con il loro contributo hanno aiutato l’unione a redigere le linee della delibera, fra i vari interventi vi è stato quello di Daniele Calamita (coordinatore CGIL 5 reali siti), di Di Matteo Mario (presidente Coldiretti Provinciale), di Gentile Giuseppe (Coldiretti Orta Nova); nonché di agricoltori e professionisti che hanno evidenziato le difficoltà oggettive che vivono sulla loro pelle, fra cui l’avv. Matteo Silba e Vittorio Feola (produttore vitivinicolo di Orta Nova). 

Recepite tutte le istanze il presidente dell’Unione, Antonio Di Carlo, ha proposto e messo ai voti (all’unanimità) con il pieno sostegno dei sindaci presenti, la delibera, che vincola l’unione ad attivarsi su questa tematica.

Ecco le richieste presentate nel documento: richiesta di delibera della Regione Puglia sullo stato di crisi del settore; richiesta alla Comunità europea per i sostegni al comparto agricolo colpito dalle avversità; richiesta al sindaco di Cerignola di adottare uguale delibera per coordinare in modo comune le attività di tutela delle aziende e dei lavoratori dell’intero territorio; richiesta alle associazioni sindacali di categoria, presenti in consiglio, di sostenere le iniziative istituzionali e supportare in modo unitario le azioni nei confronti degli Enti preposti”.

Inoltre, alla Regione e al Governo sono stati richiesti i seguenti provvedimenti: rogatorie dei mutui, consentendo di posticipare le rate fino al prossimo raccolto; intervento della Cofidi per la copertura delle debitorie sia con le farmacie agricole per l’acquisto dei prodotti, che per le attività svolte per la preparazione degli impianti vitivinicoli e sia dei prestiti agrari contratti con gli istituti di credito, con possibilità di restituire in modo dilazionato il pagamento a rimborso con inizio da gennaio 2025; un contributo di € 5.000,00 per ettaro quale primo ristoro per il sostentamento delle famiglie.

Un contributo economico, per chi nell’anno precedente da DMag aveva giornate lavorative in viticoltura, dell’entità di quanto stabilito con il bonus COVID a compensazione del mancato reddito per il periodo estivo legato alla potatura verde e in coincidenza del periodo mancata raccolta: la richiesta all’INPS, sempre per chi nell’anno precedente aveva giornate presso aziende viticole, il blocco degli elenchi anagrafici con il riconoscimento delle giornate previdenziali dell’anno precedente; per le imprese enologiche un provvedimento in deroga da parte della Comunità Europea che consenta di non portare in distillazione la quantità in esubero dell’annata in corso e consentirne la vinificazione; qualsiasi beneficio che sarà concesso alle aziende colpite dal fenomeno non precludano e contrastino con gli aiuti concessi alle aziende BIO, IGT e DOC, ma preveda per l’annata in corso la eccezionalità e la derogabilità dell’efficacia; terminato l’iter istruttorio di verifica degli impianti produttivi e quindi dell’entità del danno, procedere con gli atti ed i provvedimenti necessari per i sostegni economici e amministrativi come sopra proposti ed approvati.

Infine, è stata avanzata l’ipotesi che ogni intervento economico eventualmente concesso sia erogato direttamente agli interessati e non tramite i Comuni di appartenenza; 

L’assise ha anche stabilito di nominare il sindaco del Comune di Stornara quale rappresentante dell’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti che sia da essa delegato e che possa concertare tutte le azioni da intraprendere con le associazioni di categoria.

“Siamo fiduciosi che questa azione concertata possa dare risposte al territorio – ha commentato Di Carlo -, l’unione dei Cinque Reali Siti rappresenta quel collante di area che può determinare valore aggiunto in un territorio vasto e che oggi più che mai vive un problema comune che sta mettendo in ginocchio le nostre comunità; come Unione continueremo a sostenere le nostre Comunità e porteremo questa questione su tutti i tavoli Istituzionali, urge dare risposte certe e in tempi brevi e non sarà la pausa estiva che fermerà la nostra azione”, ha concluso.

(Imm.net)

Reddito di Cittadinanza-Provincia FG, Situazione Drammatiche per Molte Famiglie Foggiane

“Sono profondamente preoccupato per il drammatico impatto che avrà anche nella provincia di Foggia la cinica decisione da parte del governo della peggiore destra – indifferente e distante dalle enormi difficoltà in cui versano larghe fasce di popolazione, e preoccupata solo di aumentare i condoni dopo aver definito le tasse un ‘pizzo di Stato’ – di sospendere l’erogazione del reddito e della pensione di cittadinanza, una misura di contrasto alla precarietà e all’indigenza che era ed è più che mai necessaria in un territorio purtroppo provato dalla mancanza di opportunità lavorative e dall’illegalità diffusa”.

Lo dichiara con una nota l’europarlamentare Mario Furore, coordinatore provinciale del MoVimento 5 Stelle.

“Anche le modalità altrettanto sprezzanti con cui è stata comunicata ai beneficiari l’interruzione – continua -, scaricando di fatto sui sindaci e sui servizi sociali dei Comuni la gestione dell’emergenza in arrivo, senza nemmeno opzioni ed alternative vere al nulla che si prospetta per decine di migliaia di famiglie, sono la conferma della volontà politica di accanirsi sui più poveri e fragili, per cercare di mascherare incapacità invece sempre più latenti, mostrandosi forti con i deboli e debolissimi con i poteri forti.

E che il bisogno per l’attuale governo e per una classe dirigente irresponsabile merita attenzione solo quando può tradursi in consenso elettorale, in un do ut des con promesse di favori in cambio del voto, nell’umiliazione e nella svendita dei propri diritti e della propria dignità con il voto venduto per 40 euro e documentato con relativa foto (è successo nel settembre 2020 in occasione delle elezioni regionali, e la macchina malata e pericolosa è pronta a rimettersi in moto per le prossime amministrative nel Comune capoluogo)”.

Il MoVimento 5 Stelle “continuerà in ogni sede la sua battaglia per difendere e rilanciare una misura di civiltà, prima ancora che di sensibilità, giustizia, equità sociale, solidarietà, che in Europa è un elemento fondante del welfare e nessuno si sognerebbe mai di metterla in discussione. E sarà sempre dalla parte delle persone e delle famiglie meno fortunate, e più bisognose di attenzioni, che meritano di essere considerate e aiutate, e non punite in modo brutale e sconsiderato”.

(imm.net)

Sanità Puglia, Raggiunto Accordo per Maggiori Risorse (Ancora Insufficienti) dal Fondo Sanitario Nazionale

Oggi, la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha raggiunto l’accordo per il riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2023. Alla Puglia saranno assegnati 211 milioni di euro in più rispetto al 2022.

Questo il commento di Rocco Palese, assessore alla Salute della Regione Puglia:

“Oggi, con grande senso di responsabilità, il sistema delle Regioni ha raggiunto l’accordo per il riparto del Fondo Sanitario Nazionale. Si tratta di risorse che, come più volte dichiarato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, sono del tutto insufficienti per rispondere alle criticità del comparto sanitario”.

“Alla Puglia – ha proseguito Rocco Palese – sono assegnate risorse superiori allo scorso anno, ma c’è poco da rallegrarsi: le dotazioni finanziarie restano assolutamente insufficienti per poter assicurare i livelli essenziali di assistenza ai cittadini e alle cittadine pugliesi”.

(Regione Puglia)

UniFoggia, conferito il titolo di professore “Emerito” ad Enrico Follieri

“Con decreto del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, è stato insignito del titolo di professore Emerito, Enrico Follieri, già ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università degli studi di Foggia”. Lo rende noto un comunicato dell’UniFg.

“Il conferimento del titolo di ‘Emerito’ al prof. Follieri, su proposta del Dipartimento di Giurisprudenza, fatta propria dal Senato Accademico, riconosce il prestigio goduto dal docente in seno alla Comunità Accademica per la diffusione e continuità della sua produzione scientifica e per i prestigiosi impegni istituzionali assunti nel corso della vita professionale, tra questi anche quello di prorettore durante il mandato rettorale di Antonio Muscio, nonché per l’impegno profuso nello sviluppo della Facoltà di Giurisprudenza e dell’Ateneo foggiano”.

A Follieri sono giunti gli auguri più sentiti, anche a nome della comunità accademica, da parte del rettore Lorenzo Lo Muzio.

(UniFG)